Il ritorno del propulsore “tipo Wankel” prende piede nelle indiscrezioni riguardo alla coupé sportiva individuata vera erede della storica RX-7.
Le indiscrezioni ci sono, e – sebbene si attenda il sigillo dell’ufficialità – non si può non tenerne conto, anche perché si tratta di un progetto che quando uscirà allo scoperto, farà piacere agli appassionati: secondo alcuni “rumors”, Mazda avrebbe in programma la realizzazione di un nuovo modello dall’indole dichiaratamente sportiva, da qualificare come “vera erede” della storica RX-7, allestito su una piattaforma tutta nuova e caratterizzato da soluzioni di stile che potrebbero portare in dote un’impronta ulteriormente affinata della filosofia “Kodo Design”. La “carta d’identità” della futura coupé sportiva di Hiroshima sembrerebbe, dunque, ispirarsi alla RX-Vision Concept che fece bella mostra di se al Salone di Tokyo 2015 (già in quell’occasione, del resto, venne avanzata l’ipotesi che si trattasse di una possibile RX-7 del futuro), e successivamente fu svelata, in anteprima europea, al Salone di Ginevra 2016.
Il motore rotativo: una tradizione Mazda
Ciò che in questi giorni cattura l’attenzione dei media è, oltre all’indicazione di una possibile “RX-Vision” in chiave produzione e di cui prende piede la denominazione Mazda RX-9, anche e soprattutto la sua impostazione motoristica. E qui arriva la “big news”: Mazda RX-9 potrebbe essere equipaggiata con un motore rotativo, tecnologia di propulsione che per lungo tempo ha rappresentato un marchio di fabbrica per Mazda. Il motore “tipo Wankel”, sviluppato negli anni 50 dal tecnico tedesco Felix Wankel, aveva suscitato un discreto interesse fra il pubblico, in virtù di una serie di vantaggi – semplicità di funzionamento essendo presente un unico “pistone” che ruota intorno ad un asse; minori parti in movimento, manutenzione agevole, leggerezza e favorevole rapporto peso/potenza; e, in virtù di una temperatura di lavoro inferiore, emissioni più contenute di ossidi di azoto -, ai quali tuttavia fecero da contraltare alcuni svantaggi (coppia decisamente bassa in rapporto alla cilindrata ed ai regimi di rotazione, erogazione della forza motrice molto “in alto”, elevata usura del rotore, elevato consumo di olio). Aspetti negativi che pesarono di più rispetto alle qualità, e che all’inizio di questo decennio decretarono il definitivo tramonto del motore rotativo nella produzione di serie. I vertici Mazda si adeguarono a queste necessità, e dopo Cosmo Sport (che debuttò nel 1967, primo modello del marchio di Hiroshima ad essere equipaggiato con un motore rotativo), la leggendaria RX-7 prodotta in tre serie successive fra il 1978 ed il 2002, e la RX-8 che rimase in produzione fino al 2011, il motore rotativo – che, fra l’altro, aveva equipaggiato la Gruppo C Mazda 787B che vinse alla 24 Ore di Le Mans 1991 – venne messo da parte.
C’è un nuovo progetto?
Archiviato, però; non certo “cancellato” dai taccuini delle priorità dei piani alti Mazda. Secondo una news riportata in questi giorni dall’edizione online del magazine inglese Autocar – che a sua volta cita fonti giapponesi: nello specifico, la rivista Motor Magazine -, Mazda avrebbe brevettato il progetto relativo alla parte anteriore di un nuovo telaio: un disegno completamente diverso da quelli attualmente in uso per la lineup del Costruttore giapponese. Secondo una prima analisi, il progetto mette in evidenza dimensioni contenute ed una posizione piuttosto arretrata del vano motore: elementi che fanno pensare ad una struttura idonea all’adozione del motore rotativo, che se la notizia troverà conferma rappresenterà, per il marchio di Hiroshima, il ritorno dopo un decennio alla particolarissima – e del tutto “personale” – soluzione motoristica.
Nuovi dettagli a breve
Occorre altresì considerare, ad avvalorare questa tesi, che proprio all’inizio del 2019 Mazda ha ottenuto il brevetto relativo ad un engineering di evoluzione del motore rotativo: fra i punti di forza del nuovo progetto, una nuova tecnologia di aspirazione – con l’obiettivo di migliorare i consumi – ed un nuovo sistema di sovralimentazione. Potrebbe essere questa, la base motoristica di un “new deal” per Mazda all’insegna del motore rotativo? Non resta che attendere qualche settimana, ed il Salone di Tokyo 2019, a proposito del quale Mazda ha anticipato che presenterà il suo primo modello 100% elettrico: a fine ottobre, dunque, potremmo avere ulteriori elementi.