I vertici Jaguar hanno tolto i veli ad I-Pace: autonomia di quasi 500 km e un sofisticato infotainment con soluzioni multimediali. Per la First Edition, prezzi da 79.800 euro.
Non in Gran Bretagna, bensì a Graz, quartier generale di Magna Steyr, azienda che ne ha preso in consegna l’assemblaggio: è nel cuore della Stiria che, ieri sera, è avvenuta la presentazione di Jaguar I-Pace, il primo SUV 100% elettrico per il marchio di Coventry (e primo modello elettrico in assoluto), frutto di un progetto tutto nuovo ora pronto al debutto commerciale.
Questi i dati di rilievo per Jaguar I-Pace: lunghezza vicina a 4,7 metri, 400 CV erogati dalle due unità motrici; 4”8 per lo scatto da 0 a 100 km/h, ricarica all’80% in 45 minuti con un sistema rapido da 100 kW e in circa 10 ore con la “wallbox” domestica da 7 kW; un sofisticato dispositivo infotainment che comprende l’inedito sistema di informazioni Amazon Alexa Skill, ed un’autonomia nell’ordine di 500 km. I prezzi di Jaguar I-Pace partiranno da circa 79.800 euro (versione-lancio “First Edition”); gli allestimenti saranno tre: “S”, “SE” ed “HSE”.
Nel dettaglio, Jaguar I-Pace – che dopo il vernissage austriaco sarà “spedita” al Salone di Ginevra dove avverrà l’anteprima per il grande pubblico – si presenta sul mercato “vestita” di un’immagine marcatamente sportiva, come del resto si conviene ad un veicolo che gioca le proprie carte partendo dai “geni” di una Casa madre da sempre rivolta ad un tipo di clientela dinamico ed amante delle elevate prestazioni.
L’analisi del corpo vettura, disegnato dal Centro Stile Jaguar sotto la guida di Ian Callum (anch’egli presente al “taglio del nastro”) non rivela grandi sorprese rispetto a quanto era stato anticipato nei giorni scorsi, al momento della conferma che I-Pace sarebbe stato la “vedette” Jaguar al Salone di Ginevra.
Base di partenza è, chiaramente, la concept C-X75 che venne esposta al Salone di Parigi 2010 e, in seguito, affinata dalla concept svelata al Salone di Los Angeles 2016 poi presentata al Salone di Ginevra 2017. Un corto cofano anteriore (“Non avrebbe avuto senso disegnare un elemento ‘lungo’ secondo la tipica tradizione Jaguar: trattandosi di un modello elettrico, l’ingombro dei motori è di gran lunga inferiore: meglio puntare sull’abitabilità”, sottolinea Ian Callum), accompagnato da linee sinuose per i profili superiori dei parafanghi, parabrezza e lunotto molto inclinati – più che un SUV vero e proprio, Jaguar I-Pace potrebbe essere definito “SAC-Sports Activity Coupé” – regalano al primo “Sport Utility” elettrico di Coventry un’immagine piuttosto “personale”, che mantiene peraltro alcuni dei “tradizionali” canoni estetici Jaguar, come la griglia anteriore simile a quella di E-Pace e che si riallaccia al più recente discorso di stile per il marchio (nel nuovo I-Pace serve a dirigere i flussi dell’aria). Una decisa attenzione all’aerodinamica è funzionale all’efficienza energetica del veicolo: “voce”, quest’ultima, di primaria importanza per una vettura elettrica, che punta molti dei propri atout sul rendimento su strada. Il Cx per Jaguar I-Pace è di 0,29.
