L’amicizia fra Skoda e le corse celebrata da una “special” Monte Carlo per le nuove “segmento C” e “compact-SUV”. Appuntamento al Salone di Francoforte.
Il legame che da oltre un secolo intercorre fra Skoda ed il mondo delle competizioni è ben conosciuto dagli appassionati, tanto che spesso, nei “quasi” centoventicinque anni di storia del marchio boemo (Skoda venne fondata nel 1895: la importante ricorrenza sarà, dunque, celebrata nel 2020), l’immagine della produzione Skoda viene correlata al dinamismo del motorsport, con evidenti ritorni in fatto di progresso tecnologico che deriva dall’esperienza agonistica. Tranne che in F1, si può dire che Skoda abbia calcato le scene in pressoché tutte le discipline dell’automobilismo sportivo.
Fra queste, un posto di primo piano nel “libro delle grandi imprese” idealmente scritto da Mlada Boleslav in oltre cento anni di presenza attiva, ci sono i rally. Fra partecipazioni ufficiali e “private”, non si contano le presenze Skoda nella specialità delle corse su strada: sono sicuramente migliaia; così come numerosissimi sono i successi riportati, tanto in termini di vittorie assolute quanto di categoria e classe. Ed è al Rally Monte Carlo che i dirigenti di Mlada Boleslav puntano nuovamente la propria attenzione: il “rally più famoso del mondo”, che ha visto più volte la presenza delle vetture del marchio boemo oggi integrato nel Gruppo VAG ed al centro di un significativo “new deal” per risultati di vendite e riposizionamento di gamma, viene salutato dall’imminente presentazione di due inedite serie speciali che verranno allestite sulle altrettante “big news” di Skoda per il 2019, ovvero il “compact-SUV” Skoda Kamiq e la nuova berlina compatta di segmento C Skoda Scala di recentissimo ingresso sul nostro mercato.
A Francoforte le nuove serie speciali Monte Carlo
L’anticipazione arriva, in queste ore, corredata da una nota in cui i “piani alti” dell’azienda boema ripercorrono, in una rapida sintesi, le pagine più significative della presenza Skoda al Rally Monte Carlo. Nel frattempo, vengono illustrate alcune delle peculiarità di Skoda Kamiq e Skoda Scala Monte Carlo, in attesa di osservarle dal vivo in anteprima: l’appuntamento è fissato per la prossima edizione del Salone di Francoforte 2019, in programma da giovedì 12 a domenica 22 settembre.
Skoda Kamiq e Skoda Scala Monte Carlo: primi dettagli
Le due novità Skoda che omaggiano il Rally Monte Carlo, comunicano i “piani alti” di Mlada Boleslav, si caratterizzeranno dal punto di vista estetico attraverso il ricorso di numerosi dettagli esteriori in nero, “Studiati per rendere il design ancora più dinamico e coinvolgente”. Per Skoda Scala Monte Carlo, si segnalano fin d’ora specifici elementi aerodinamici supplementari nella zona frontale del corpo vettura. Skoda Kamiq Monte Carlo, invece, verrà declinato esclusivamente con barre portatutto longitudinali in nero. Ovviamente, dei “badge” dedicati, collocati sulle rispettive carrozzerie, aiuteranno ad identificare immediatamente le due serie speciali. Ulteriori approfondimenti (dotazioni, tecnologie di bordo, motorizzazioni) saranno comunicati prossimamente.
Skoda e Monte Carlo: un’amicizia di lunga data
La partecipazione Skoda al rally monegasco che oggi apre ufficialmente il WRC e, un tempo, già inaugurava la stagione sportiva data pressoché agli albori della manifestazione, quando cioè esso consisteva in una marcia di regolarità che partiva da numerose città d’Europa (e anche oltre) per convergere nel Principato. Nel 1912, ovvero alla seconda edizione del “Monte Carlo”, alcune vetture di Mlada Boleslav si presentarono al via. Nel 1936 arrivò il primo successo di rilievo, con il secondo posto di categoria conquistato da una Skoda Popular: l’episodio suggerì all’allora dirigenza boema lo sviluppo di una “special edition” ante litteram, che venne prodotta in 70 esemplari, tutti direttamente derivati dalla vettura vincente al rally. Fu, questo, il “fischio di inizio” per la storia delle versioni “Monte Carlo”, culminate nel 2011 con l’arrivo sul mercato della serie speciale Skoda Fabia Monte Carlo: una connotazione simpaticamente sportiva, sviluppata sulla seconda generazione della “compattissima” boema e proposta, esattamente alla vigilia dell’effettuazione del Rally Monte Carlo di quell’anno, per celebrare i 110 anni della Divisione sportiva di Skoda: tinte carrozzeria esclusive con targhette che riportano la celebre grafica del rally, accenti in nero lucido (spoiler, codolini passaruota, tetto, montanti), cerchi in lega da 16” a finitura specifica, layout abitacolo dichiaratamente sportivo e, sotto il cofano, un’ampia scelta di motorizzazioni: dal piccolo 1.2 benzina 60 CV e 70 CV al 1.2 TSI 85 CV e 105 CV, fino al turbodiesel 1.6 TDI da 75 CV, 90 CV e 105 CV. Fu un successo, replicato a fine 2017 dalla serie speciale Skoda Fabia R5 Edition come omaggio al terzo titolo WRC2 conquistato da Skoda Motorsport. Adesso, il testimone passa… al nuovo che avanza, ovvero la segmento C Skoda Scala ed il nuovo compact-SUV Skoda Kamiq, atteso al lancio sul mercato italiano in autunno.
Alcuni dei successi di rilievo Skoda al Rally Monte Carlo
L’archivio Skoda ricorda la storica vittoria di Gruppo 2 al Monte Carlo 1977, ottenuta da Vaclav Blahna e Lubislav Hlavka sulla piccola coupé Skoda 130 RS, modello rimasto nell’immaginario degli appassionati per la spettacolare agilità (e, dai piloti, apprezzato per la robustezza della meccanica e la notevole maneggevolezza su strada, che ne suggerirono il nomignolo di “piccola Porsche”); e, dieci anni dopo, il primo posto nella classe A5 al Rally Monte Carlo 1987 con la piccola 130 L (“erede” in chiave Gruppo A della famosa 130 LR di Gruppo B che era stata impiegata, con successo, nel 1985 e nel 1986) ottenuto dal norvegese John Haugland (coadiuvato da Petter Vegel), pilota che legò la propria lunghissima carriera (da metà anni 60 ai primi anni 90) esclusivamente a Skoda. Successive vittorie di categoria, per “saltare” alle più recenti edizioni del rally monegasco, datano al 2017 ed al 2018: sono i primi posti ottenuti in WRC2 da Skoda Fabia R5, ad opera di, rispettivamente, Andreas Mikkelsen e Jaeger Anders (con la vettura gemella di Jan Kopecky e Pavel Dresler giunta alle loro spalle) nel 2017, e la vittoria degli stessi Kopecky e Dresler (anche qui con un altro equipaggio giunto subito dietro: Kalle Rovanperä e Jonne Halttunen) nel 2018.