Secondo un rumor Web, dal fatto che FCA nel 2015 aveva depositato il marchio “Cuda” presso l’US Patent Office, all’orizzonte potrebbe profilarsi una Dodge Challenger Barracuda: riporterebbe in auge la classica immagine di Plymouth Barracuda.
Tra gli effetti dello “sbarco” di FCA a Detroit e dell’acquisizione dei marchi che storicamente fanno capo al Gruppo Chrysler, c’è – al di qua dell’oceano – una maggiore conoscenza da parte del grande pubblico nei confronti delle “muscle car” e “pony car”. Le ultrapotenti V8 tipicamente made in USA che tra la seconda metà degli anni 60 e la prima metà degli anni 70 caratterizzarono l’immagine dell’auto sportiva “a stelle e strisce” adesso godono, in Europa, di un’attenzione più approfondita.
Fra i modelli di muscle e pony car – simbolo, c’è Plymouth Barracuda, la “due porte quattro posti” che venne prodotta, in serie successive, dal 1964 al 1974. La sigla “Barracuda” (fra gli enthusiast dei “big-V8” paragonabile, quanto ad appeal, alle classiche pony car di pari segmento quali Mustang e Camaro, ma anche a modelli più grandi, come Charger, Challenger, Corvette e Pontiac GTO) sarebbe pronto, in un futuro a breve-medio termine, a tornare in auge.
Si fa avanti una indiscrezione, secondo la quale FCA, in virtù del deposito del marchio “Cuda” presso l’Ufficio brevetti statunitense avvenuto nel giugno del 2015, potrebbe far tornare in produzione un modello denominato, appunto, “Cuda”.
Le bocche sono ovviamente cucite: del resto, non è nemmeno sicuro che FCA, in virtù del deposito del marchio Cuda, poi abbia realmente intenzione di rimetterlo su strada.
Si tratta di una ipotesi affascinante, e che secondo diverse fonti Web potrebbe confluire, nel futuro, in una specifica edizione “Cuda” di Dodge Challenger (magari derivata dalla SRT Demon). Del resto, le tre serie di Plymouth Barracuda prodot5te nel decennio 1964 – 1974 si caratterizzavano per una decisa impronta sportiva.