SLS AMG “Ali di gabbiano”: a Francoforte Mercedes presenta la 300 SL Gullwing del ventunesimo secolo
SLS AMG “Ali di gabbiano”: a Francoforte Mercedes presenta la 300 SL Gullwing del ventunesimo secolo
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Terminata l’esperienza SLR con McLaren, che si è fatta in casa una propria supercar, Mercedes ha puntato sulla più vicina Affalterbach, sede della consociata AMG, per realizzare la sua sportiva di punta, quella SLS AMG “Ali di gabbiano” annunciata già da tempo e che finalmente è pronta per il debutto, ovviamente in casa, al Salone di Francoforte.
Rappresenterà d’ora in poi la “summa tecnologica” della Casa della Stella, una proiezione del futuro che attende le Mercedes di domani (tanto che ne è prevista una variante elettrica), ma è ancorata ad un solido passato, quello della 300 SL “Ali di gabbiano” nata negli anni ’50 ed ancora oggi la più ammirata delle Mercedes di sempre.
Impossibile non riconoscerne l’eredità nel cofano lungo quasi 2 metri su una lunghezza totale di 4 metri e 64, nella ampia mascherina trapezoidale con la grande “Stella” al centro, gli sfoghi d’aria sulle fiancate, l’abitacolo “tutto dietro” e soprattutto quelle portiere che nel profilo sembrano tali e quali a quelle della illustrissima antenata. Quello che all’epoca non era ancora in uso è lo spoiler posteriore mobile che fuoriesce a 120 km/h e i gruppi ottici al LED con fari bixeno.
E poi più di cinquanta anni fa non c’erano le dotazioni di oggi, come il sistema multimediale COMAND APS con schermo da 7 pollici, il cruise control SPEEDTRONIC, i sedili riscaldabili, l’assistente di parcheggio e le altre amenità elettroniche che non possono mancare su una sportiva di rango. Scontato l’uso negli interni sportivi ed eleganti allo stesso tempo di materiali pregiati, come carbonio, pelle, alcantara, mentre i sedili specifici hanno lo schienale in prezioso e leggerissimo magnesio.
Alluminio e cavalli
La 300 SL viene ricordata per essere stata la prima auto di serie a vantare un telaio a traliccio in tubi d’acciaio. Anche nella SLS AMG il telaio non è costituito da uno scocca portante, ma da chassis e carrozzeria in alluminio, soluzione che è una prima assoluta per Mercedes-AMG. Solo i montanti anteriori, per ragioni di sicurezza, sono realizzati in acciaio e ciò ha permesso di abbassare il baricentro e contenere il peso (il telaio da solo pesa 240 kg) che in ordine di marcia raggiunge i 1620 kg ripartiti al 47% all’anteriore e per il 53% al posteriore. Un buon valore considerate le dimensioni di 4,64 metri in lunghezza, una larghezza di 1,94 metri ed un passo di 2,68 metri.
Da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi e una velocità massima di 317 km/h limitata elettronicamente (!) indicano che dal V8 AMG aspirato da 6208 cc, derivato da quello impiegato anche su altri modelli come la E 63 AMG, è stato tirato fuori davvero il massimo attraverso la completa riprogettazione dell’impianto di aspirazione, la rielaborazione del comando valvole e degli alberi a camme, l’utilizzo di collettori in acciaio tubolari con flusso ottimizzato e l’eliminazione dello strozzamento dell’impianto di scarico.
La potenza si attesta infatti a 571 CV a 6800 giri, per una coppia massima di 650 Nm a 4750 giri, mentre i consumi non sono certo da utilitaria, ma comunque buoni considerando il tipo di vettura: 13,2 l/100 km nel ciclo misto e 314 g/km di CO2 emessa.
Il propulsore è sistemato anteriormente ed è collegato alla scatola cambio posteriore (secondo lo schema transaxle) da un albero in fibra di carbonio. Un’altra chicca è il cambio, un sequenziale doppia frizione a 7 rapporti con tempi di innesto di 100 millisecondi che mette a disposizione del guidatore quattro diversi programmi di marcia: “C” (Efficienza Controllata), “S” (Sport), “S+” (Sport plus, con funzione di doppietta automatica) o “M” (Manuale) oltre alla funzione RACE START. Nella scatola del cambio è integrato inoltre il differenziale meccanico.
Della Mercedes SLS AMG non è stato ancora reso noto il prezzo, che verrà annunciato in occasione della presentazione a Francoforte, mentre il lancio commerciale è stato fissato per la primavera del 2010.