Nuova serie limitata che celebra l’epopea corsaiola del marchio texano recentemente raccontata al cinema nel film “Le Mans 66”.
Lo scorso gennaio, aveva stupito gli appassionati presentandosi al Salone di Detroit 2019 nella nuova declinazione che eroga ben 700 CV frutto dell’adozione di un compressore volumetrico Eaton in abbinamento allo “small block” 5.2 V8. Un “vernissage” che aveva suscitato scalpore, in quanto con la nuova declinazione “Model Year 2019” la leggendaria Ford Mustang Shelby GT500, di recentissimo esordio sul mercato, rappresenta di fatto il livello più elevato, in termini di potenza, nella produzione Ford stradale mai concepita.
Proprio subito dopo l’uscita del film “Le Mans 66”…
Nel frattempo, sotto gli occhi di milioni di appassionati di tutto il mondo sono passate le immagini del (bel) film “Le Mans ’66: la grande sfida”, che racconta la storica “controffensiva” di Detroit nei confronti di Maranello in seguito al celebre “grande rifiuto” che Enzo Ferrari oppose nella prima metà degli anni 60 alla proposta di Henry Ford II di acquistare la fabbrica del “Cavallino”, tuttavia non lasciando campo libero al “Drake” nella gestione sportiva. La pellicola ha, fra i molti meriti, uno in particolare: ha permesso a molti enthusiast di conoscere – o di approfondire la conoscenza – con due degli uomini-simbolo dell’epopea Ford nelle competizioni “Sixties”, ovvero Carroll Shelby e Ken Miles. Il geniale texano e l’appassionatissimo ed esperto pilota-collaudatore di origine inglese fecero coppia, oltre che per gli incarichi di contributo allo sviluppo della epica GT40 che trionfò a Le Mans nel 1966 e, poi, si ripeté nelle tre edizioni successive della “Marathone de la Sarthe”, anche nella realizzazione, messa a punto e nel debutto agonistico, della altrettanto “iconica” Ford Mustang Shelby GT350, che vide la luce nel 1965 – giusto un anno dopo l’entrata in produzione della Mustang MkI – e compì quell’anno, con Ken Miles, i primi giri di ruota in pista per trionfare immediatamente con lo stesso Miles (la prima vittoria porta la data del 14 febbraio 1965, ed un luogo ben preciso: l’autodromo Green Valley Raceway, nel Texas).
Ecco la nuova serie speciale
A quasi cinquantacinque anni dal memorabile episodio, Ford celebra la storica eredità attraverso la creazione di una inedita serie speciale che ha come protagonista la “pronipote” della GT350 capostipite, ovvero Ford Mustang Shelby GT350 nella nuova declinazione che ha effettuato il proprio ingresso sul mercato all’inizio di quest’anno. E si tratta di una variante rifinita con la classica livrea in Wimbledon White con strisce laterali e superiori in Guardsman Blue: la medesima combinazione cromatica che contrassegnava, nel 1965, la versione “corsaiola” della storica prima serie di Mustang Shelby GT350. All’interno, la nuova configurazione ricorre al rivestimento in pelle nera con cuciture rosse a contrasto per i sedili.
Denominata (giustamente) Ford Mustang Shelby GT350 Heritage Edition, la nuova serie speciale, ed in edizione limitata, viene proposta per le due varianti GT350 e GT350R (dall’impostazione ancora più dinamica) con un’aggiunta di 1.965 dollari ai prezzi di vendita per le due configurazioni Shelby GT350 e Shelby GT350R che partono da, rispettivamente, 60.440 dollari – circa 54.320 euro – e 73.435 dollari (66.000 euro). Le consegne avranno inizio nella primavera del prossimo anno. Non arriverà in Italia, tuttavia, essendo Ford Mustang Shelby GT350 non proposta in vendita nel nostro mercato.
Dinamica telaio e motorizzazione
Ciò che rimane invariato, nella nuova serie speciale nuova Ford Mustang Shelby GT350 Heritage Edition, è l’impostazione meccatronica e di assetto: geometria del telaio anteriore rivista per una migliore risposta dello sterzo, un re-engineering al sistema antibloccaggio dei freni e la messa a punto MagneRide per componenti aerodinamici ottimizzati con conseguente migliore guida, stabilità e maneggevolezza su strada e su pista; e, per la variante GT350R, l’adozione delle geometrie di sterzo ripresa dalla “mostruosa” GT500. Sotto il cofano, fa bella mostra di se l’”Ottovù” da 5,2 litri che, nella declinazione Shelby GT350, sprigiona 350 CV di potenza massima ed una forza motrice da 581 Nm di coppia massima, abbinato al cambio manuale a sei rapporti, tipologia di trasmissione che non si vede di consueto nella produzione sportiva “a stelle e strisce”, ma che tuttavia aggiunge un “quid” di ulteriore sportività alla poderosa coupé-fastback dell’Ovale Blu.