Pronta al debutto commerciale fissato per l’inizio del prossimo anno, la Mini Roadster 2012 si svela in tutti i suoi dettagli.
Pronta al debutto commerciale fissato per l’inizio del prossimo anno, la Mini Roadster 2012 si svela in tutti i suoi dettagli.
In attesa di mostrarla dal vivo al prossimo Salone di Detroit, Mini ha pubblicato un’ampia galleria fotografica correlata da tutti i dettagli tecnici e meccanici della nuova Mini Roadster 2012. L’inedita versione convertibile dotata di due soli posti si prepara al debutto commerciale atteso per l’inizio 2012, quando la piccola sportiva arriverà nelle concessionarie europee con 4 potenti motorizzazioni diesel e benzina, da 122 a 211 CV.
Mini Roadster: il cielo per due
La nuova Mini Roadster condivide l’impostazione stilistica e meccanica con la versione coupé, ad eccezione per l’adozione dell’inedito tetto in tela multistrato che ha obbligato ad una modifica del parabrezza che ora risulta più inclinato. La nuova capote dispone di un sistema d’apertura manuale che offre dimensioni contenute ed un peso limitato, grazie all’assenza di qualsiasi meccanismo elettrico: in questo modo la capote non occupa eccessivo spazio, trovando posto in un apposito vano che non preclude la capacità del bagagliaio.
Decisamente più consistenti i dettagli che differenziano la vettura con il resto della gamma, a cominciare dall’altezza da terra che risulta inferiore di 20 millimetri rispetto alla declinazione cabriolet, mentre la lunghezza di 3.714 mm, la larghezza di 1.683 e l’altezza di 1.356 mm sono le medesime della Mini due volumi.
Al posto dei sedili posteriori, la Roadster dispone di un comodo vano posizionato a ridosso delle sedute anteriori dotato di un’apertura per il carico passante che comunica con il bagagliaio posteriore di 240 litri. La grande apertura del portellone posteriore e la sua soglia posizionata molto in basso, rendono particolarmente agevole il carico dei bagagli, offrendo di conseguenza una maggiore versatilità.
Potenze da 122 a 211 cavalli
L’offerta della nuova sportiva targata Mini risulta più che soddisfacente, rispondendo appieno alle esigenze dei clienti più sportivi. La gamma dei propulsori parte dall’entry level a benzina da 1.6 litri della Mini Cooper Roadster, capace di erogare 122 CV e 160 Nm di coppia (204 km/h di velocità massima e 9 secondi per lo scatto da 0 a 100 km/h).
Salendo di un gradino troviamo la Mini Cooper S Roadster dotata del 1.6 turbo da 184 CV e 140 Nm di coppia, in grado di raggiungere i 230 km/h e di staccare da 0 a 100 km7h in 6,9 secondi. Al top di gamma si colloca la Mini Johon Cooper Works Roadster dotata del medesimo motore, portato a 211 CV e 260 Nm e in grado di farla schizzare da 0 a 100 km/h in soli 6,4 secondi.
Sul fronte dei diesel troviamo invece il generoso e potente 2.0 litri turbo della Mini Cooper SD Roadster, in grado di erogare 143 CV e 305 Nm di coppia, sufficienti a farla scattare da 0 a 100 km7h in 7,9 secondi e ti raggiungere una velocità di punta pari a 216 km/h, menter i consumi nel cisclo medio si attestano sui 4,3l/100km.
Lista di accessori quasi infinita
Infine un accenno alla dotazione di accessori offerti di serie ed a richiesta sulla Mini Roadster. La vettura si dimostra veramente completa e sfiziosa, anche se bisognerà stare molto attenti nel momento di attingere alla quasi infinita lista di accessori a pagamento, a causa del sensibile aumento di prezzo della vettura che ne potrebbe derivare.
Tra i numerosi accessori segnaliamo il sistema multimediale controllabile dal grande display multifunzionale inglobato al centro della plancia insieme al tachimetro. Oltre a incorporare le funzioni dell’impianto hi-fi, quelle del sistema di navigazione satellitare con mappe 3D e Google, offre una serie lunghissima di applicazioni come il conteggio in minuti della guida con il tetto aperto (Always Open Timer) e il dispositivo Nature Guard che controlla costantemente il tipo di guida del conducente. Tra gli altri accessori segnaliamo anche il climatizzatore a controllo elettronico, i fari allo xeno, il pacchetto Comfort Access e quello sportivo John Cooper Works.