La Maserati Ghibli ibrida si potrà ordinare da settembre e presenta un sistema ibrido leggero abbinato ad un 2 litri a benzina sovralimentato
Il mercato impone la via dell’elettrificazione e Maserati inizia a percorrerla con la nuova Ghibli Hybrid, la prima vettura del Tridente elettrificata che aprirà la strada a modelli puramente elettrici come le nuove GranTurismo e GranCabrio previste per il 2021. Scopriamo le caratteristiche di questa berlina, che sarà ordinabile da settembre, partendo dal suo cuore da 330 CV.
Maserati sceglie la via del mild hybrid
L’intento di Maserati era quello di non andare ad intaccare il piacere di guida pur dovendo agire per il contenimento delle emissioni, così la Casa di Modena ha optato per un sistema mild hybrid, ibrido leggero per gli addetti ai lavori, al fine di non appensantire una vettura che vuole garantire un handling degno del Tridente. Quindi sotto il cofano trova posto un 2 litri a 4 cilindri sovralimentato che non ha nulla da invidiare ad un 6 cilindri a livello di performance ma è più pulito di un diesel.
Infatti, lavora insieme ad un alternatore a 48 volt e ad un compressore elettrico denominato e-booster che godono del supporto di una batteria sistemata nella zona posteriore della vettura per una migliore distribuzione dei pesi. A livello di massa generale si risparmiano circa 80 kg rispetto alla variante diesel pur avendo numeri importanti a livello di potenza massima e coppia. Infatti, la Ghibli Hybrid eroga 330 CV e 450 Nm già a 1.500 giri, per cui assicura una spinta sempre piena già dai bassi regimi e le prestazioni ci raccontano che si tratta di una Maserati purosangue visto che lo scatto da 0 a 100 km/h è coperto in 5,7 secondi e la velocità massima si attesta sui 255 km/h.
Ce n’è abbastanza per divertirsi tra le curve e per sentirsi appagati ad ogni affondo sul pedale del gas. Inoltre, grazie all’utilizzo dei risonatori non si rimarrà delusi nemmeno dal sound, che si annuncia quello tipico delle berline Maserati. Il consumo nel ciclo combinato WLTP è compreso tra gli 8,5 ed i 9,6 litri per 100 km per una riduzione di circa il 20%, anche a livello di emissioni, rispetto al V6 benzina da 350 CV.
Look rivisto nei dettagli
Dopo oltre 100.000 unità prodotte la Ghibli si rifà il look senza stravolgerlo troppo, ma sfoggiando alcune soluzioni atte a renderla ancora più desiderabile, come i fari posteriori a LED che richiamano nel disegno quelli della 3.200 GT e del concept Alfieri. Inoltre, a sottolinearne la natura ibrida troviamo dei tocchi di blu disseminati in punti strategici della carrozzeria come le tre prese d’aria laterali, le pinze dei freni e la saetta all’interno dell’ovale che racchiude il Tridente sul montante posteriore. Non manca una nuova calandra per donare ulteriore fascino alla berlina modenese.
L’interno guadagna un nuovo schermo per l’infotainment
Il colore blu che contraddistingue alcuni dettagli esterni viene riproposto anche nell’abitacolo dove spiccano le cuciture della medesima tinta su plancia, pannelli porta, e sedili. L’abitacolo inoltre custodisce un nuovo schermo per l’infotainment da 10,1 pollici ampiamente personalizzabile, ed un sistema multimediale sempre connesso per fornire al guidatore informazioni in tempo reale, il quale consente di sfruttare anche i servizi forniti da Amazon Alexa. A completare il quadro degli aggiornamenti troviamo una grafica della strumentazione rinnovata.