Ecco il primo Sport Utility dello Spirit of Ecstasy, chiamato a scrivere un capitolo tutto nuovo nella ultracentenaria storia di Goodwood. Tutti i dettagli.
Anticipata attraverso numerose anteprime, annunci di test affrontati in varie condizioni climatiche, stradali ed offroad, snocciolata nei primi dettagli di stile, Rolls-Royce Cullinan rappresenta da tre anni – da quando, cioè, l’originario “Project Cullinan” venne ufficializzato – un punto fermo nella nuova storia di Goodwood. Adesso, il primo SUV del nobilissimo marchio di oltremanica è realtà.
Il vernissage ufficiale è avvenuto alla presenza dei vertici Rolls-Royce, per i quali lo sviluppo di Cullinan costituisce una nuova sfida verso le peculiarità di un mercato sempre più ricettivo nei confronti del segmento “Sport Utility” di altissima gamma, e verso il quale i “piani alti” di Goodwood puntano da tempo i propri riflettori, come afferma l’amministratore delegato di Rolls-Royce, Torsten Müller-Ötvös: “L’evoluzione del lifestyle super-luxury vede il nostro marchio in un ruolo leader. Il lusso non va più inteso come un concetto esclusivamente urbano, quanto uno stile di vita sempre più ‘trasversale’. E i nostri clienti vogliono avere la possibilità di raggiungere qualsiasi luogo nella massima raffinatezza, senza alcuno sforzo né compromessi, per godere del più ampio arricchimento da qualsiasi esperienza di vita. Dal canto nostro, abbiamo raccolto questo invito e lo abbiamo tradotto nello sviluppo di un veicolo in grado di osare qualsiasi condizione offrendo, nel contempo, il tradizionale lusso senza compromessi Rolls-Royce”.
Ecco spiegato, con le parole del numero uno del marchio dello “Spirit of Ecstasy”, il “manifesto” alla base di Rolls-Royce Cullinan, modello destinato – secondo le intenzioni del “brand” – ad innalzare ulteriormente l’asticella dei contenuti e dello stile nel settore SUV super-luxury. D’altro canto, non potrebbe essere diversamente, essendo il segmento già “animato” da modelli quali il recentissimo Lamborghini Urus, il “cugino” Bentley Bentayga, l’altrettanto recente Range Rover SV Autobiography, la gamma Porsche Cayenne e il futuro SUV Lagonda, quest’ultimo oggetto di una nuova indicazione giunta in queste ore, contestualmente alla presentazione di Cullinan.
Poteva, la storica manifattura di oltremanica, restare indifferente alle proposte del ristrettissimo “club di super-SUV” senza avanzare una personale offensiva, anche alla luce del sempre maggiore gradimento che i mercati (e in special modo quelli più appetiti dai big player) riservano ai più costosi SUV? No, certo. Ed ecco Rolls-Royce Cullinan.
Il nuovo Cullinan è stato sviluppato con l’obiettivo di realizzare il veicolo più versatile nella ultracentenaria storia automobilistica Rolls-Royce, e che possiede, nel proprio albero genealogico, alcune celebri imprese che, in epoche oggi lontane, contribuirono a scrivere pagine fra le più importanti per lo “Spirit of Ecstasy”: dai successi agli Scottish Reliability Trials del 1907 agli Alpine Trials nel 1913, ai grandi raid intercontinentali dell’”Age d’Or” dell’automobilismo, gli anni 20 che permisero ad alcuni facoltosi appassionati nuove esplorazioni in terre esotiche.
Un pedigree che, dopo molto tempo, torna ad occupare un ruolo chiave nelle nuove strategie di riposizionamento di segmento per Rolls-Royce, che vede nelle “ovviamente” imponenti dimensioni esterne di Cullinan il veicolo della propria concreta offensiva-Sport Utility: 5,34 m di lunghezza, 2,164 m di larghezza, 1,835 m di altezza su un “passo” di 3.295 mm (quanto l’ingombro longitudinale di una citycar, per intenderci), necessario per garantire un adeguato spazio interno e una capienza al vano bagagli idonea agli atout di veicolo “all-purposes” (ma nel lusso più sfrenato senza peraltro “cadere” nello sfarzo gratuito) alla base del progetto-Cullinan.
