Medesima impostazione meccanica della 488 Pista coupé (3.9 V8 da 720 CV) e corpo vettura modificato nella zona posteriore: ecco i particolari della novità “a cielo aperto” di Maranello.
Fra i mercati storicamente più “ricettivi” nei confronti della produzione di Maranello, gli USA sono ai primi posti; logico, quindi, che per il vernissage della inedita variante Spider di 488 Pista, la recente supercoupé dal V8 più potente nella propria ultrasettantennale esistenza industriale, Ferrari abbia scelto la cornice di Pebble Beach, il cui Concorso d’Eleganza ha nelle scorse ore concluso la Monterey Car Week.
Non a caso svelata alla rassegna californiana nella livrea bianco-blu delle auto da competizione statunitensi (e che gli appassionati di motorsport ben conoscono per essere stata la combinazione cromatica del NART, il North American Racing Team fondato nel 1958 a New York da Luigi Chinetti), la nuova Ferrari 488 Pista Spider si prepara a rinnovare, attraverso questa nuova declinazione “en plein air” (cinquantesimo modello “a cielo aperto” per il Cavallino) il già unico appeal suscitato allo scorso Salone di Ginevra dall’anteprima di Ferrari 488 Pista, presentata in versione “a tetto fisso” e spinta dall’unità V8 da 3,9 litri che si è aggiudicata, per tre anni consecutivi, il titolo di “International Engine of the Year”: la potenza erogata è di 720 CV a 8.000 giri/min, con una forza motrice da 770 Nm di coppia massima disponibili a 3.000 giri/min. Nella nuova Ferrari 488 Pista Spider, invariato rispetto alla coupé è anche il cambio, ovvero il tipo sette rapporti con comando doppia frizione che, a sua volta, deriva da quello che equipaggia Ferrari 488 GTB. La trazione è, ovviamente, posteriore.
Dati alla mano, la nuova Ferrari 488 Pista Spider viene dichiarata per una velocità massima di 340 km/h ed uno scatto da 0 a 100 km/h in 2”85 e da 0 a 200 km/h in 8”0: valori di assoluto livello, nonostante un peso relativamente più elevato (100 kg in più), che potrà essere mitigato – dichiarando 1.380 kg a secco – facendo ricorso ad alcuni componenti in fibra di carbonio (fra i quali i cerchi, ottenibili in alternativa al set forgiato da 20” fornito di serie).
Dal punto di vista estetico-aerodinamico, il corpo vettura della nuova Ferrari 488 Pista Spider (che fa largo impiego della fibra di carbonio) presenta una impostazione nel complesso differente rispetto alla 488 Pista esposta in anteprima a Ginevra 2018, in special modo nella zona posteriore, dove fanno bella mostra di se il cofano motore di nuovo disegno e le due appendici supplementari di copertura dei rollbar dietro ai sedili di conducente e passeggero: le novità, indica una nota introduttiva Ferrari, sono state studiate dai tecnici di Maranello con un preciso intento aerodinamico, ferma restando l’importanza di mantenerne invariato il personalissimo appeal supersportivo. Altrettanto “racing” è l’impostazione dell’abitacolo, volutamente “minimal” in virtù dell’attenzione al peso del veicolo. Da segnalare, in questo senso, il ricorso ai pannelli di alluminio “a mandorle” al posto della consueta moquette, e l’adozione di sportivissimi cavetti per l’apertura delle porte dall’interno, che sostituiscono le “tradizionali” (ma più pesanti) maniglie.