Erediterebbe la tecnologia sviluppata nelle competizioni e andrebbe ad allargare il listino ponendosi più in alto della R8.
Erediterebbe la tecnologia sviluppata nelle competizioni e andrebbe ad allargare il listino ponendosi più in alto della R8.
Dal 2000 ad oggi alla 24 ore di Le Mans Audi ha trionfato ben 11 volte su 13: un dominio netto interrotto solamente da Bentley nel 2003 e Peugeot nel 2009. L’ultima vittoria, arrivata quest’anno con l’Audi R18 E-tron, ha portato il capo del settore di sviluppo tecnico, Wolfgang Dürheimer, a porsi una domanda: come si può trasferire su strada il connubio ibrido-diesel che ha avuto tanto successo in pista?
La risposta è lo sviluppo di una supersportiva che oltre ad essere bella e veloce, riesce anche a consumare poco grazie all’innovativa tecnologia sviluppata nelle competizioni, potrebbe essere una strategia vincente per affacciarsi in un settore di mercato ancora più elitario rispetto a quello occupato dalla Audi R8.
Nonostante una R18 stradale sia per ora solamente una suggestione, le fondamenta su cui iniziare i lavori sono già disponibili o comunque in fase di sviluppo: si potrebbe optare infatti per un telaio in gran parte realizzato in fibra di carbonio come quello utilizzato per la Lamborghini Aventador, oppure ci si potrebbe affidare alla più “economica” piattaforma MSB, destinata ad applicazioni con motore posteriore o centrale.
In entrambi i casi bisognerà garantire alla vettura delle prestazioni all’altezza delle rivali: almeno 700 cavalli di potenza, 1000 Nm di coppia e 3 secondi per coprire lo 0-100. Prima però di fantasticare sui numeri del bolide tedesco, sarà meglio aspettare che la Casa tedesca dia il via libera al progetto che nella migliore delle ipotesi vedrà la luce non prima del 2017.