Svelata in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni la Bugatti 16 C Galibier Concept. E’ la nuova quattro porte del Marchio di Molsheim
Svelata in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni la Bugatti 16 C Galibier Concept. E’ la nuova quattro porte del Marchio di Molsheim
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A Molsheim hanno centellinato l’attesa in tutti questi anni con alcune versioni più o meno speciali della Veyron 16.4, ma finora l’emozione di una nuova Bugatti era stata rimandata. A parte la novità della versione “targa” Grand Sport, la Veyron dal 2005 ad oggi è rimasta l’auto più straordinaria sul pianeta, ma l’unica a rappresentare il glorioso marchio francese nell’era moderna.
Fino a sabato scorso, quando in occasione del Concours d’Elegance conclusivo dei festeggiamenti per i 100 anni del marchio fondato da Ettore Bugatti allo Chateau St. Jean di Molsheim, è stata presentata la Bugatti 16 C Galibier Concept.
Sarà la “più esclusiva, elegante e potente quattro porte del mondo” sostengono in Alsazia, anche perché è imparentata con due delle auto più importanti della storia dell’automobile. Nello stile con la Type 35 e Type 57 (interpretata anche dal carrozziere francese Galibier, ed ecco spiegato il nome e il perché della originale forma a “due volumi”) e nella meccanica appunto con la Veyron 16.4, da cui eredita il motore.
Il W16 da 8 litri ospitato sotto il cofano della 16 C Galibier (a due ante incernierato longitudinalmente, come si faceva all’inizio del secolo) ha però due turbocompressori e non quattro, con una potenza che dovrebbe attestarsi intorno agli 800 CV. La sua natura, a differenza della potentissima Veyron, sarà infatti un po’ più tranquilla, tanto che al posto del cambio sequenziale a doppia frizione c’è un automatico a convertitore di coppia a 8 velocità. In più può funzionare anche a bioetanolo.
La trazione sarà sempre integrale, mentre per il reparto frenante verranno impiegati dischi carboceramici. Lo chassis è costruito con un misto di alluminio e carbonio, con quest’ultimo materiale che è stato impiegato anche per parte della scocca, mentre portiere e passaruota anteriori sono in alluminio lucidato.
Davvero da sogno gli interni in stile minimal-retrò, un tripudio di radica e pellami pregiati con una strumentazione ridotta al minimo: una piccola palpebra raccoglie gli altri indicatori, separati da tachimetro (fondo scala a 390 km/h!) e contagiri che sono sistemati sulla plancia insieme ad un orologio realizzato dall’artigiano svizzero Parmigiani che si può staccare ed indossare.
A presentare la 16 C Galibier c’era il presidente Franz-Josef Paefgen, che ha dichiarato che questa è una di alcune concept car alle quali Bugatti si ispirerà per il futuro della marca. Dovrà convincere infatti i futuri potenziali acquirenti, a cui verrà mostrata privatamente (una prassi abituale per auto del genere), prima di arrivare su strada, probabilmente nel 2013.