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Alfa Romeo: slitta il debutto della Giulia e del Suv

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 5 nov 2015
Alfa Romeo: slitta il debutto della Giulia e del Suv
Lo riporta Automotive News Europe dietro dichiarazioni dei fornitori. Revisione dei piani già avanzata da Marchionne a causa del rallentamento cinese.

Lo riporta Automotive News Europe dietro dichiarazioni dei fornitori. Revisione dei piani già avanzata da Marchionne a causa del rallentamento cinese.

L’atteso lancio di due dei modelli chiamati a segnare profondamente il rilancio di Alfa Romeo – la nuova Giulia Quadrifoglio e l’inedito Suv – subirà uno slittamento di alcuni mesi. La notizia viene riportata da Automotive News Europe dietro indiscrezioni che provengono dalle aziende fornitrici che partecipano ai progetti relativi allo sviluppo dei nuovi modelli.

Più nel dettaglio, l’edizione più sportiva della nuova Alfa Romeo Giulia (appunto, la Quadrifoglio) debutterà a metà 2016: non più, cioè, alla fine di quest’anno come era stato annunciato lo scorso giugno al momento dell’anteprima ufficiale della nuova Giulia al Museo storico di Arese; un ulteriore ritardo interesserà anche la versione “normale” della nuova Giulia, che arriverà a fine 2016 (sulle prime era stata annunciata per la primavera 2016). Quanto alla D-Suv, “Sport Utility” di segmento medio sviluppata proprio sulla piattaforma della nuova Giulia e che costituisce il debutto per Alfa Romeo in questo segmento, i tempi si allungheranno ancora di più: da metà 2016 a inizio 2017. Ne segue che, dal momento che la produzione dei modelli Alfa Romeo è concentrata interamente in Italia, anche l’esportazione oltreoceano sarà rimandata: voci di corridoio indicano che l’arrivo della Alfa Romeo D-Suv negli Usa avverrà da tre a sei mesi dopo il suo debutto europeo.

Alla base dei ritardi raccolti dalla testata americana, che cita le proprie fonti, ci sarebbe una serie di interventi “sull’assestamento di alcune caratteristiche connesse all’assetto e alla sicurezza”. Da parte di Fca-Fiat Chrysler Automobiles, al momento non c’è alcuna dichiarazione in merito. I vertici non commentano la notizia. E’ chiaro, tuttavia, che riferendosi ai fornitori l’indiscrezione può avere una certa attendibilità: le aziende dell’indotto sono in genere informate sulle procedure di sviluppo dei nuovi modelli. Le dichiarazioni da parte di Fca sono, per il momento, ferme all’annuncio fatto dall’amministratore delegato Sergio Marchionne, lo scorso 28 ottobre, al momento della presentazione del consuntivo trimestrale: in quell’occasione, il Ceo di Fca aveva dichiarato che, pur confermando un monte – investimenti per 5 miliardi di euro (da completare, tuttavia, entro il 2020 e non nel 2018 come era stato annunciato in precedenza) e il progetto di aumentare le vendite annuali a 400.000 unità, sul taccuino degli impegni c’è una revisione dei piani di espansione per Alfa Romeo: un riassetto di strategie che sarebbe causato dal rallentamento del mercato cinese. Le previsioni degli analisti preannunciano dati di vendita piuttosto lontani da quanto comunicato da Marchionne: IHS Automotive, riporta sempre Automotive News, ipotizza che Alfa Romeo si attesterà su 230.000 unità nel 2018 (circa 50.000 Giulia e 23.000 Suv fra queste).

Ai “piani alti” di Fca si lavora per la ridefinizione dei piani strategici: entro i prossimi mesi si saprà nel dettaglio se il debutto dei nuovi modelli Alfa Romeo seguirà l’ordine già indicato oppure – a seconda di come reagiranno i mercati e di quali saranno le tendenze economiche – sarà eventualmente modificato.

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