Affinamenti di dettaglio al design KODO, aggiornamenti ai motori SkyActiv-G 1.5 e 2.0 (quest’ultimo passa a 184 CV) che rispondono agli standard Euro 6d TEMP; nuove dotazioni i-ActivSense. Sarà in Italia ad ottobre.
Con il recentissimo sviluppo di tre serie esclusive “Special Edition” (Pollini Heritage, Yamamoto Signature, Grand Tour), ciascuna delle quali rivolta ad un ben determinato obiettivo di immagine, Mazda ha ulteriormente ribadito il fortissimo appeal della sua “storica” MX-5 sul grande pubblico. A ciò, occorre aggiungere le novità di design e di tecnologia che fanno parte del più aggiornato engineering per il marchio di Hiroshima: ci si riferisce, nello specifico, all’applicazione della filosofia “KODO” agli stilemi della più recente produzione – un concetto evidenziato, con notevole successo, al Salone di Ginevra 2018 attraverso la concept Kai e il prototipo Vision Coupé – riproposta nell’armonia di concetto “Jinba Ittai” (termine giapponese che identifica la “fusione” plastica e di intenti che si instaura fra cavallo e cavaliere, e che per Mazda rappresenta il legame che viene a crearsi fra veicolo e conducente) nonché all’adozione delle modifiche necessarie all’adeguamento della propria lineup di motorizzazioni agli imminenti standard di omologazione Euro 6d TEMP.
Entrambe queste “voci” si preparano ad entrare nel bagaglio di novità che rappresentano l’”ossatura” di Mazda MX-5 in declinazione Model Year 2019. La spider-simbolo giapponese si presenta in queste ore con le anticipazioni di ciò che vedremo su strada nei prossimi mesi: la commercializzazione, in Italia, partirà ad ottobre 2018.
L’edizione-restyling della “roadster” più longeva e più venduta nella storia dell’automobile (l’anno prossimo Mazda MX-5, entrata in produzione nel 1989, celebrerà i suoi primi trent’anni, durante i quali è stata venduta in più di un milione di esemplari: il traguardo venne raggiunto nella primavera di due anni fa) pone l’accento, come accennato, sulla recente filosofia “Jinba Ittai”, che interesserà tanto la variante spider quanto la interessante “derivazione” RF a tettuccio rigido. La carta d’identità di aggiornamento riguarda, come indica una nota diramata in queste ore dai vertici Mazda, “Significativi passi in avanti nel comportamento dinamico, una evoluzione delle tecnologie di sicurezza Mazda I-ActivSense ed affinamenti nel design, che rendono la roadster più apprezzata al mondo ancora più emozionante ed entusiasmante da guidare”.
Più nello specifico, per Mazda MX-5 2019 gli upgrade estetici si rilevano in un arricchimento, con l’adozione di nuovi cerchi in lega a finitura più scura per entrambe le misure di diametro 16” e 17” e con la novità (a seconda del singolo allestimento e dei mercati di destinazione) di una inedita capote in tela marrone, del fortunato design KODO-Soul of Motion, già al centro delle innovazioni stilistiche per la attuale variante 2018 di Mazda MX-5. Attraverso questo approccio di coerenza formale nell’evoluzione delle linee esterne, gli stilisti Mazda pongono su un livello “artisticamente umanizzato” l’espressione filosofica relativa alla proiezione dinamica della vettura, individuata come “oggetto vitale” e, in quanto tale, impersonificante qualità di ritmo ed energia, a loro volta reinterpretate dai designer del marchio di Hiroshima sulla scorta della antica tradizione di elegante bellezza discreta da sempre apprezzata dagli appassionati dei manufatti artigianali che provengono dal “Sol Levante”. Alle peculiarità del design KODO-Soul of Motion si abbina la tecnologia di verniciatura Mazda Takumi-Nuri, sviluppata dagli stilisti di Hiroshima con l’obiettivo di porre ulteriore enfasi alle sinuose forme del corpo vettura.
Riguardo alle tecnologie di motorizzazione, Mazda MX-5 2019 beneficia degli aggiornamenti posti in essere, in queste settimane, con lo sviluppo dei progetti di upgrade alla propria lineup che risponderà agli standard Euro 6d TEMP, obbligatori per tutte le auto che saranno vendute a partire da settembre 2018 e che contemplano i più rigidi cicli WLTP-Worldwide harmonised Light vehicles Test Procedure (i test sulle emissioni in laboratorio che con la nuova omologazione Euro 6C il 1 settembre 2017 hanno sostituito l’ormai datato ciclo NEDC), e i valori reali di utilizzo del veicolo su strada RDE (Real Drive Emissions). Nel caso specifico di Mazda, gli aggiornamenti riguardano i propulsori benzina SkyActiv-G e diesel SkyActiv-D; per Mazda MX-5 MY 2019, i tecnici di Hiroshima hanno concentrato la propria attenzione su un più attento e preciso controllo del comando acceleratore, in modo da minimizzare il ritardo fra azione sul pedale e azione del corpo farfallato. Nel dettaglio, comunica Mazda, entrambe le unità motrici SkyActiv-G da 1,5 litri e da 2 litri presentano valori più elevati in termini di combustione e di coppia erogata (come specificato da un approfondimento tecnico sulle novità di engineering motoristico alla nuova lineup Mazda, i tecnici di Hiroshima sono intervenuti su un innalzamento del rapporto di compressione, e sui flussi delle geometrie di combustione, due essenziali “basi di partenza” per l’ottenimento di adeguati valori di efficienza e pulizia dalla fase di combustione della miscela). A sua volta, è da rilevare un notevole aumento di potenza per il più “grande” SkyActiv-G 2.0, che ad una sonorità ottimizzata aggiunge un più elevato regime di rotazione (da 6.800 a 7.500 giri/min) ed accresce la potenza erogata: dagli attuali 160 CV a 184 cv a 7.500 giri/min. Anche la forza motrice è maggiore: da 200 a 250 Nm di coppia massima, pur restando disponibili a 4.000 giri/min.
Le novità a bordo di Mazda MX-5 2019 riguarderanno anche le dotazioni di sistemi di sicurezza attiva ed ausilio alla guida i-ActivSense: in questo caso, la aggiornata gamma MX-5 ed MX-5 RF presenta, nell’ordine, l’Advanced SCBS, sistema intelligente di ultima generazione di supporto al modulo di frenata d’emergenza che rileva veicoli e pedoni e aiuta a evitare le collisioni; il supporto intelligente di frenata nelle fasi di retromarcia in città SCBS Reverse che, a sua volta, rileva la presenza di veicoli ed ostacoli dietro la vettura; un sistema anti-distrazione per il conducente, un “occhio” di riconoscimento della segnaletica stradale e una nuova telecamera posteriore, particolarmente utile nelle fasi di manovra.