Alfa Romeo: Marchionne manterrà la produzione in Italia
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Il CEO del Gruppo Fiat conferma che la produzione delle Alfa Romeo resterà in Italia e rassicura sul futuro occupazionale degli operai di Mirafiori.
“Le Alfa Romeo non verranno mai prodotte fuori dall’Italia, almeno fino a quando sarò Amministratore delegato della Fiat”. Ad affermare questa secca, quanto chiara dichiarazione è stato l’AD di Fiat, Sergio Marchionne, che in una lunga intervista rilasciata al quotidiano economico Financial Times ha fatto retromarcia su una possibile produzione fuori dall’Italia delle vetture Alfa Romeo e ha spiegato nei dettagli il futuro piano produttivo dello stabilimento di Mirafiori. Questa dichiarazione smentisce dunque l’ipotesi ventilata da Marchionne qualche settimana fa, quando il manager italo-canadese aveva paventato una possibile produzione fuori dall’Italia dei modelli della Casa del biscione, nel caso venissero a mancare le condizioni ideali per una serena produzione nel nostro paese.
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Nell’intervista odierna, Marchionne ha sottolineato l’importanza del “made in Italy” affermando che modelli come Maserati e appunto Alfa Romeo devono continuare ad essere prodotti nel nostro paese in modo da mantenere una solida e forte identità. Come accennato in precedenza, l’a.d. di Fiat ha parlato anche di Mirafiori, dicendosi convinto che tutti gli operai della fabbrica verranno riassorbiti, tenendo conto del fatto che gli investimenti effettuati sono già partiti. Nello stabilimento torinese si produrrà il primo SUV targato Maserati, atteso sui mercati internazionali nel corso del terzo trimestre del 2015 ed insieme a quest’ultimo verrà prodotto anche un ulteriore modello, definito dallo stesso Marchionne complementare con il futuro SUV della Casa del tridente e capace di completare le potenzialità della linea produttiva. Il futuro modello dovrebbe esser targato proprio Alfa Romeo e con ogni probabilità sarà proprio l’atteso SUV della Casa di Arese, anche se non si esclude una possibile produzione di una nuova ammiraglia Alfa.
Nell’intervista rilasciata al quotidiano inglese, Marchionne ha dato spazio anche alla futura operazione di acquisizione della Chrysler, affermando che l’azienda risulta essere già pronta per la presentazione dei documenti per l’Ipo Chrysler che si terrà nel corso della terza settimana di questo mese. In questo modo la Casa del Lingotto riuscirà a determinare il valore dell’azienda tramite la quotazione in borsa.
Il fondo Veba, azionista di minoranza di Chrysler e controllato dal sindacato Usa Uaw, ha dichiarato apertamente di non essere intenzionato a mantenere a lungo la quota dell’azienda, perché l’intenzione è quella di monetizzare la quota, trovando la migliore soluzione per uscire da una situazione di stallo che dura oramai da troppo tempo, anche se le aspettative risultano “eccezionalmente alte o anomale”.
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