Gorlier: “Linguaggio di stile Alfa Romeo al centro dell’offensiva B-SUV”. Tonale entrerà in produzione dopo metà 2021. Sarà la prima Alfa ibrida plug-in.
Gli appassionati attendono di vederlo “dal vivo”, in anteprima assoluta e ad un anno dal “vernissage” del prototipo pre-serie, al Salone di Ginevra 2020 (in programma da giovedì 5 a domenica 15 marzo) in cui la grande novità del “Biscione” potrebbe polarizzare su di sé l’attenzione dei media e del pubblico (la sua presenza alla “dieci giorni” del PalExpo è probabile) e magari costituire una “coppia sensazionale” insieme all’altra “big news” Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio Gta della quale alcune indiscrezioni hanno vociferato una potenza nell’ordine di 620 CV. Il condizionale, non essendoci alcuna conferma, è più che mai d’obbligo. Tuttavia, un primo annuncio – questo, sì, concreto – definisce l’imminente fase di avvio di produzione per Alfa Romeo Tonale. Il “compact-SUV” di Alfa Romeo verrà prodotto nelle linee di montaggio di Pomigliano d’Arco, ed a partire dalla seconda metà del 2021. L’anticipazione, tanto ghiotta nei termini quanto circostanziata nella definizione della timeline di sviluppo del nuovo modello e con, soprattutto, i galloni dell’ufficialità, porta la “firma” di Pietro Gorlier, responsabile Fca per le attività relative alla regione Emea.
Un miliardo di euro per Pomigliano
Gorlier, intervenuto presso le strutture dello stabilimento Fiat-Chrysler Automobiles “Gianbattista Vico” alle porte di Napoli in occasione di un evento che celebrava i quarant’anni dalla “nascita” commerciale di Fiat Panda – la “segmento A-bestseller” torinese esordì al Salone di Ginevra 1980 e debuttò in listino nello stesso periodo – ha affermato (l’annuncio è stato riportato da un “lancio” Ansa) che “La nuova Alfa Romeo Tonale entrerà in produzione, qui a Pomigliano, nella seconda metà del 2021”. “In questo complesso – ha proseguito Gorlier, riferendosi all’”ex-Alfasud” dove attualmente avviene la produzione di Fiat Panda e che, a breve e dopo un decennio di assenza, tornerà la produzione Alfa Romeo – sono già stati avviati i lavori di ristrutturazione per accoglierne l’assemblaggio, a cominciare dal reparto di verniciatura”. Ingente lo stanziamento messo sul tavolo da Fca: gli investimenti destinati a Pomigliano ammontano a “Un miliardo di euro sui cinque miliardi previsti in Italia”: il riferimento va, chiaramente, al maxi programma di riposizionamento industriale per le attività di Fiat-Chrysler Automobiles nel nostro Paese. Il “capitolato”, reso noto alla fine di novembre 2018, indicava fra gli altri progetti la produzione di Fiat 500 elettrica a Mirafiori, l’assemblaggio di Fiat Panda e, appunto, del compact-SUV a Pomigliano d’Arco; la produzione di Jeep Renegade Hybrid plug-in e Jeep Compass a Cassino. Le linee-guida sono pienamente rispettate, dunque.
Traghetterà l’immagine Alfa Romeo nel comparto B-SUV
È del resto chiaro, oltre che ambizioso, il ruolo che Alfa Romeo Tonale andrà a ricoprire per il futuro del marchio del “Biscione”: la sua fascia di mercato di appartenenza, che per via della collocazione su un gradino più basso rispetto ad Alfa Romeo Stelvio. Si tratta, come è ben noto, del comparto “B-SUV”, particolarmente competitivo in Europa. “Last but not least”, sul “cahier” delle priorità da parte del management del Gruppo c’è l’ulteriore sviluppo dei piani di elettrificazione. Anche in questo senso, Alfa Romeo Tonale andrà ad assumere un compito emblematico: “Sarà il primo modello ad alimentazione ibrida plug-in per Alfa Romeo”, rende noto Pietro Gorlier, indicando altresì come la cifra stilistica del “Biscione” costituirà un sostanziale atout per il futuro Tonale, la cui presenza sul mercato “Riscriverà i canoni della fascia di mercato attualmente al centro della crescita più sostenuta”.