Anche all’interno, l’abitacolo di Jaguar I-Pace si dichiara “marcatamente Jaguar”: rivestimenti di pregio, pellami esclusivi (come la pelle “Windsor”) o tessuti tecnici studiati ad hoc – a richiesta saranno disponibili specifici sedili di forma anatomica -, inserti nel “canonico” legno e in alluminio spazzolato, sottolineano gli arredi. Dati alla mano, in virtù del nuovo pianale (all’interno del quale vengono stivate le batterie agli ioni di litio da 90 kWh) che offre a Jaguar I-Pace un interasse di 2.990 mm su una lunghezza complessiva di 4,682 m, per gli occupanti i sedili posteriori ci sono ben 890 mm di spazio gambe. Da segnalare la buona capacità di trasporto bagagli: il baule offre 656 litri nel normale assetto di marcia, aumentabili a 1.453 litri a sedili posteriori totalmente abbattuti; in più, a bordo sarà possibile contare su 10,5 ulteriori litri, ricavati in un vano portaoggetti presente nell’ampio tunnel centrale.
La struttura della scocca, come detto interamente nuova, si avvale dell’impiego di una inedita piattaforma in alluminio, studiata per offrire al veicolo la più elevata efficienza dinamica (rispetto alla “cugina” F-Pace, il baricentro risulta ribassato di 130 mm). Le sospensioni si avvalgono, rispettivamente, di doppi bracci oscillanti all’avantreno e uno schema Integral Link al retrotreno (a richiesta saranno disponibili sospensioni a controllo pneumatico con ”Adaptive Dynamics” e abbassamento automatico del corpo vettura di 10 mm oltre una velocità di 105 km/h). I cerchi in lega misurano 22” di diametro. In virtù delle proporzioni esterne, della collocazione delle due unità motrici e delle batterie, nonché del rastremato cofano anteriore e della cellula abitacolo, la distribuzione dei pesi è perfettamente equilibrata: 50:50.
Il modulo powertrain di Jaguar I-Pace comprende due motori sincroni a magneti permanenti, che insieme forniscono una potenza massima di 400 CV e 696 Nm di coppia massima e conferiscono a Jaguar I-Pace la trazione integrale (nella quale è presente un sistema di ripartizione di coppia fra avantreno e retrotreno a gestione elettronica). L’autonomia totale comunicata da Jaguar è nell’ordine di 480 km secondo i nuovi standard definiti dal ciclo WLTP, corrispondenti ad un reale utilizzo su strada.
La dotazione di bordo per Jaguar I-Pace prevede, fra gli altri, l’impiego del nuovo dispositivo infotainment “Touch Pro Duo” che aveva debuttato su Range Rover Velar, formato da un doppio schermo collegato ad un display da 12” per il quadro strumenti e all’Head-up Display (a colori); a bordo di Jaguar I-Pace, il modulo “Touch Pro Duo” opera insieme ad un sistema di connessione wireless che permette al veicolo di sfruttare le funzionalità proposte dalla App Jaguar InControl Remote nella quale il conducente può determinare, attraverso il proprio smartphone ed al sistema Amazon Alexa Skill, i principali parametri del veicolo (carica ed autonomia residue, determinazione dei tempi di “pieno” di energia in base alle diverse tariffe, strumenti di navigazione con relative informazioni sulla distribuzione degli “hub” per la ricarica presenti sulle strade di viaggio, controllo del climatizzatore e del riscaldamento di volante e sedili). Da segnalare il debutto, per Jaguar, del dispositivo di memorizzazione delle abitudini del conducente “Jaguar Smart Settings” presente nel pacchetto delle funzionalità infotainment.
Per concludere, una curiosità: proprio il ruolo di “anti-Tesla” è al centro di una singolare “sfida” con il SUV californiano che si è svolta, alla vigilia della presentazione della prima Jaguar a zero emissioni, sul rettilineo principale dell’Autodromo “Hermanos Rodriguez” di Città del Messico, teatro del GP di Formula E in programma nel prossimo weekend. Jaguar I-Pace vedeva, al volante, il pilota ufficiale del Team Panasonic Jaguar Racing di Formula E Mitch Evans; per Tesla Model X, driver era Tony Kanaan, brasiliano vincitore del titolo IndyCar 2004 e della 500 Miglia di Indianapolis nel 2013. Il “challenge in accelerazione” ha visto primeggiare, per ben due volte, il nuovo Jaguar I-Pace: nella prima sfida contro Tesla Model X 75D; e, successivamente, anche su Tesla Model X 100D.