Riflettori puntati, al Salone di Francoforte, sulla nuova generazione del fuoristrada-simbolo di Solihull che già in fase di ordinazione.
L’edizione 2019 del Salone di Francoforte si farà ricordare a lungo: non tanto (non soltanto) per le novità in materia di sviluppo delle tecnologie di elettrificazione, ma anche per l’importanza dei nuovi modelli che da oggi (martedì 10 settembre, giorno in cui l’IAA 2019 apre alla stampa: per il pubblico, la rassegna di Messe Frankfurt sarà visitabile da giovedì 12 a domenica 22 settembre) fanno bella mostra di sé fra i padiglioni del quartiere fieristico di Francoforte. Più che sulla quantità, l’edizione numero 68 del Salone punta sul ruolo di primo piano che le novità in fase di presentazione si preparano a rivestire nei prossimi anni. Fra queste, c’è la nuova generazione di Land Rover Defender: modello da sempre “centrale” nella lineup del marchio di Solihull in quanto simbolico nella propria immagine di veicolo offroad “duro e puro”, che dopo ben 71 anni dal debutto della prima serie si presenta totalmente rinnovato.
Compito non facile, per i tecnici Land Rover: proporre una generazione tutta nuova del leggendario Defender vuol dire rileggerne la storia, affrontare i cambiamenti di immagine conseguenti alle esigenze degli appassionati; rivederne le tecnologie di bordo. Il tutto, tenendo ben presente la tradizione e, in buona sostanza, affrontare un progetto su binari paralleli: appunto, filosofia concettuale e rinnovamento.
Il risultato del lungo iter di sviluppo (almeno tre anni) è visibile da oggi presso lo stand Land Rover al Salone di Francoforte 2019: immutate le denominazioni di gamma (Land Rover Defender 90 e Defender 110, in funzione del differente “passo” e del layout corpo vettura: tre porte e cinque porte-station wagon), nuovo tutto il resto. A partire proprio dall’impostazione-base del progetto: un veicolo fuoristrada in grado di offrire, come sempre, la massima versatilità di impiego (con tutti gli elementi tecnici a ciò collegati) e che non abbia paura di… sporcarsi le ruote, e nello stesso tempo in possesso di uno stile personale e inconfondibile e di soluzioni di comfort a bordo nettamente superiori rispetto alla “storica” gamma Defender (in linea, perciò, con i più recenti dettami in materia di dotazioni richieste dalla “base” degli appassionati).
Già disponibile alle ordinazioni, Land Rover Defender 2020 viene proposto a prezzi che partono da circa 45.000 sterline (Defender 110) e 40.000 sterline (Defender 90, che arriverà sul mercato dopo la variante “long wheelbase”).
Ecco la lineup: prima arriva il modello 110
Innanzitutto, un dettaglio che farà piacere agli enthusiast “di casa nostra”: l’impostazione di stile del “new Defender” è opera della “matita” di Massimo Frascella, attualmente chief designer in Jaguar Land Rover, qui coadiuvato dalla moglie Amy. Allestita sulla nuova piattaforma rigida D7x realizzata su una monoscocca in alluminio (modulo che dai vertici di Solihull viene dichiarato come “La struttura più rigida mai prodotta da Land Rover), la nuova generazione del Defender viene proposta nelle due varianti 90 e 110: la prima ad affrontare il mercato sarà proprio quest’ultima, cui nel 2020 farà seguito la variante “short wheelbase” 90. L’abitabilità di Land Rover Defender 110 prevede i layout cinque posti, sei posti e cinque posti +2. La capienza del vano bagagli arriva a 1.075 litri (versione cinque-sei posti) nel normale assetto di marcia, e può essere ampliabile a 2.380 litri con i sedili posteriori totalmente abbattuti.
Queste le dimensioni esterne, che mettono in evidenza una piccola sorpresa (e un ulteriore “stacco” dalla tradizione, come vedremo): Land Rover Defender 110 misura, rispettivamente, 4,76 m (5,01 m con la classica ruota di scorta collocata esternamente) in lunghezza, 2 m giusti giusti di larghezza (specchi retrovisori esclusi) e 1,97 m in altezza. Il passo misura 3.020 mm: calcolatrice alla mano, ben oltre i 110 pollici che ci si aspetterebbe dalla denominazione di modello. Ugualmente, la versione “90” dispone di 2.580 mm di interasse: anche qui, più lungo in rapporto alla sigla di modello “90” (come i pollici che, tradizionalmente, contrassegnavano la lunghezza del passo).
