Il “nero che di più non si può” e che elimina l’aspetto tridimensionale riveste il corpo vettura della Show car che Bmw esporrà a Francoforte.
Decisamente, gli stilisti Bmw puntano all’anticonformismo hi-tech nella realizzazione dei propri progetti: un esempio, in questo senso, era già stato svelato nei mesi scorsi con Bmw M850i Night Sky, che metteva in evidenza una serie di inserti per l’abitacolo realizzati con l’impiego di polveri di origine meteoritica.
Per il “vernissage” della terza generazione di X6, attesa all’imminente Salone di Francoforte insieme ad un nutrito ventaglio di novità, Bmw sceglie adesso un “vestito” in total black. Anzi… più nero del nero, e talmente scuro che non è possibile, all’occhio umano, distinguerne i dettagli estetici del corpo vettura. Ciò viene permesso, chiaramente, da una particolarissima tecnologia di verniciatura, e in ogni caso non in senso assoluto (altrimenti la perdita della percezione degli accenti peculiari esteriori del veicolo, oltre a renderne più difficile l’identificazione, potrebbe rivelarsi pericoloso in quanto elimina l’impatto tridimensionale dell’oggetto per l’occhio dell’osservatore): diciamo, quel tanto che basta per rendere il veicolo quanto più personale possibile nella propria immagine.
Nanotubi di carbonio per il “SAC” Bmw
Tutto questo si identifica nella Show-car Bmw X6 Vantablack: un esemplare del SUV-coupé bavarese di alta gamma, giunto alla terza serie che verrà esposta all’IAA 2019 (la rassegna aprirà al pubblico sabato 14 settembre, per concludersi domenica 22), che fa ricorso alla verniciatura esterna nell’esclusivo Vantablack, materiale creato recentemente da Surrey NanoSystems, start-up di Newhaven fondata nel 2006 con l’apporto di ricercatori dell’ATI-Advanced Technology Institute dell’Università del Surrey con l’obiettivo di produrre nanomateriali principalmente per applicazioni scientifiche. Ed è proprio con i tecnici di Surrey NanoSystems che Bmw ha collaborato per la messa a punto della “one-off” Bmw X6 dalla livrea esterna realizzata con il Vantablack, materiale inizialmente progettato per impieghi spaziali, stante la sua applicabilità fino a 430° C di temperatura, la sua adattabilità a materiali delicati come l’alluminio e il pressoché totale assorbimento di qualsiasi sorgente luminosa che colpisce le superfici rivestite con questo materiale. Il Vantablack è costituito da nanotubi di carbonio, ciascuno dei quali possiede una lunghezza singola variabile fra 14 e 50 micrometri ed un diametro di circa 20 nanometri (facendo le debite proporzioni, ciascun nanotubo di carbonio del Vantablack risulta essere circa 5.000 volte più sottile rispetto ad un capello umano), tanto che per ogni centimetro quadrato viene allineato verticalmente circa un miliardo di questi nanotubi. È da rilevare, a questo proposito, che il Vantablack viene utilizzato per la prima volta come verniciatura esterna della carrozzeria di un’autovettura, pur essendo già in uso, come spiega Ben Jensen, inventore del nanomateriale e fondatore di Surrey NanoSystems, “Per vari tipi di apparecchiature a sensori laser nei dispositivi di assistenza alla guida ed in tecnologie ‘self driving’, proprio grazie alle sue caratteristiche progettuali che eliminano il rischio di incidenza della luce solare ed il potenziale peggioramento delle prestazioni di questi sistemi di assistenza attiva”.
Elimina l’aspetto tridimensionale degli oggetti
Tecnicamente, le nanostrutture che compongono l’innovativo materiale fanno sì che la superficie rivestita con il Vantablack perda le proprie caratteristiche all’occhio umano, in modo da far apparire l’oggetto come bidimensionale. In linea generale, dunque, il cervello potrebbe interpretare come un “buco” nella compensazione fra spazi vuoti e pieni, non essendo più interpretabile alcuna differenza dimensionale che determini, all’osservatore, di trovarsi di fronte ad un solido. Da qui la consapevolezza che il Vantablack “standard”, ovvero non miscelato ad elementi in grado di aiutare un minimo di senso tridimensionale, mal si adatterebbe ad un impiego automobilistico. Anche perché, e qui intervengono precise esigenze di design, ciò annullerebbe qualsiasi dettaglio stilistico.
Il “super nero” di Bmw X6
Per questo, indica Bmw, il rivestimento che ricopre il corpo vettura di Bmw X6 Vantablack pronta a fare bella mostra di se al Salone di Francoforte viene rappresentato da una variante “VBx2” del Vantablack, inizialmente sviluppata per l’uso in applicazioni architettoniche e scientifiche e che permette di essere applicato a spruzzo e, una volta steso, offre una riflettanza (cioè, in termini di scienza ottica, una capacità del materiale di riflettere una parte della luce che vi incide) emisferica totale nell’ordine dell1%. Ciò si traduce nel considerare pur sempre la variante VBx2 del Vantablack con la quale Bmw X6 Show car per Francoforte 2019 viene verniciata, come un colore “super nero”; tuttavia, gli permette una piccola proprietà di riflessione, pur contribuendo ad una complessiva perdita di aspetto tridimensionale, che è quanto si è voluto creare nell’allestimento della particolarissima “SAC” di Bmw e come viene messo in evidenza attraverso una carrellata di immagini che ne anticipano il peculiare impatto visivo, al quale contribuiscono in maniera significativa la finitura opaca ed alcuni accenti esterni (il “doppio rene” anteriore provvisto del sistema di retroilluminazione Iconic Glow sviluppato dalla Divisione M Performance, i gruppi ottici Matrix Led ed i finestrini in tinta).
Vantablack fra gli optional futuri, perché no?
Non resta che una domanda: vedremo, un giorno sulle nostre strade, veicoli verniciati con il Vantablack? Hussein Al Hattark, direttore creativo della Divisione Design di Designworks e responsabile dello stile di Bmw X6 “new gen”, ritiene che ciò sia possibile: “In azienda, spesso quando ci riferiamo a Bmw X6 la indichiamo che ‘The Beast’: penso che questo soprannome la dica lunga sulla sua immagine. Dal canto suo, la finitura in Vantablack VBx2 sottolinea questo atout e rende la vettura ancora più ‘minacciosa’, e ne enfatizza la dirompente personalità che da sempre contraddistingue X6. Riguardo alla possibilità, nel futuro, di ordinare una X6 rifinita in Vantablack, credo che ciò, ipoteticamente parlando, sia perfettamente immaginabile. Dopo tutto, i proprietari di Bmw X6 sono fra i clienti Bmw più estroversi. Se qualcuno, un domani, dovesse optare per un’opzione di vernice Vantablack, sarebbe sicuramente un proprietario di Bmw X6”.