Da Woking una nuova serie speciale a tiratura limitata: tre 720S sono state allestite “ad immagine e somiglianza” della M7A che Bruce McLaren condusse alla vittoria nel GP del Belgio 1968.
A poco più di due settimane dalla realizzazione della hypercar in esemplare unico P1 GTR “Senna”, creata dietro specifica richiesta di un facoltoso cliente, e ad un mese esatto dalla presentazione della variante Spider, una nuova edizione a tiratura ultralimitata entra a far parte del prolifico portfolio di “special” allestite dalla Divisione MSO-McLaren Special Operations, il dinamico reparto di personalizzazione del marchio di Woking rivolto agli appassionati che desiderino possedere una vettura personalizzata sulla scorta delle preferenze individuali. Si tratta di McLaren 720S Spa 68 Collection, nuovo omaggio alla memoria del fondatore della factory, Bruce McLaren, ed ispirata alle imprese del pilota-costruttore neozelandese come già avvenuto, nei mesi scorsi, nella caratterizzazione della precedente one-off 720S “Inspired by Bruce McLaren”, che sull’alettone posteriore riportava una frase dello stesso fondatore dell’azienda.
In questo caso, l’omaggio va alla vittoria di Bruce McLaren ottenuta, il 9 giugno 1968, al GP del Belgio, che in quegli anni (e fino al 1970) si svolgeva sullo “storico” tracciato di Spa-Francorchamps, nella configurazione semi-permanente di 14.,1 km. L’edizione 1968 viene ricordata dalle cronache sportive per il primo successo di una monoposto McLaren nella massima Formula – nello specifico, la M7A nella classica livrea Papaya Orange (la medesima che, oggi, fa bella mostra di se fra le proposte di tinta ottenibili a richiesta dai clienti delle supercar di Woking) – così come l’occasione di esordio, in F1, degli alettoni (ad esserne equipaggiata fu la Ferrari 312 di Chris Amon).
I tre esemplari di McLaren 720S Spa 68 Collection sono stati ordinati agli artigiani di MSO dalla concessionaria McLaren di Bruxelles: il “capitolato”, più che le prestazioni della vettura – che rimangono quelle, notevolissime, della versione “di serie” – ha riguardato essenzialmente l’identità di immagine di McLaren 720S, allestita nella nuance di carrozzeria MSO Bespoke Anniversary (di fatto una riproposizione della “storica” Papaya Orange che fino all’inizio degli anni 70 caratterizzò le monoposto del Bruce McLaren Racing Team). A celebrare la vittoria di cinquant’anni fa, le grafiche del circuito di Spa-Francorchamps, riportate su ciascuna delle fiancate in prossimità delle ruote posteriori, e gli stessi motivi collocati, a ricamo, sui poggiatesta dei sedili in pelle nera. Ulteriori dettagli esclusivi: l’iscrizione “1st McLaren F1 victory Belgian Grand Prix 9th June 1968 – Bruce McLaren” collocata sulla soglia di ingresso a bordo, la chiave di avviamento personalizzata, e la immancabile targhetta con impressa la numerazione progressiva di ciascuna delle tre unità realizzate.
Come solitamente avviene per tutte le realizzazioni McLaren Special Operations, anche nel caso delle tre McLaren 720S Spa 68 Collection l’impostazione meccatronica e di assetto rimane invariata: telaio monoscocca in fibra di carbonio “MonoCage II”, evoluzione in termini di maggiori leggerezza e rigidità della precedente struttura utilizzata per McLaren 650S, e uno studio aerodinamico che permette fino al 50% in più di carico in rapporto alla stessa 650S. E sotto il cofano, o per meglio dire alle spalle dell’abitacolo, propulsione affidata alla conosciuta unità motrice 4.0 V8 sovralimentata con doppio turbocompressore, che sprigiona una potenza di 720 CV (da cui la sigla della vettura) a 7.000 giri/min e 770 Nm di coppia massima a 5.500 giri/min, e permette alla supercoupé di Woking firmata dal nuovo responsabile Design Rob Melville una velocità massima di 341 km/h, 2”9 per lo scatto da 0 a 100 km/h, 7”8 per l’accelerazione da 0 a 200 km/h e 21”4 da 0 a 300 km/h.