È scontato che l’idea di Danny Bahar, l’ex CEO Lotus ora alla guida dell’atelier modenese, attirerà su di se delle critiche. Eppure l’operazione di re-design su Ferrari 812 Superfast ed F12berlinetta è coraggiosa.
Chi non sia in grado di sostenere il mega investimento necessario ad accaparrarsi uno dei trentasei esemplari di Ferrari 250 GTO prodotti – in ordine di tempo, l’ultimo “passaggio di mano”, avvenuto nelle scorse settimane, ha sfiorato i cinquanta milioni di dollari -, oppure non ritenga il caso di affidarsi ad una “replica”, presto potrebbe avere la possibilità di optare per una autentica “Gran turismo” che riecheggi, nell’impostazione generale, il disegno della leggendaria GTO, reinterpretato in chiave attuale in una operazione che non è “nostalgia”, quanto un omaggio ad una delle vetture-simbolo del motorismo sportivo di tutti i tempi.
Con l’unica differenza che non si tratta di un progetto “ufficiale”, vale a dire affrontato dalla stessa Casa costruttrice – nel caso in questione Ferrari, che peraltro recentemente ha annunciato, con la presentazione delle inedite “barchette” Monza SP1 e Monza SP2 (qui un nostro approfondimento), l’imminente varo di una propria linea di allestimento “Icona” che prende a prestito alcuni degli atout del proprio passato riscrivendoli con l’utilizzo di tecnologie, materiali e studi aerodinamici up-to-date -; quanto di un ambizioso programma messo in atto da un atelier “privato” ed artigianale, per quanto diretto dall’ex amministratore delegato Lotus Cars.
Ecco, in sintesi, come può essere interpretato il progetto “captato” in questi giorni dal Web e che si riferisce ad una nuova idea di Ares Design, factory modenese con a capo Danny Bahar, che gli appassionati di “specialissime” ben conoscono per l’annuncio, risalente ad inizio 2018, relativo alla messa in cantiere di “Project Panther”, ovvero una supercoupé sviluppata su base Lamborghini Huracán e dalle linee esterne dichiaratamente ispirate – come del resto il nome stesso suggerisce – alla storica De Tomaso Pantera. Una operazione che il CEO del “Toro” Stefano Domenicali dimostrò di apprezzare: e si vedrà se i “puristi” della tradizione Ferrari accoglieranno in maniera altrettanto positiva, fermo restando il fatto che si tratterà di un progetto omaggio alla 250 GTO, e non una banale “replica”. Ovvero: un programma di engineering indipendente, che nasconde sotto il disegno del corpo vettura il telaio e l’impostazione meccatronica di Ferrari 812 Superfast, oppure – a scelta – con la più “datata” F12berlinetta.
Il capitolato – stando a quanto riporta il sito Web Robb Report – rivela la possibilità di allestire una piccola serie della “250 GTO del 21. secolo”, da proporre in vendita ad una cifra nell’ordine del milione di euro (tale importo comprenderebbe l’acquisto della vettura “donatrice” e l’intervento di realizzazione della nuova carrozzeria), qualora gli appassionati dimostrino interesse nei confronti di questo progetto. Lo stesso Danny Bahar ammette “fra le righe” di muoversi con i piedi di piombo: “Non si tratta di una ‘copia’, ma di una reinterpretazione: con questo progetto, intendiamo mettere l’accento su ciò che i nostri progettisti sono in grado di fare”. Trattandosi di un programma che va a toccare la “cattedrale” Ferrari, è pressoché scontato che l’intento di Ares Design presterà il fianco a delle critiche; per questo, Bahar afferma che “Se si affronta l’argomento ‘250 GTO’, è necessario armarsi di buone mani e di grandi palle, perché ogni millimetro verrà analizzato e criticato. Tuttavia, credo che le sue linee siano perfette”.