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All'asta una Bugatti Type 22 ripescata nel lago

Di Francesco Giorgi
Pubblicato il 11 gen 2010
All'asta una Bugatti Type 22 ripescata nel lago
Il 23 Gennaio, a Retromobile, Bonhams metterà all'incanto una Bugatti ripescata nel Lago Maggiore. Un riposo di 73 anni

Il 23 Gennaio, a Retromobile, Bonhams metterà all’incanto una Bugatti ripescata nel Lago Maggiore. Un riposo di 73 anni

Dopo essere riaffiorata, la Signora del Lago va all’asta. Si tratta della Bugatti Type 22 Brescia, costruita nel 1925 e ripescata l’estate scorsa nelle acque del Lago Maggiore dopo un “riposo” durato più di settant’anni. La Bugatti sarà messa all’incanto – a una base d’asta di 95.000 euro – il 23 Gennaio, a Parigi, nell’ambito di Retromobile, una delle più importanti kermesse a livello mondiale di automobilismo d’epoca.

La Bonhams, che si occuperà dell’asta, assicura che, a dispetto del prolungato “soggiorno” nel Lago Maggiore, un restauro può tuttavia essere ancora possibile. La vettura, protagonista di questo clamoroso avvenimento del quale la scorsa estate si era occupata la stampa mondiale, negli anni aveva attirato su di sé numerose leggende popolari.

Prima fra tutte, la sua reale esistenza sui fondali del Lago Maggiore, confermata solo nel 1967 grazie al suo avvistamento da parte di un sommozzatore. Ma anche sull’identità del proprietario.[!BANNER]

Si diceva che fosse stata rubata, e che i ladri, in una maldestra manovra, ne avessero perso il controllo finendo nel lago; o che fosse stata di proprietà di un facoltoso architetto di origine polacca, Max Schmuklerski, che lasciò la Type 22 in custodia presso un costruttore, e che quest’ultimo, per non dovere pagare i dazi doganali sulla Bugatti, l’avesse affondata nel 1936.

Storie popolari, piccole leggende. Di quelle che, nei paesi, fanno presto a diventare verità acquisite. Fino a quando Ugo Pillon, che faceva parte di un gruppo di sommozzatori di Ascona, non si mise alla ricerca di questo mistero. Nell’Agosto 1967 la trovò davvero, a circa 50 metri di profondità.

Il romantico recupero (molto simile al ritrovamento di antichi galeoni) è avvenuto a luglio dell’anno scorso. Una volta alla luce, la Type 22 ha evidenziato come 70 anni di riposo sui fondali di un lago ne abbiano, sì, minato in gran parte la carrozzeria (incrostata di depositi per circa l’80 per cento delle sue parti), ma come questa sia, sul fianco destro – quello sul quale si appoggiava – rimasta del suo blu d’origine.

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