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Alfa Romeo: il museo non si tocca!

Di Yves D'Alessandro
Pubblicato il 13 lug 2010
Alfa Romeo: il museo non si tocca!
Il Ministero dei Beni Culturali interviene in difesa del Museo Alfa Romeo che rimarrà così nella sede storica di Arese

Il Ministero dei Beni Culturali interviene in difesa del Museo Alfa Romeo che rimarrà così nella sede storica di Arese

I migliaia di appassionati accorsi a dare il loro contributo ai festeggiamenti per i cento anni di Alfa Romeo devono aver contribuito a scaldare il cuore del sindaco di Arese e di quanti avevano voce in capitolo per impedire che una delle più interessanti collezioni automobilistiche mondiali, finisse a Torino, magari smembrata di alcuni pezzi importanti, lontano da quello che rimane della ex fabbrica di Arese, favorendo la definitiva avanzata delle ruspe anche sull’ultima parte di Alfa Romeo rimasta in piedi.

Dopo il trasferimento a Torino dell’intero Centro Stile, che occupava la palazzina antistante il museo, sembrava una cosa scontata liberare i sotterranei del palazzo dalle decine di auto che non trovano posto negli attuali ambienti espositivi, ideati per contenere una produzione ferma a 40 anni fa. Inoltre sarebbe stato scontato spostare o chiudere il Centro Documentazione Storica insieme alle restanti auto attualmente esposte, per dare un indirizzo immobiliarmente più redditizio alle strutture del comprensorio.[!BANNER]

Molti alfisti avevano gridato allo scandalo solo nell’immaginare la collezione Alfa esposta in un innaturale contesto torinese, altri si erano preoccupati della possibile perdita di materiale e mezzi che un trasferimento del genere avrebbe potuto comportare.

Finalmente la lieta notizia è arrivata, grazie all’interessamento del sindaco di Arese, che tramite una richiesta inoltrata al Ministero dei Beni Culturali, ha ottenuto che lo stesso ponesse un vincolo tra l’istituzione ed il centro che lo ospita, comunicando a Fiat che tutto deve rimanere li dove è sempre stato.

L’augurio ora è che dal Lingotto arrivino i fondi per ampliare la struttura museale permettendo l’esposizione di tutta la collezione, con dei rinnovati e più consoni orari di visita che evitino l’attuale ed insensata chiusura al pubblico della struttura durante il week-end.

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