Uso e abuso della Safety Car: FIA e direzione gara sotto accusa a Valencia
Uso e abuso della Safety Car: FIA e direzione gara sotto accusa a Valencia
Ancora un brutto pasticcio in Formula 1 nel GP d’Europa, nona prova del Mondiale, che si è corsa sul tracciato semipermanente di Valencia. Una cattiva gestione della safety-car, entrata in pista in maniera impropria in seguito al brutto volo di Mark Webber, ha finito per rivoluzionare la classifica, ancora una volta a scapito della Ferrari.
“E’ stata una gara manipolata – ha commentato senza mezzi termini lo spagnolo Alonso – il podio era a nostra disposizione… noi abbiamo rispettato le regole, qualcun’altro no (alludendo ad Hamilton, finito alle spalle del vincitore Vettel).
Il problema è sorto quando Webber, incollatissimo in scia a Kovalainen, è stato sorpreso dalla frenata del finlandese (ma non se la poteva aspettare, vista la differenza delle vetture… e perché non stava a destra, all’interno, per superarlo in staccata…) e alla massima velocità ha finito per tamponarlo volando letteralmente in aria, per ricadere e picchiare forte contro le barriere.[!BANNER]
Fortunatamente la cellula della sua Red Bull ha resistito all’impatto e il pilota australiano si è potuto sfilare dall’abitacolo con le sue forze. In direzione gara, vista l’entità dell’incidente (ma le due vetture coinvolte non ostruivano la pista!) hanno spedito fuori la safety car che non è riuscita a inserirsi subito davanti al primo, Sebastian Vettel. Anzi era ancora in corsia box quando è arrivato Hamilton, che ha fatto finta di non vederla e ha continuato la sua gara, mentre la maggioranza degli altri piloti approfittava della situazione e si infilava ai box “bruciando” il tempo minimo imposto dalla FIA nel caso di intervento appunto della safety car.
Chi è rimasto “fregato” da questa situazione è stato il povero Alonso, che non ha superato, come da regolamento, la safety car, che ha impiegato ancora un giro per mettersi al comando del lotto. In questo modo, da terzo che era, il ferrarista è precipitato dietro a molti altri ed ha terminato al nono posto.
In direzione gara hanno atteso ancora una volta troppo a lungo per prendere le decisioni del caso. Hamilton è stato punito con un drive through che non gli ha dato fastidio più di tanto, mentre gli altri nove piloti, che non avevano rispettato il tempo minimo sul giro dietro alla safety car ed erano rientrati precipitosamente ai box (parliamo di Button, Barrichello, Hulkenberg, Kubica, Petrov, Sutil, Buemi, De la Rosa e Liuzzi) solo a gara terminata sono stati penalizzati di 5 secondi.
Questa sanzione ha dato la possibilità ad Alonso di guadagnare una posizione e scavalcare Buemi. Magra consolazione, mentre Massa si è classificato 14°.
Ribaltone a parte la gara si era svolta in maniera regolare, con Vettel scattato al comando dalla pole position inseguito da Hamilton e dai ferraristi, autori di una buona partenza. Al nono giro il pauroso incidente di Webber, risoltosi per fortuna senza conseguenze per il pilota. Poi il pasticcio ai box, con la safety car uscita in pista quando forse non ce n’era bisogno, e che ha impiegato troppo tempo per mettersi al comando del plotone. Quando è rientrata ormai il pasticcio era fatto. E su un tracciato dove è difficile superare abbiamo assistito solo alla rimonta di Kobayashi che con gomme morbide e fresche ha infilato prima Alonso e poi Buemi.
Così ora Hamilton va al comando del mondiale con 127 punti, Button è secondo con 121, Vettel sale al terzo posto con 115. Indietreggia Alonso al quinto posto, con 96 punti, preceduto da Webber. Nella classifica costruttori la McLaren è al comando con 248 punti davanti alla Red Bull che ne ha 218 e alla Ferrari con 163.