Chevrolet Camaro eCOPO: dragster a propulsione elettrica

Francesco Giorgi
30 Ottobre 2018
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Oltre 700 CV e il quarto di miglio in 9”, con l’obiettivo di sviluppare le potenzialità della e-mobility attraverso l’esasperato impiego nelle competizioni.

Non soltanto Bolt: per la nuova frontiera all’insegna della mobilità a zero emissioni, General Motors presenta in queste ore la prefigurazione di una variante elettrica progettata sulla propria pony-car simbolo, a dimostrazione di come anche la produzione sportiva di grande serie può essere riconvertita alla propulsione elettrica. Si tratta di Chevrolet Camaro eCOPO Concept, variante a batterie della coupé allestita per gli impieghi sulle dragstrip che, nella attuale configurazione “Model Year 2018”, presentata esattamente un anno fa in edizione limitata (ogni anno, da fine 2011 – quando cioè venne nuovamente proposta la serie “COPO” – viene “tirata” in 69 unità, cifra che corrisponde all’anno di produzione della prima serie: 1969, appunto) è in vendita con tre differenti motorizzazioni, tutte abbinate al cambio automatico ATI-TH400 a tre rapporti e aggiornate nel telaio e nelle sospensioni: il V8 LT1 ripreso da Chevrolet Camaro SS a sua volta oggetto di un re-engineering per renderlo idoneo alle drag race, un 7 litri, sempre ad 8 cilindri a V, oppure uno “small block” 5.7 sovralimentato in grado di percorrere il quarto di miglio in 8”5 con una velocità di uscita di 257 km/h.

Performance del tutto “normali” riguardo alla “tradizionale” alimentazione a combustione interna, e potenzialmente superabili da un veicolo alimentato a batterie: a suo vantaggio, la propulsione elettrica porta elevati valori di coppia erogata in maniera costante, e tempi di accelerazione considerevolmente rapidi. Tutto sta a sviluppare un gruppo powertrain in grado di sostituire al meglio le unità motrici a benzina. A questo hanno pensato i tecnici della Divisione Performance Variants, Parts and Motorsports di General Motors, i quali per l’allestimento della concept eCOPO si sono basati sul concetto della versione originaria: “Il progetto di origine COPO è incentrato sulla ‘spinta’ del propulsore: nel prototipo eCOPO intendiamo portare avanti il medesimo obiettivo”, indica in una nota tecnica, diramata in queste ore, il direttore di reparto Russ O’Blenes. Già indicati, a questo proposito, i tempi di scatto sul quarto di miglio: circa 9”. Le prove sono in fase di esecuzione.

Tecnicamente, Chevrolet Camaro eCOPO Concept, allestita “ovviamente” sulla nuova declinazione 2019 della Pony car del “Cravattino” (edizione restyling della sesta serie, che avevamo illustrato in anteprima la scorsa primavera) sviluppa una potenza nell’ordine di 700 CV, cobn 813 Nm di coppia massima. Per l’allestimento della “bestia silenziosa” hanno preso parte, a fianco della Divisione Performance Variants, Parts and Motorsports di General Motors, le factory Lane Racing e Hancock, pioniere dell’”electric drag racing”. “Chevrolet – indica il comunicato che illustra eCOPO Concept – ha operato in partnership con Hancock e Lane Racing non soltanto in virtù dei successi agonistici riportati dal team nel drag racing, ma anche in seguito al coinvolgimento di Patrick McCue nel progetto, deus ex machina di programmi relativi allo sviluppo di dragster ad alimentazione elettrica, ed a capo di un programma automotive hi-tech presso la Bothell High School di Seattle”. La realizzazione del prototipo avrebbe coinvolto una dozzina di studenti; altrettanto rilevante, ai fini delle nuove strategie di studio verso le propulsioni “zero emission”, il fatto che il prototipo eCOPO Concept “Illustra l’impegno GM e Chevrolet nella divulgazione di programmi educazionali Stem-Science, Technology, Engineering e Mathematics per le nuove generazioni, e rappresenta l’impegno dell’azienda nei confronti della nuova e-mobility, in cui le prossime generazioni di tecnici e ingegneri costituiranno  una parte vitale imprescindibile”.

Per motivi di praticità progettuale, l’unità powertrain che equipaggia Chrevrolet Camaro eCOPO Concept ha la medesima dislocazione dei “tradizionali” motori a combustione interna, vale a dire trasmissione ed albero: ciò permette l’utilizzo di qualsiasi tipo di cambio General Motors. Si tratta, semplificando il concetto, di una operazione di “engine swapping”, nella quale cioè il “blocco” motore elettrico, dalle dimensioni e dalla collocazione pressoché identiche a quello a benzina, trova posto nel vano motore senza dar luogo ad interventi di engineering che stravolgano l’impostazione originaria del gruppo propulsore (un po’ come recentemente illustrato da Jaguar e dalla possibilità di elettrificare la “storica” E-Type). L’unità motrice elettrica, nello specifico, fa affidamento ad una coppia di motori elettrici  BorgWarner HVH 250-150 – ciascuno dei quali genera una coppia massima di circa 406 Nm – a sua volta collegati ad un cambio automatico “Turbo 400” sviluppato appositamente per le competizioni sulle drag strip e che trasferisce la potenza al retrotreno, mediante – come accennato – il medesimo sistema di trasmissione impiegato dalle Camaro COPO a benzina.

L’alimentazione viene assicurata da un “pacco” batterie formato da quattro moduli da 200V ciascuno, per una tensione complessiva di 800V (valore più che raddoppiato in rapporto a quelle regolarmente in commercio per Chevrolet Volt e Bolt EV, e studiato appositamente per garantire tempi di ricarica rapidi in pista), ed un peso nominale di 175 libbre (corrispondenti a circa 79 kg), collocati in maniera strategica nel veicolo per consentire una ottimale distribuzione dei pesi: due gruppi di accumulatori trovano posto nella zona dei sedili posteriori, gli altri due nel bagagliaio (uno nel vano della ruota di scorta, il quarto al di sopra del retrotreno), in modo da offrire alla vettura oltre il 56% del peso “in coda”, e contribuire ad una ottimizzazione dell’efficienza dinamica del veicolo in accelerazione. I picchi di tensione e le temperature degli accumulatori vengono monitorati attraverso un sistema di controllo, collegato ad un modulo di sicurezza che gestisce tutti i componenti powertrain di Camaro eCOPO Concept, per garantirne il corretto e sicuro funzionamento (a loro volta, indica la nota tecnica Chevrolet, le batterie nel vano posteriore vengono sigillate dall’interno, i fra i moduli è stato aggiunto un pannello supplementare per offrire ulteriore protezione; inoltre, il rollbar nell’area del bagagliaio è stato ampliato).

Chevrolet Camaro eCOPO Concept 2018: immagini ufficiali

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