Ibrida e realizzata in soli 63 esemplari svetta tra le proposte del Salone davanti alla Porsche Tycan ed alla Volkswagen ID.3
Si chiama Sián, una parola che in dialetto bolognese vuol dire fulmine, e non c’è nome più azzeccato per un’auto, soprattutto se si tratta di una supercar ibrida. Infatti, la sportiva in questione, griffata Lamborghini, non solo è in linea con le tendenze attuali, ma è anche velocissima e non potrebbe essere altrimenti considerato che ha una linea capace di fendere l’aria anche da ferma.
E’ senza dubbio lei, la regina del Salone di Francoforte 2019, sia per la sua esclusività, verrà realizzata in soli 63 esemplari, che per il suo aspetto che farà scuola nella gamma “Lambo” considerato che i futuri modelli prenderanno spunto dalle sue linee mozzafiato. La discendenza dall’Aventador è evidente, anche perché la Sián condivide la meccanica con la V12 del Toro.
819 CV e un supercondensatore al posto della batteria
Entrando nello specifico, la nuova supercar made in Sant’Agata Bolognese presenta il V12 da 6,5 litri dell’Aventador SVJ unito ad un motore elettrico da 48 volt alloggiato nel cambio. Ne deriva una potenza complessiva di 819 CV che le consentono di scattare da 0 a 100 km/h in soli 2,8 secondi. Al posto della batteria a litio nasconde sotto pelle un supercondensatore tra volte più leggero e così il peso complessivo dell’auto con il sistema ibrido cresce solamente di 34 kg.
Stile avveniristico con richiami al passato
L’aspetto così affilato e avveniristico gioca sulle proporzioni dei gruppi ottici anteriori allungati, sul cofano anteriore scolpito e, soprattutto, sul disegno dei fari posteriori che richiamano quelli di un’icona come la Countach. Non mancano degli scarichi alti presi in prestito dal mondo delle competizioni così come l’estrattore dalle dimensioni a dir poco importanti.
Vedremo come le nuove Lamborghini sapranno sfruttare tutti gli spunti stilistici della regina di Francoforte, sicuramente saranno ancora più appariscenti ed avranno un effetto wow come le vetture più famose del Brand, quelle che venivano esibite con orgoglio sui poster degli adolescenti di tutto il mondo.
Al momento, non si conosce il prezzo della Sián, ma i contenuti tecnici e il numero limitato di esemplari rappresentano degli indizi importanti per comprendere che sarà una vettura per pochi eletti dal conto in banca generoso.
Secondo posto per la Porsche Tycan
Tra le novità del Salone teutonico però, volendo fare una classifica, sul podio sale al secondo posto la Porsche Tycan che sfrutta due motori sincroni a magneti permanenti, un cambio a 2 velocità, e vanta un’autonomia di 450 km, oltre alla possibilità di ricaricarsi con la corrente continua ad 800 volt per recuperare 100 km di autonomia in appena 5 minuti. Sportiva come vuole la tradizione Porsche, nella variante Turbo S può contare su una potenza di 761 CV e 1.050 Nm di coppia massima, numeri che le consentono di scattare da 0 a 100 km/h in appena 2,8 secondi e di raggiungere la velocità massima di 260 km/h.
Al terzo posto la Volkswagen ID.3
Terza piazza per la Volkswagen ID.3 che sfrutta il pianale MEB, su cui nasceranno tutte le future elettriche del Brand ed è spinta da un motore da 204 cv che può essere abbinato a batterie dalla potenza, rispettivamente, di 45, 58 o 77 kWh, una soluzione che le consente di ottenere un’autonomia compresa fra 330 e 550 km. Inoltre, con la ricarica a 100 kW ottiene 260 km in appena 30 minuti; sempre a livello di numeri, la velocità di punta è di 160 km/h, mentre il bagagliaio è di 380 litri. Tutto questo ne fa una avversaria designata dell’elettrica più venduta al mondo, la Nissan Leaf, e il prezzo che parte da circa 30.000 euro la rende particolarmente interessante, un’alternativa elettrica alla “mitica” Golf che ha già la sua variante ad impatto zero.
Insomma, l’elettricità, abbinata al motore termico o assoluta, rappresenta il tema della mobilità del Salone di Francoforte, e contamina ogni tipologia di modello, da quello sportivo, a quello di larga diffusione, passando per quello lussuoso ad alte prestazioni.