Dopo aver svelato il suo primo prototipo di SUV elettrico a guida autonoma, il Costruttore Cinese presenta a shanghai una berlina battezzata K-Byte ancora più sofisticata.
Byton, giovane Casa automobilistica cinese, aveva fatto il suo debutto ufficiale nel settore automotive lo scorso gennaio, quando sotto i riflettori del CES di Las Vegas aveva svelato il suo primo prototipo, ovvero un tecnologico SUV elettrico dotato di guida autonoma chiamato M-Byte. Ora, la Byton ritorna sulla scena della ribalta in occasione del CES Asia di Shanghai con un secondo concept: questa volta si tratta della berlina battezzata K-Byte, sempre equipaggiata da un powertrain elettrico e con sistemi di guida autonoma.
Caratterizzata da finiture premium, la berlina elettrica K-Byte che dovrebbe debuttare sui mercati internazionali nel 2021 vanta un sofisticato sistema di guida autonoma di livello 4, capace di gestire la guida della vettura senza l’ausilio di un conducente, nemmeno in fasi di emergenza.
Il Costruttore cinese può contare sul l’uso di tecnologia sviluppate in partnership con Aurora Innovation, azienda statunitense fondata da tre esperti del settore della guida autonoma. Il team di fondatori è formato da Chris Urmson, ex capo del programma di guida autonoma di Google, dal precedente direttore del progetto Autopilot di Tesla, Sterling Anderson, mentre la terza figura è Drew Bagnell, “strappato” dalla guida della squadra di ingegneri specializzati dell’Advanced Technologies Center di Uber. Attualmente, la Autora Innovation collabora anche con altri giganti del settore automobilistico come Volkswagen e Hyundai.
Lunga quasi 5 metri (4,95 metri), la K-Byte vanta un corpo vettura da berlina a due volumi e mezzo che predilige spazio e confort per i suoi occupanti. Il futuristico design è chiaramente ispirato al SUV M-Byte, da questo modello viene infatti ripreso il frontale impreziosito dalla firma luminosa con trama Smart Surface. Il tecnologico abitacolo si distingue per la presenza del generoso tablet posizionato sopra il volante e per l’enorme display dedicato all’infotainment che occupa quasi tutta la porzione della plancia.
Realizzata sulla medesima piattaforma della M-Byte, la berlina cinese sarà proposta con due tipi di powertrain elettrico: il primo sfrutta un motore posizionato sull’asse dietro e emette a disposizione 272 CV, mentre il secondo sfrutta due motori elettrici posizionati su entrambi gli assi per ottenere una trazione di tipo integrale e mettere a disposizione una potenza totale di ben 475 CV. L’autonomia offerta dal pacco di batterie agli ioni di litio risulta di 400 o di 520 km con una ricarica, a secondo della variante scelta.
La Byton partirà con i test su strada delle K-Byte e M-Byte a guida autonoma entro la fine del 2020, mentre i primi SUV M-Byte dotati di guida autonoma di livello 3 dovrebbero debuttare sul mercato verso la fine del prossimo anno.