McLaren svela finalmente la berlinetta che arriverà nel 2011: telaio in carbonio e oltre 600 CV per sfidare Ferrari, Porsche, Lamborghini e le altre
McLaren svela finalmente la berlinetta che arriverà nel 2011: telaio in carbonio e oltre 600 CV per sfidare Ferrari, Porsche, Lamborghini e le altre
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“Sognavo da tempo di arrivare a lanciare una gamma di auto sportive che potessero essere il nuovo metro di paragone dell’intero settore“. Chi parla è Ron Dennis, da poco numero uno della neonata McLaren Automotive, cioè il Marchio che realizzerà le future supercar britanniche reso nei mesi passati indipendente rispetto all’intero Gruppo di Woking (che comprende anche la scuderia di Formula 1).
Eccola dunque la nuova McLaren MP4-12C, la nuova berlinetta inglese che per la prima volta viene svelata al grande pubblico. Osservandone le linee non si può non paragonarla alla Ferrari 458 Italia, ma se la Rossa di Maranello anche nel nome è un inno alla italianità, la GT di Woking fischietta “God save the Queen” in ogni suo componente. Tutto, infatti, è stato realizzato internamente da società del Gruppo McLaren.
Il parallelo non è solo una questione di stile: come Ferrari anche McLaren può contare su un trasferimento di tecnologia dalla Formula 1 che pochi marchi possono vantare. E poi McLaren MP4-12C beneficia delle esperienze passate delle due supercar precedentemente realizzate. Il pensiero corre infatti a quel capolavoro di ingegneria automobilistica che fu nel 1993 la McLaren F1 e alla Mercedes SLR McLaren in tempi più recenti, alle quali l’erede si ispira per molte soluzioni tecnologiche, come l’apertura delle portiere a forbice e lo spoiler posteriore mobile che si attiva in frenata.
L’autarchica
A differenza delle due “antenate” (BMW per la prima ed AMG per la SLR) anche il propulsore è totalmente Made in Woking. E’ un V8 da 3.8 litri con doppio turbocompressore sviluppato appositamente per la 12C che raggiunge un regime limite di 8500 giri/min. Ha una curva di erogazione che rende disponibile l’80% della coppia massima (600 Nm) già sotto i 2000 giri e raggiunge una potenza di circa 600 CV.
E’ abbinato ad un cambio sequenziale a doppia frizione e sette rapporti che si aziona con delle palette solidali al volante che si attivano sia tirando che premendo come sulla MP4/24 di Hamilton e permette di selezionare sei programmi di guida: “normale”, per uso su strada, “sportiva” per reazioni ancora più vivaci, “high performance” per ottenere il massimo. In aggiunta sono disponibili anche le modalità “automatic”, “launch control” e “winter”.
Interessante è la tecnologia “Pre-Cog”: la leva della 12C ha due posizioni leggermente diverse. Premendo una volta sulla leva il conducente prepara la trasmissione al cambio di rapporto, il che riduce i tempi tra l’invio del messaggio e l’azionamento del cambio. Con la seconda pressione conferma il cambiamento di marcia. Non è previsto il tradizionale cambio manuale: la macchina è stata volutamente configurata con due soli pedali per ridurne la larghezza, e di conseguenza il peso.
McLaren ha sviluppato anche l’impianto frenante con dischi in tradizionale ghisa ma campana in alluminio forgiato. I dischi carboceramici saranno infatti disponibili come optional, ma McLaren assicura che il sistema frenante montato di serie è in realtà più leggero.
Cuore di carbonio
MP4-12C: è una denominazione simile a quella della vetture inglesi di F.1 ed formata da “McLaren Project 4“, il gruppo creato dalla fusione tra la compagnia di Ron Dennis “Project 4” e McLaren che dal 1981 crea gli chassis per le monoposto McLaren; “12“, che è un indicatore delle performance utilizzato internamente in McLaren e “C” che assai semplicemente vuol dire “carbonio”.
E’ infatti il telaio monoscocca in fibra di carbonio del peso di soli 80 kg il “cuore tecnologico” della MP4-12C. Si chiama MonoCell e viene realizzato in un unico pezzo in sole quattro ore, quindi tagliando pesantemente i tempi di realizzazione attualmente necessari a produrre componenti di questo materiale. Una innovazione che porta la firma dell’italiano Claudio Santoni, dal 2000 al 2003 ingegnere con responsabilità sui telai in Ferrari.
E’ una differenza sostanziale rispetto alle concorrenti a cui punta la McLaren MP4-12C, cioè Ferrari 458 Italia, Lamborghini Gallardo, Porsche 911 Turbo, Bentley Continental GT e Aston Martin DB9, che però hanno telaio in metallo, e che proietta la raffinatezza tecnica della sportiva britannica nell’Olimpo delle supercar inarrivabili popolato da Bugatti, Koenigsegg, Pagani, SSC e poche altre.
Con una quotazione però molto più contenuta, che è stata stimata in un range compreso fra 145.000 e 200.000 euro a seconda del grado di personalizzazione. Un prezzo relativamente basso che consente a McLaren di porsi l’obiettivo di conquistare il 3,5 % del segmento con i primi mille esemplari che verranno costruiti nel 2011.
Intanto c’è da mettere in piedi la rete di distribuzione che coprirà il mercato globale e da conoscerne le prestazioni, il vero dato che farà pendere l’ago della bilancia sulla McLaren MP4-12C piuttosto che sulle altre prestigiose concorrenti.