I cinque allestimenti
Le configurazioni di gamma proposte per Land Rover Defender 110 sono, rispettivamente, la “S”, la “SE”, la “HSE”, la “First Edition” (che verrà offerta nei primi dodici mesi di produzione) e “Defender X” (declinazione che si caratterizza per un’allure particolarmente raffinata: tinte carrozzeria dedicate, finiture e modanature esterne ad hoc, rivestimenti pregiati): sempre nel 2020 debutteranno le varianti “commerciali” (autocarro). Quattro “pacchetti” di accessori, ciascuno dei quali funzionale a specifici impieghi, concorrono a completare le varianti di modello: “Explorer”, “Adventure”, “Country”, “Urban”. A disposizione degli acquirenti, Land Rover proporrà in ogni caso il consueto ricco assortimento di componenti aftermarket. Il catalogo dei gruppi ruota pensati per Land Rover Defender 2020 contempla ben 12 varianti di cerchio, dai diametri compresi fra 18” e 22” e che potranno essere abbinati a sei tinte carrozzeria (Tasman Blue, iPangea Green, Gondwana Stone, Fuji White Eiger Grey, Santorini Black ed Indus Silver) e rifiniture abitacolo che vanno dai rivestimenti in tessuto “Resolve” alla pelle “Grained Leather” con dettagli in tessuto “Woven Textile” alla raffinata pelle “Windsor” con accenti in tessuto “Steelcut Premium Textile”.
Motori benzina e diesel; l’ibrido è in arrivo
Sotto al cofano, nella imminente fase di “lancio” commerciale la nuova famiglia Land Rover Defender viene proposta nelle declinazioni benzina (P300 e P400) rispettivamente 2.0 4 cilindri turbo da 300 CV e 3.0 sei cilindri da 400 CV e 550 Nm di coppia massima abbinato al sistema mild-hybrid MHEV rivolto alla riduzione delle emissioni ed all’ottimizzazione dei consumi; e turbodiesel (D200 e D240) a doppio turbocompressore, da 200 CV e 240 CV-430 Nm. Questi i valori di emissioni di CO2 dichiarati: P300, 227 g/km; P400, 219 g/km; D200, 199 g/km; D240, 199 g/km. Successivamente al debutto su strada, la lineup Land Rover Defender si amplierà con l’arrivo di nuove declinazioni ad alimentazione ibrida plug-in: più avanti se ne conosceranno nel dettaglio le caratteristiche tecniche. Riguardo alla trasmissione, tutte le singole versioni di Land Rover Defender 220 vengono equipaggiate con il cambio automatico ZF ad otto rapporti, “ovviamente” provvisto di riduttore e trazione integrale con blocco differenziali centrale e posteriore.
Valori di carico, di traino e prestazioni offroad
Su strada, la nuova generazione di Land Rover Defender mantiene la consueta ampia versatilità di utilizzo propria della “tradizione” di Solihull: la portata utile è nell’ordine di 900 km, il valore di carico statico permesso sul tetto è di 300 kg, la capacità di traino massima è 3.500 kg con l’Advanced Tow Assist. L’altezza minima da terra, come sempre piuttosto ampia e “sicura” per gli impieghi fuoristrada più impegnativi, è 291 mm. L’articolazione delle ruote massima è di 500 mm. I gradi di inclinazione e pendenza massima superabile sono, entrambi, di 45°. I caratteristici sbalzi ridotti, qui mantenuti (bene!) consentono 38° di angolo di attacco e 40° di angolo di uscita. La capacità di guado, gestibile mediante una nuova modalità di guida “Wade”, è di 900 mm. Da segnalare, a supporto degli appassionati, la presenza a bordo dei dispositivi di assistenza Terrain Response 2 e Configurable Terrain Response, nonché del sistema di visuale digitale Clearsight GroundView, che attraverso il monitor centrale consente di tenere sotto controllo il terreno immediatamente davanti al veicolo, mediante una “eliminazione” grafica della carrozzeria e dei parafanghi. Per un utilizzo offroad ancora più specifico, la nuova generazione di Land Rover Defender può essere equipaggiata con un set di sospensioni pneumatiche “Electronic Air Suspension” compreso nel modulo di controllo delle dinamiche telaio “Adaptive Dynamics”: con questa dotazione, il corpo vettura di Defender “new gen” è in grado di sollevarsi fino a 75 mm in modalità offroad (e fino a 145 mm qualora il veicolo venga utilizzato in situazioni ancora più impegnative) e, per converso, abbassarsi di 50 mm per meglio accompagnare l’ingresso a bordo e l’uscita.
Dotazioni multimediali: ora si aggiorna online
In perfetta corrispondenza con l’attuale “trend”, anche Land Rover Defender si aggiorna nei contenuti hi-tech: da segnalare, a questo proposito, il ricorso ad un modulo infotainment “new gen” PIVI Pro, configurabile e controllabile attraverso il display centrale da 10” (collocato a fianco della strumentazione digitale che ricorre ad uno schermo da 12.3”) provvisto di una nuova, e più semplice, grafica, e di uno standard di connettività 5G rivolta alla prossima adozione dei dispositivi di aggiornamento Over-The-Air. Aggiornata anche la “Activity Key”, che come già recentemente avvenuto per i nuovi modelli della gamma Land Rover assume le sembianze di uno smartwatch impermeabile, attraverso cui l’utente può controllare i comandi di apertura e chiusura delle porte. Fra gli accessori “up-to-date”, anche una App predisposta per la gestione delle principali funzioni veicolo tramite smartphone.