Bodykit in fibra di carbonio, nuovo impianto di scarico, nuova batteria, per guadagnare 40 kg.
Bodykit in fibra di carbonio, nuovo impianto di scarico, nuova batteria, per guadagnare 40 kg.
Una filosofia tutta British nell’approccio alle vetture high performance vuole che “Tutto ciò che non c’è, non pesa; e aiuta le prestazioni globali dell’auto“. In sostanza: leggero è bello. Fra gli altri, la pensava così, negli “anni d’oro”, Colin Chapman, il fondatore del marchio Lotus.
Dopo decenni, questo pensiero torna prepotente sul taccuino delle priorità per il marchio di Hethel, tanto che in queste ore Lotus presenta una versione “dimagrita” (-42 kg) di Evora 400, la Gt che già si segnalava per un peso in ordine di marcia (1.395 kg) fra i più contenuti nella propria categoria, anche se in questo caso ci si riferisce al modello specifico per l’Europa che non contempla il climatizzatore di serie, altrimenti disponibile fra gli accessori a richiesta.
Un nuovo ritocco alla massa complessiva di Lotus Evora 400 arriva dall’introduzione, nel portafoglio degli allestimenti, attraverso uno specifico “Carbon Pack” (Pacchetto carbonio) che, di fatto, rende disponibili al pubblico gli elementi del corpo vettura e i componenti esclusivi della Lotus Evora Sport 410. Si tratta, nel dettaglio, dello splitter anteriore supplementare, del tettuccio, dell’ala posteriore, dei gusci degli specchi retrovisori esterni e del diffusore inferiore. Nel complesso, l’adozione del bodykit in fibra di carbonio (“ovviamente” realizzato a mano) per Lotus Evora 400 permette di limare 5 kg dal peso complessivo della Gt di Hethel.
A questo, si aggiunge l’adozione di una batteria al litio più leggera, che unitamente a un nuovo impianto di scarico elimina 10 ulteriori kg. Sarebbe interessante conoscere dettagliatamente le caratteristiche di quest’ultimo, seppure Lotus indica che il nuovo componente non aggiunge alcunché alla potenza di Evora 400.
Il nuovo kit “alleggerito” per Lotus Evora 400 viene messo in vendita (prezzi, finora, riferiti al mercato tedesco) a 9.000 euro (“Carbon Pack”), 7.000 euro (impianto di scarico) e 1.890 euro (nuova batteria più leggera). Per il mercato nord americano, è prevista inoltre l’adozione di un nuovo portabevande e di un corrispondente portaoggetti per l’abitacolo: l'”aumento di peso” è ininfluente, siccome incide per appena 120 g. Tuttavia, sempre per i clienti di oltreoceano, sarà possibile eliminare il climatizzatore: in questo caso, l’alleggerimento (20 kg) è ben più consistente, e si attesta sul peso di Evora 400 “europea”.
Lotus Evora 400, presentata in anteprima al Salone di Ginevra 2015, ha rappresentato per Lotus una decisa evoluzione al corpo vettura (intesa come aerodinamica, design, telaio) della potente Gt di Hethel. Sotto il cofano, la Evora 400 viene equipaggiata con il noto V6 da 3,5 litri, sovralimentato mediante compressore volumetrico e dotato di un inedito scambiatore acqua – aria, di origine Lexus – Toyota, che in questo caso è stato sottoposto a un deciso programma di aggiornamenti, che oltre alla sovralimentazione rivisitata riguardano l’elettronica di gestione e l’impianto di scarico, sostituito con un elemento a catalizzatore sportivo ed elettrovalvola per l’ottimizzazione del flusso dei gas di scarico. In questa configurazione, la Lotus Evora 400 sprigiona 400 CV e 410 Nm di coppia massima, disponibile da 3.500 a 6.500 giri/min (in termini di paragone, questo vuol dire il 16% circa di potenza in più dai 345 CV erogati da Lotus Evora).
Gli interventi al gruppo propulsore riguardano inoltre l’adozione di un nuovo differenziale di tipo Torsen a slittamento limitato (per la versione a cambio manuale), levette al volante (per la Evora 400 con cambio automatico a sei rapporti) e, per tutte, l’introduzione di una nuova frizione rinforzata e un nuovo volano a bassa inerzia per garantire cambi marcia rapidi e agevoli.