Riflettori puntati su MINI Cooper SE, che inaugura l’era “zero emission” di Oxford, e aggiornamento per MINI Cooper S E Countryman S E All4 plug-in.
Numerose anticipazioni hanno, negli ultimi mesi, contribuito a far crescere l’attesa nei confronti della prima MINI “zero emission”, chiamata a scrivere le prime righe di un nuovo capitolo per il marchio di Oxford che, fra pochi mesi, arricchirà la propria lineup con l’arrivo della prima variante ad alimentazione 100% elettrica. Già fissata nella timeline di “lancio” commerciale (le consegne prenderanno il via il 7 marzo 2020), e acclamata protagonista del recentissimo International Mini Meeting che nei giorni scorsi ha richiamato a Bristol migliaia di enthusiast provenienti da ogni parte d’Europa (e anche oltre) a celebrare i sessant’anni dal debutto della prima storica generazione firmata Sir Alec Issigonis (un traguardo ulteriormente amplificato dalla delibera dell’esemplare numero dieci milioni), MINI Cooper SE si prepara a fare bella mostra di sé all’imminente Salone di Francoforte, accanto alle novità della “capogruppo” Bmw.
E in queste ore arriva una ulteriore conferma: all’IAA 2019, a fianco di MINI Cooper SE ci sarà la nuova edizione aggiornata di MINI Cooper S E Countryman All4, sottoposta ad un programma di re-engineering che si concretizza nell’adozione di un sistema di alimentazione powertrain provvisto di batterie ad aumentata efficienza. Ma andiamo con ordine.
MINI elettrica: 184 CV “silenziosi”
Il modello che inaugura il nuovo corso MINI all’insegna della mobilità a zero emissioni non poteva che assumere l’immagine Cooper, a voler sottolineare il mantenimento della spiccata allure dinamica anche se, sotto il cofano, i CV… non vengono uditi dall’orecchio umano (in senso lato: essendo un modello di nuova produzione, MINI Cooper SE disporrà del sistema AVAS di segnalazione sonora alle basse velocità di recente approvazione da parte della Commissione Europea). Nello specifico, MINI Cooper SE che vedremo su strada all’inizio della primavera 2020 e, in anteprima per il grande pubblico, al Salone di Francoforte 2019 viene equipaggiato con una vecchia conoscenza: il modulo powertrain è, sostanzialmente, quello adottato da Bmw i3, eroga 184 CV di potenza e 270 Nm di coppia massima, e su strada dichiara valori prestazionali all’altezza (appunto) del blasone Cooper: lo scatto da 0 a 100 km/h richiede 3”9, e l’accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in poco più di 7 secondi. Il “pacco” di batterie agli ioni di litio che equipaggia MINI Cooper SE dispone di 32,6 kWh di capacità, per un’autonomia massima di marcia oscillante fra 235 e 270 km.
Batterie “in basso” per il go-kart feeling
Uno dei principali atout che da sempre contraddistingue l’”immagine Mini” fra gli appassionati è l’estrema maneggevolezza delle “baby” di Oxford, unita al particolare comportamento del corpo vettura in curva: il classicissimo “go-kart feeling” che, sui taccuini delle priorità da parte dei tecnici di Oxford, va tenuto in considerazione. Gli strumenti ci sono, e sono stati utilizzati: una specifica taratura delle sospensioni, unita al posizionamento delle batterie nel pianale del veicolo aiutano MINI Cooper SE a mantenere pressoché intatta la peculiarità di risposta dinamica su strada. Come dire: cambiano (ed in maniera radicale) i sistemi di alimentazione; ma le sensazioni di guida “devono” rimanere immutate.
MINI Cooper SE: la dotazione di serie
È ovviamente presto per elencare un completo dettaglio relativo agli equipaggiamenti previsti per la nuova “elettro-baby” di Oxford (il cui avvio di produzione è fissato per il prossimo novembre): un primo elenco comprende, fra gli altri, i gruppi ottici a Led, la strumentazione digitale, il freno di stazionamento a comando elettrico, il climatizzatore bi-zona, il sistema di riscaldamento abitacolo con pompa di calore, un modulo infotainment con sistema di navigazione connessa, e “Numerosi sistemi di ausilio attivo alla guida”, anticipa il comunicato di anteprima diffuso in queste ore insieme all’indicazione relativa alla lineup di allestimenti: MINI Cooper SE verrà proposta con quattro “pacchetti” di equipaggiamento, con l’obiettivo di mantenere anche in questo caso una delle eterne peculiarità di MINI: adattarsi alle esigenze individuali del singolo cliente.
La gamma elettrificata si amplia
La seconda novità di Oxford per il Salone di Francoforte 2019 conferma, come si accennava, il nuovo corso “eco friendly” per il marchio che fa capo a Bmw Group: si tratta dell’edizione aggiornata di MINI Cooper S E Countryman All4, modello che in un recente passato ha svolto un prezioso compito di “battistrada” verso lo sviluppo dei nuovi sistemi “low emission” MINI.
MINI Cooper S E Countryman All4
Nello specifico, MINI Cooper S E Countryman All4 è stata sottoposta ad un sostanzioso upgrade nella propulsione: il modulo powertrain ibrido plug-in viene dotato di un sistema di batterie a capacità maggiorata: da 7,7 kWh a 10 kWh, frutto di un programma di sviluppo nella tecnologia delle celle per gli accumulatori portato avanti da Bmw Group che, precisano i tecnici di Oxford, “Comporta un sostanziale aumento nell’efficienza e nell’autonomia di marcia in modalità 100% elettrica”. Con questa novità, sottolineano ad Oxford, le dimensioni della batteria rimangono invariate, mentre – come spiegato – ad aumentare è la potenza dell’accumulatore. Ne consegue un aumento nell’ordine del 30% in termini di percorrenza nella modalità “zero emission”: fino a 55-57 km. Il tutto, senza rubare spazio alla capacità di carico, in virtù dell’alloggiamento della batteria al di sotto dei sedili posteriori.
Riguardo alle prestazioni dichiarate, MINI Cooper S E Countryman All4 2020, equipaggiata con l’unità a benzina a tre cilindri ed un motore elettrico (abbinati al cambio automatico; la trazione è integrale) per una potenza complessiva di 224 CV, richiede un tempo di ricarica variabile fra tre ore e cinque ore (ovviamente, in funzione del tipo di “hub” utilizzato). Lo scatto da 0 a 100 km/h si completa in 6”8. Interessanti i dati relativi a consumi ed emissioni (ciclo NEDC correlato), che concretizzano nel nuovo sistema di alimentazione ibrido ricaricabile i più recenti progressi in materia di evoluzione tecnologica delle batterie: rispettivamente, 2,1-1,9 litri di benzina per 100 km, e 47-43 g/km di CO2.