ImmortalatA nei test preliminari in Oman, la nuova Aston Martin Lagonda è pronta al debutto. La vedremo all’imminente Salone di Parigi?
ImmortalatA nei test preliminari in Oman, la nuova Aston Martin Lagonda è pronta al debutto. La vedremo all’imminente Salone di Parigi?
Dopo le prime indiscrezioni, ecco le immagini ufficiali. Aston Martin svela l’identità della nuova Lagonda, berlina “di altissima gamma” che il marchio di Gaydon è pronto a lanciare a inizio 2015. Un esemplare-laboratorio della nuova Lagonda (ancora non è chiaro se la vettura sarà messa in listino sotto “Lagonda” oppure come “Aston Martin Lagonda”) è stato in questi giorni oggetto di una serie di test di sviluppo in Oman, regione destinata a rappresentare la “nuova casa” dell’intera produzione della nuova Lagonda: la vettura, per la quale Aston Martin indica una produzione a tiratura ultralimitata (appena un centinaio di esemplari), sarà infatti destinata ai mercati del medio oriente, a un prezzo che si aggirerà sulle 400.000 sterline, cioè circa 498.000 euro. La vettura che viene mostrata nelle immagini è ancora in via di sviluppo, ma è da supporre che si discosti poco dalle linee definitive che saranno rese note nelle prossime settimane, probabilmente già al Salone di Parigi (4 v- 19 ottobre).
La “base” sulla quale la nuova Aston Martin Lagonda sarà allestita è la conosciuta piattaforma “VH” (Vertical – Horizontal), che rappresenta l’ossatura della più recente produzione di Gaydon e che viene declinata in quattro serie, destinate all’equipaggiamento dell’intera gamma Aston Martin ad esclusione della hypercar One-77 e della piccola e sfortunata Cygnet. Anche se le scarne note tecniche diramate da Aston Martin per la nuova Lagonda non lo specificano (si pensa che la vettura sarà equipaggiata con il 5.9 V12 da 565 CV di Rapide, DB9 e Vanquish, abbinato allo stesso cambio automatico a sei rapporti), con tutta probabilità la piattaforma designata alla Lagonda sarà la “VH Generation 3” – opportunamente modificata in base alle nuove esigenze di maggiore lunghezza– specifica di Aston Martin Rapide in quanto più lunga rispetto alle altre “VH” per poter accogliere il corpo vettura a quattro porte.
Riguardo alla carrozzeria, sviluppata dal Centro Stile Aston Martin guidato da Marek Reichmann e che secondo quanto anticipato dai tecnici di Gaydon sarà formata anche da pannelli in fibra di carbonio, presenta un insieme di linee che sembrano risentire di una decisa eredità dall’ultima Lagonda, che venne introdotta sul mercato nel 1976 e restò in produzione fino al 1989. Le forme che è possibile osservare dalle prime immagini ufficiali sono decisamente sontuose; l’immagine della parte frontale e della zona posteriore, a sviluppo tondeggiante, sono dominate rispettivamente dalla larga mascherina, che ai lati si riduce nel disegno per ospitare la fanaleria a Led, e dall’accenno di spoiler posteriore che parte dalla linea di cintura realizzata per demarcare in maniera netta la fiancata dalla finestratura.
Ogni esemplare di Aston Martin Lagonda sarà interamente costruito a mano negli impianti di Gaydon, che impiegheranno le stesse attrezzature già utilizzate per la realizzazione della One-77 e sotto la supervisione della Divisione “Q by Aston Martin” a sua volta già responsabile dello sviluppo della roadster CC100.
Il marchio Lagonda venne fondato nel 1906 dallo statunitense Wilbur Gunn, che per il nome della nuova fabbrica di automobili scelse il nome del fiume che scorre nei pressi di Springfield (Ohio), città natale del fondatore. Acquistata e (1947) successivamente integrata da Aston Martin quando la Casa di Gaydon era sotto la guida del celebre David Brown, nei decenni Lagonda è stata caratterizzata da una presenza a singhiozzo nei listini. L’ultimo modello a marchio Lagonda fu la “Rapide” (1961 – 1964); successivamente, il marchio scomparve fino ad essere rispolverato da Aston Martin nel 1976 per la realizzazione della “super berlina” Aston Martin Lagonda (1976 – 1989), modello che ha segnato l’ultima presenza “ufficiale” del nome Lagonda sul mercato.