La gamma della media ibrida della Casa giapponese potrebbe arricchirsi di una variante ad alte prestazioni per risollevare le scarse vendite.
La gamma della media ibrida della Casa giapponese potrebbe arricchirsi di una variante ad alte prestazioni per risollevare le scarse vendite.
Le vendite della Lexus CT 200h non sono state all’altezza delle aspettative dei vertici della Casa nipponica che a tre anni dall’inizio della sua commercializzazione, si sono interrogati su i motivi di questo insuccesso.
Secondo Mark Templin, Vice Presidente Esecutivo di Lexus International, la media del Costruttore nipponico dotata di meccanica ibrida non ha convinto la possibile clientela a causa delle sue prestazioni considerate sottotono per una vettura del suo segmento. Secondo Templin, le vetture premium di segmento “C” (segmento a cui appartiene anche la CT 200h) sono vetture molto curate nell’estetica e nei dettagli e contemporaneamente sono in grado di offrire prestazioni sportiveggianti. Al contrario, la media Lexus è risultata carente nel capitolo prestazioni, nonostante abbia un design molto accattivante, mentre se avesse avuto una meccanica più performante, secondo il manager della Costruttore nipponico, la domanda di mercato sarebbe stata decisamente più elevata.
La due volumi premium di segmento “C” firmata dalla Lexus sfrutta un quattro cilindri a benzina da 1.8 litri che sviluppa 99 CV e 142 Nm di coppia massima, abbinato ad un’unità elettrica da 60 kw e 207 Nm di coppia, per un totale di 136 CV. Con questo corredo meccanico, la CT 200h raggiunge una velocità massima di 180 km/h e accelera da 0 a 100 km/h in 10,3 secondi, mentre i dati sui consumi e le emissioni inquinanti dichiarate nel ciclo misto risultano rispettivamente di 3,8 l/100 km e 89 g/km di CO2.
Al prezzo di listino della media Lexus, che corrisponde a circa 30.000 euro, è possibile acquistare valide alternative, come ad esempio l’Audi A3, la Bmw Serie 1 e la nuova Mercedes Classe A, tutte dotate di propulsori diesel decisamente più prestanti e capaci di ottenere consumi nel ciclo medio del tutto paragonabili, senza considerare il blasone più elevato dei marchi appena citati. Partendo da questa analisi, i vertici Lexus hanno deciso di prendere in seria considerazione lo sviluppo di una variante decisamente più performante della CT 200h, in grado di soddisfare le velleità sportive dei possibili clienti, senza però tradire la filosofia “ibrida” intrapresa dal Costruttore nipponico.
La strada più probabile che verrà intrapresa per risolvere questo problema sarà probabilmente quella di affiancare l’attuale motorizzazione con una variante top di gamma capace di offrire maggiori prestazioni, soluzione che potrebbe essere trovata sotto il cofano della più grande IS 300h che sfrutta un propulsore a benzina da 2.5 litri abbinato ad un motore elettrico, per un totale di 223 CV.