In effetti, nello studio degli ingombri e degli spazi i progettisti di Goodwood, guidati da Giles Taylor si nota, a fianco del “tradizionale” appeal massiccio tipico della produzione Sport-Utility, la “ovvia” attenzione alla zona posteriore dell’abitacolo, eterno “punto d’onore” stilistico e di immagine per lo “Spirit of Ecstasy”. Il tutto, abbinato ad un vano bagagli che, seppure non enorme nel senso letterale del termine, offre in ogni caso una capacità che va da 526 (cinque posti) a 600 litri (declinazione quattro posti).
Quanto basta, cioè, a depositare in tutta comodità i bagagli di un nucleo familiare o l’occorrente per una escursione in fuoristrada (a patto di essere disposti a “sacrificare” il nobilissimo corpo vettura del veicolo!). In più, come anticipato nelle scorse settimane – e in ossequio alle personalissime dotazioni ordinabili dal singolo cliente – fra gli accessori del nuovo Cullinan potrà essere ordinata la singolare “Viewing Suite”, un vano-lounge estraibile dal fondo del vano di carico posteriore. E, a tutto vantaggio della versatilità, il sofisticato sistema di sospensioni pneumatiche Rolls-Royce “Magic Carpet” può essere ribassato, con l’azionamento di un pulsante ad hoc, per consentire un agevole carico di bagagli e oggetti. Oppure, per rendere più “comoda” la Viewing Suite, attraverso il portellone ad azionamento per avere a disposizione un punto di visione fra i più lussuosi esistenti al mondo. L’ingresso a bordo di Rolls-Royce Cullinan avviene attraverso quattro porte dall’apertura “ad armadio” e a comando elettrico: il meccanismo di apertura e chiusura è il medesimo di quello che equipaggia Phantom, ovvero a sfioramento.
Tecnicamente, Rolls-Royce Cullinan viene allestito sulla piattaforma “Architecture of Luxury”, pianale-scocca costruito interamente in alluminio e che ha debuttato quale “ossatura” della attuale ottava generazione di Rolls-Royce Phantom: la ultra-esclusiva piattaforma, nel caso di Cullinan, giustifica ulteriormente il proprio engineering di progettazione, sviluppato per garantire al corpo vettura una superiore rigidità torsionale rispetto alle generazioni precedenti (fino al 30% in più). Al pianale Architecture of Luxury di Rolls-Royce Cullinan vengono ancorate le sospensioni anteriori a doppio quadrilatero e il retrotreno multilink con sistema direzionale.
Sotto il (lungo e imponente) cofano di Rolls-Royce Cullinan, la musica non cambia rispetto alla attuale produzione di Goodwood: la motorizzazione viene affidata al consueto V12 da 6,75 litri sovralimentato con doppio turbocompressore, il quale tuttavia è stato oggetto di un upgrade tecnico in funzione dell’erogazione di potenza e forza motrice funzionali ai nuovi impieghi. Dati alla mano, la aggiornata unità eroga 571 CV a 5.000 giri/min, ed una coppia massima di 850 Nm disponibili già a 1.600 giri/min. tutto nuovo è anche lo studio della rapportatura al cambio ZF automatico ad otto rapporti, che lavora sulla scorta delle informazioni recepite dal sofisticato navigatore satellitare di bordo. Su strada, Rolls-Royce dichiara per il nuovo Cullinan una velocità massima – autolimitata – di 250 km/h.
La trazione integrale di Rolls-Royce Cullinan (tecnologia di debutto nella tecnica di progettazione di Goodwood) si avvale di un sistema di commutazione delle modalità di guida in differenti programmi, in previsione degli impieghi del veicolo e che “governano” l’altezza delle sospensioni pneumatiche autolivellanti. La capacità di guado indicata da Rolls-Royce è 540 mm, aiutata in questo senso da grandi cerchi da 22”.
La dotazione di Rolls-Royce Cullinan è, ovviamente, fra le più ricche ed accurate: merita una indicazione il ricorso ad un aggiornatissimo modulo infotainment, a disposizione per conducente e passeggero anteriore, e – mediante due ulteriori display – per gli occupanti i sedili posteriori; i sistemi di controllo delle principali funzioni del veicolo trovano posto nella ampia consolle centrale. Da segnalare la possibilità di reclinare totalmente gli schienali posteriori: in questo caso, la capacità del vano bagagli aumenta a 1.930 litri, e consente il trasporto di oggetti fino a 2,25 m di lunghezza.