Dalla “Arrow” di Ginevra 2016, nasce la nuova supercoupé: 780 CV sprigionati da un 6.3 V12 aspirato “made in Italy”, corpo vettura interamente in carbonio, prezzo sbalorditivo e tiratura ultralimitata.
Altro che sofisticate tecnologie powertrain: per i piccoli Costruttori artigianali, il campo rimane aperto alle “tradizionali” motorizzazioni aspirate, nelle quali le prestazioni (elevatissime, come vedremo) vengono garantite da alti livelli di cilindrata e ed elevati frazionamenti. L’ultimo esempio (in ordine di tempo) arriva da Apollo, il brand tedesco nato da quello che, negli anni scorsi, era Gumpert e che oggi ritorna nell’esclusivo club delle hypercar.
Dopo la Arrow (supercoupé che aveva suscitato scalpore al Salone di Ginevra 2016) e la successiva Apollo IE, anticipata in un primo teaser lo scorso luglio, una ulteriore novità si prepara ad entrare in competizione con altri big player specializzati nello sviluppo di vetture dal personalissimo appeal.
Si tratta di Apollo Intensa Emozione (proprio così), una hypercar dalla struttura e dalla carrozzeria realizzate interamente in fibra di carbonio e dall’immagine dichiaratamente “racing” (a metà strada fra una Sport prototipo e… la Batmobile), che verrà messa in vendita, per pochissimi facoltosi che potranno accaparrarsene un esemplare, ad un prezzo indicato in 2.300.000 euro e su un quantitativo giocoforza limitato: appena dieci unità.
La inedita Apollo Intensa Emozione porta con se un ampio ricorso all’expertise tutto italiano nello sviluppo di motori di altissima gamma: sotto il cofano ( o meglio: alle spalle della cellula abitacolo, in posizione centrale) la supercoupé tedesca viene equipaggiata con un motore da 6,3 litri, nell’architettura a 12 cilindri a V, frutto dell’engineering della factory cremonese Autotecnica Motori. Abbinato ad un cambio Hewland di origine “corsaiola” a sei rapporti con comandi al volante, il 6.3 V12 di Apollo Intensa Emozione sprigiona una potenza di 780 CV a 9.000 giri/min.
L’unità motrice trova posto all’interno di una “culla” ricavata nel telaio monoscocca in fibra di carbonio realizzato ad hoc per questo nuovo modello. Dello stesso materiale è la pannelleria del corpo vettura, che si segnala per ingombri esterni piuttosto “importanti” (5,07 m la lunghezza) e per un accurato studio aerodinamico.
Di chiara ispirazione agonistica sono l’ampio spoiler anteriore, il vistoso alettone superiore collocato sulla “coda”, nonché il bodykit progettato per offrire una elevatissima “spinta” a terra: larghe “minigonne” sottoporta e un altrettanto ampio diffusore inferiore.
Dati alla mano, comunica una nota Apollo di queste ore, la hypercar “Intensa Emozione” offre ben 1.350 kg di downforce a 350 km/h, ed è in grado di sopportare un’accelerazione laterale di 2G. L’impianto frenante carboceramico viene fornito da Brembo: dischi (anteriori e posteriori) da 380×34 mm con pinze rispettivamente a sei e a quattro pistoncini.
All’interno, Apollo Intensa Emozione viene equipaggiata con i sedili anatomici dal guscio in fibra di carbonio, le cinture di sicurezza a sei punti, il volante multifunzione estraibile a sgancio rapido e un display touch che comprende tutte le funzionalità di controllo vettura.