Meno “estremo” rispetto alla superberlina Battista, Pura Vision potrà in ogni caso contare su 1.000 CV a zero emissioni, e su una tiratura più ampia.
Annunciata in occasione del Salone di Los Angeles 2019 con il nome in codice PF1, la “hyper-SUV” elettrica Pininfarina Pura Vision avrà un seguito di produzione: il suo esordio, rivela una news pubblicata dall’edizione online di Autocar, è previsto per il 2022. Nel frattempo, la grande novità dell’azienda di Cambiano (da fine 2015 acquisita dal colosso indiano Mahindra) più che ad un veicolo di fascia puramente “Sport Utility” dovrebbe tuttavia indirizzarsi – e ciò rientrerebbe di più nelle corde della giovane factory torinese, che ha recentemente lanciato la superberlina a zero emissioni Battista – verso un concetto di veicolo più “gran turismo”: un “Sustainable LUxury Vehicle”, o “SLUV”, come il magazine di oltremanica riporta, facendo riferimento ad una indicazione avanzata dal responsabile Prodotto di Automobili Pininfarina Paolo Dellachà). Dunque, caratterizzato da una soluzione di carrozzeria a quattro ampie porte, dimensioni “importanti”, tetto (interamente in cristallo) ribassato, lungo cofano, sbalzi ridotti, parabrezza molto inclinato, ampi passaruota. Si tratterebbe, per intenderci, di una nuova interpretazione del concetto di “Grand Tourer”.
Riferimenti di stile alla storia Pininfarina
Linee inedite, tuttavia frutto di un attento studio della nobilissima stirpe Pininfarina: dalla leggendaria 202 del 1947, per il cofano anteriore allungato, al prototipo Alfa Romeo 6C 3000 CM Superflow in riferimento alla soluzione del tetto panoramico: stilema, quest’ultimo, che su Pininfarina Pura Vision avrà la funzione di riflettere la luce solare per mantenere una temperatura abitacolo controllata durante la stagione più calda, e – per garantire adeguata protezione agli occupanti – verrà montato su un telaio in alluminio.
Prezzi più “economici” rispetto alla stratosferica Battista
Modello chiamato a traghettare Automobili Pininfarina nella propria seconda fase di sviluppo dopo la berlina Battista, Pininfarina Pura Vision dovrebbe – rispetto a quest’ultima – debuttare sul mercato ad un prezzo di vendita sensibilmente inferiore: sebbene il “capitolato” delle dotazioni e degli allestimenti sia previsto più avanti, sono già stati ipotizzati importi di partenza nell’ordine di 300.000 euro.
Sarà rivale di Ferrari Purosangue?
Anche per questo, Pininfarina Pura Vision – indicata quale possibile competitor nei confronti di Ferrari Purosangue: il “SUV” Ferrari (sebbene l’AD di Maranello Louis Camilleri abbia già avuto modo di suggerire che la definizone “Sport Utility” non sarebbe pienamente corretta) è anch’esso atteso sul mercato nel 2022 – potrebbe essere destinata a livelli di produzione più elevati rispetto a Battista, che parte da 2 milioni di euro e la cui “tiratura” è di 150 unità. Obiettivo dichiarato nei mesi scorsi dai vertici dell’azienda piemontese consiste nell’offrire cinque modelli in un’ottica a medio termine: tre dei quali potrebbero essere allestiti sulla medesima piattaforma di Pura Vision (recenti indiscrezioni hanno indicato che si tratterà di una inedita coupé a due porte, un nuovo Sport Utility dalle dimensioni più compatte, ed una cabriolet, anch’essa a due porte).
Powertrain a zero emissoni e fino a 1.000 CV di potenza
Sotto il cofano di Pininfarina Pura Vision, vale a dire dal punto di vista dell’impostazione di architettura e di propulsione, Autocar riporta, a conferma di recenti indiscrezioni, l’adozione di un modulo di alimentazione formato da quattro motori elettrici (la potenza massima sarà di 1.000 CV), che verranno integrati in una piattaforma tutta nuova il cui sviluppo sarà portato avanti insieme ad aziende partner le cui identità saranno rese note in un secondo tempo: in una recente intervista rilasciata al magazine inglese, l’ex amministratore delegato di Automobili Pininfarina, Michael Perschke (incarico a fine marzo passato allo svedese Per Svantesson, già chief operating officer di Automobili Pininfarina), aveva svelato che l’intenzione iniziale dell’azienda di Cambiano sarebbe stata di operare insieme a Rivian (che impiega la propria piattaforma “Skateboard” per il SUV R1S ed il pickup R1T, entrambi ad alimentazione elettrica); tuttavia, nell’acquisizione di parte delle quote capitale Rivian da parte di Amazon, il gigante dell’e-commerce ha chiesto alla start-up di focalizzarsi esclusivamente sulle proprie progettazioni, e non collaborare con realtà che non siano azioniste.