Da Renault un’anteprima della nuova Twingo: citycar “rivoluzionaria” (5 porte, motore posteriore) che taglia col passato. La vedremo a Ginevra.
Da Renault un’anteprima della nuova Twingo: citycar “rivoluzionaria” (5 porte, motore posteriore) che taglia col passato. La vedremo a Ginevra.
Con la nuova Twingo che vedremo nelle prossime settimane al Salone di Ginevra (e che debutterà in listino in estate), Renault si concede un taglio netto col ventennale passato della popolare citycar: “addio” forme da monovolume e tre porte; adesso, la nuova Renault Twingo sarà a motore posteriore e avrà cinque porte. Un cambio epocale, frutto di una nuova filosofia concettuale e della partnership tecnica con altri Gruppi (leggi Daimler). E’ quanto esprimono le prime immagini ufficiali della attesa nuova Renault Twingo, rese note da Renault in queste ore.
Le novità di maggiore spessore riguardano il corpo vettura, che si presenta completamente modificato rispetto all’attuale Twingo: novità rese possibili anche dalla recente partnership tecnologica con il Gruppo Daimler che, nel caso della nuova Twingo, si traduce nella condivisione della nuova piattaforma destinata anche ad equipaggiare la futura Smart 4 posti. E’ principalmente qui, la spiegazione del motore posteriore.
Le linee esterne, piuttosto personali, riprendono le scelte stilistiche del prototipo Renault Twin’Z reso noto poco meno di un anno fa, e possiedono un mix di futuro e reminiscenze del passato. L’andamento tondeggiante del profilo superiore, la finestratura laterale e il piccolo cofano anteriore – che accompagna la calandra riproducente i più recenti dettami stilistici Renault, come il nuovo “logo” di grandi dimensioni, uniti a interessanti novità, quali le luci diurne a Led di forma rotonda incassate nel paraurti – possono, in un certo senso, ricordare Fiat 500 e Opel Adam; ma una piccola sorpresa attende gli appassionati del marchio: il disegno della parte posteriore, caratterizzato da un ridottissimo sbalzo, dal portellone squadrato e dalla fanaleria che si inserisce fra quest’ultimo e l’allargamento della carrozzeria in corrispondenza dei codolini passaruota, può ricordare la storica R5, in particolare la celebre R5 Turbo dei primissimi anni 80. Da segnalare, inoltre, la scelta di equipaggiare la vettura, per la prima volta nella sua storia (e come nuovo elemento di completa rottura col passato) delle porte posteriori, dalle maniglie “nascoste” con apertura dei vetri a compasso.
In virtù di queste modifiche, anche l’abitacolo è stato progettato ex novo. Maggiori dettagli saranno resi noti in occasione della première ufficiale al Salone di Ginevra; alcuni particolari, tuttavia, sono già individuabili: il divanetto posteriore, unico (con tutta probabilità lo schienale sarà frazionato) e la particolare forma dei sedili anteriori: anche qui sembra che Renault abbia “pescato” nel proprio passato, data la loro forma che ricorda i celebri sedili “petalo” degli anni 80 e il poggiatesta integrato che sembra una evoluzione dei sedili di alcune versioni della prima R5.
Sotto il cofano (o meglio sarebbe dire: sotto il ripiano posteriore, vista la particolare collocazione dell’unità powertrain) sarà collocato il motore, per il quale Renault fornirà solo più avanti le notizie tecniche di dettaglio. Si può, in ogni caso, ipotizzare che, a meno di novità tecnologiche dell’ultim’ora, la nuova Renault Twingo di terza generazione sarà equipaggiata con il recente Tce 1.0 – che in realtà è un 898 cc – da 90 CV che ha debuttato a bordo della nuova Clio, magari declinato anche in una versione meno potente (60 – 70 CV).