Saranno tre le versioni di gamma che costituiranno la novità Full Hybrid di “segmento B” proposta dal marchio di Hiroshima, a partire dalla primavera 2022, che condivide propulsione, piattaforma e corpo vettura con Toyota Yaris.
Mazda2… raddoppia, anzi triplica. A fianco delle attuali proposte di gamma – benzina e mild-hybrid -, la nuova serie della “segmento B” di Hiroshima verrà, nella primavera del 2022, proposta anche in versione Full Hybrid: si tratta, in buona sostanza, di una realizzazione sulla base della già vendutissima Toyota Yaris che, nella quarta generazione, ha adottato una piattaforma tutta nuova ed un sistema di alimentazione ibrido 1.5 da 116 CV. Almeno per tutto il 2022, Mazda2 Hybrid affiancherà la lineup già in listino. Non è la prima volta che Mazda e Toyota danno vita a progetti di “rebadging”, come già realizzato (ma a ruoli invertiti) nel 2019 per il nord America, con Toyota Yaris arrivata sui mercati di oltreoceano come Mazda2 rimarchiata.
Composizione di gamma
Gli allestimenti proposti saranno tre:
- Mazda2 Hybrid Pure;
- Mazda2 Hybrid Agile;
- Mazda2 Hybrid Select.
Corpo vettura
L’impostazione estetica denota pochissime differenze fra la novità Mazda2 Hybrid e Toyota Yaris: gli elementi di distinzione si riferiscono “ovviamente” ai monogrammi ed alle indicazioni di modello. Anche all’interno, non sembrano esserci sostanziali novità: più avanti si conosceranno tutti i dettagli relativi alle finiture, agli accessori ed alle dotazioni che saranno disponibili a richiesta.
Alimentazione: si punta su consumi ed emissioni
Come si sottolineava in apertura, sotto al cofano la musica (rispetto a Toyota Yaris) non cambia. La nuova declinazione elettrificata della supercompatta di Mazda adotta il sistema di propulsione da 116 CV complessivi che abbina l’unità a benzina a tre cilindri 1.5 da 93 CV ad un motore elettrico da 59 kW, ed alla trasmissione automatica E-CVT.
Le prestazioni annunciate, soddisfacenti dal punto di vista dei valori velocistici peraltro non disprezzabili (175 km/h la velocità massima dichiarata, e 9”7 richiesti nell’accelerazione da 0 a 100 km/h), possiedono tuttavia i dati di consumo ed emissioni fra i “punti di forza” della vettura (e del resto si tratta delle “voci” cui la clientela-tipo guarda con più attenzione): sulla base dei valori annunciati, Mazda2 Hybrid promette fra 4 e 4,3 litri di benzina per 100 km a ciclo medio WLTP, e fra 93 ed 87 g/km di emissioni di CO2 (a seconda del diametro – da 16” o 15” – dei cerchi adottati).
Sarà fra le protagoniste del futuro scenario sostenibile
Al di là delle scelte commerciali, l’imminente esordio di Mazda2 Hybrid in Europa (dove debutterà in vendita a partire dalla primavera) sembra rientrare in pieno nelle strategie di sviluppo verso la neutralità carbonica rese note di recente da Mazda, Toyota, Subaru più (per il settore moto) Kawasaki e Yamaha, e che sono rivolte ad un futuro scenario anche nei sistemi di alimentazione a base “convenzionale” (vale a dire a combustione). Dal canto suo, Mazda punta anche sulla “segmento B” in ordine alle proprie strategie già stabilite nel programma “Sustainable Zoom Zoom 2030” di visione sostenibile a lungo termine: in relazione agli Accordi di Parigi sul clima, si prevede una riduzione del 50% delle emissioni medie di CO2 dai processi di estrazione del petrolio all’utilizzo dei veicoli su strada, e – attraverso un impulso in termini di elettrificazione – raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050.