La gamma Lancia si amplia con la berlina Flavia, allestita sulla base del modello americano Chrysler 200. Debutterà già al Salone di Ginevra.
La gamma Lancia si amplia con la berlina Flavia, allestita sulla base del modello americano Chrysler 200. Debutterà già al Salone di Ginevra.
Un marchio trasformato in figurina attacca-stacca. Questo sembra il destino ormai segnato della Lancia, il cui logo, appunto, verrà applicato alle vetture Chrysler di prossima importazione. Dopo la rinnovata Chrysler 300 travestita da Lancia Thema, dal palcoscenico di Detroit Sergio Marchionne promette che trasformerà la Chrysler 200 in una Lancia Flavia, un altro nome che riprende la tradizione di Borgo San Paolo degli anni belli che furono.
La nuova Flavia dovrebbe già debuttare al Salone di Ginevra di inizio marzo insieme alle “sorellastre” Thema e Phedra (l’inedito monovolume italo-americano su base Chrysler Grand Voyager). Della Flavia ci sarà anche la versione cabriolet.
In questi giorni Marchionne è prodigo di anticipazioni sul rinnovamento dei modelli Fiat e Lancia. In ordine di apparizione, la Flavia sarà l’ultima, debuttando sulle strade europee all’inizio del 2012. Prima di lei sono attese, nell’ordine, Ypsilon a cinque porte (giugno 2011, realizzata su nuova piattaforma Fiat), Thema e Phedra.
Da tutto questo sorge una domanda: ma con tutte queste novità, perché scomodare vecchi e gloriosi nomi del passato (Thema, Flavia…) che non accontentano né gli appassionati che conoscono la storia Lancia, né gli automobilisti di oggi che su questi nomi intravedono un velo di polvere stantia?[!BANNER]