Un particolare del corpo vettura fa nascere l’ipotesi che sarà un modello intermedio fra CX-3 e CX-5. Tutte le novità Mazda che vedremo alla rassegna.
Un po’ a sorpresa (ma non troppo, come vedremo), Mazda annuncia una ghiotta première per il Salone di Ginevra 2019: all’imminente prima grande rassegna europea delle novità automotive, in programma per il pubblico da giovedì 7 a domenica 17 marzo, il marchio di Hiroshima svelerà un inedito SUV di taglia compatta, chiamato – recita una nota che ne fornisce una prima anticipazione – a “Rappresentare un’interpretazione più matura del linguaggio stilistico ‘KODO’, nonché della SkyActiv-Vehicle Architecture Mazda di nuova generazione”.
Il nuovo SUV Mazda sarà un modello intermedio?
Se si esclude qualche altro dettaglio – dall’adozione della innovativa tecnologia Mazda SPCCI, un particolare della “coda” che mette in evidenza il disegno della fanaleria posteriore a Led -, l’anteprima termina qui. Più avanti verranno fornite ulteriori notizie.
È in ogni caso probabile, stante l’”identità” annunciata, che l’inedito “compact Sport Utility” potrebbe andare ad inserirsi in una fascia intermedia compresa fra i modelli CX-3 (crossover di accesso alla lineup “ruote alte”) e CX-5 (declinazione di più alta gamma, per dimensioni esterne e prezzi di vendita): e questo spiega il fatto che la novità attesa per Ginevra 2019 potrebbe essere un modello-bridge, essendo l’attenzione nei confronti del comparto SUV sempre più centrale fra le strategie di posizionamento gamma da parte dei big player.
Svelato un primo particolare
Altrettanto “conosciuto”, almeno ad una prima occhiata, è il disegno della zona posteriore del corpo vettura che viene diramato da Mazda come primo dettaglio di linee: il profilo del lunotto (sormontato da un piccolo spoiler) che dirada verso una “metà bassa” di coda decisamente ampia e sottolineata da una ben marcata linea di cintura, e le sue dimensioni (piuttosto sottili), unitamente a dei passaruota che si indovinano “importanti” ed all’impostazione dei gruppi ottici a Led, possono in effetti far pensare ad un progetto di stile ispirato a quelli di, appunto, CX-3 e CX-5. Staremo a vedere: l’impronta di design “KODO” che accompagna la più recente produzione di Hiroshima è uno dei linguaggi più interessanti; potrebbe quindi darsi che i particolari del corpo vettura per il “medium-SUV” Mazda non siano ancora stati resi noti… proprio perché celano ulteriori sorprese.
Avrà la SkyActiv-Vehicle Architecture Mazda
Se il design esteriore del nuovo SUV Mazda di taglia compatta resta un mistero che soltanto nelle prossime settimane si delineerà in ulteriori dettagli, una prima indicazione relativa alla sua “ossatura” nonché all’impostazione meccatronica vengono anticipate: la “base di partenza” è il pianale SkyActiv-Vehicle Architecture Mazda di nuova generazione, svelato lo scorso novembre come piattaforma che equipaggia la nuova serie di Mazda3 – anticipata al Salone di Los Angeles 2018 (qui il nostro approfondimento) -, progettata dai tecnici di Hiroshima quale complemento tecnico al design “KODO”: improntata, cioè, ad una “filosofia di progettazione umanocentrica”, che mette in evidenza inedite strutture ad anelli multidirezionali per la carrozzeria, ottimizzazione alla struttura-telaio ed un comfort di bordo di elevato livello, in virtù di un attento studio alle performance NHV (Noise, Vibration, Harshness) in termini di attenzione ai rumori durante la marcia, alle vibrazioni percepite da conducente e passeggeri ed alla dolcezza di risposta dinamica della vettura nelle più varie situazioni di guida.
Tecnologia di motori SPCCI
Viene altresì anticipato, nella nota Mazda di queste ore, il ricorso alla tecnologia di motorizzazione SPCCI– Spark Plug Controlled Compression Ignition, di recente progettazione (venne portata al debutto in occasione del Salone di Ginevra 2018: qui il nostro approfondimento tecnico), progettato da Mazda secondo un preciso studio rivolto a trovare il “mix” vincente fra i dispositivi di accensione della miscela per scintilla (tipica dei motori a benzina) e quelli in cui l’accensione avviene per compressione (motori diesel), ed entrato nella lineup di Hiroshima come tecnologia alla base della nuova “famiglia” di motori SkyActiv-X.
Le altre novità Mazda che vedremo a Ginevra
Proprio Mazda3, primo modello della gamma di nuova generazione sviluppata dal marchio di Hiroshima ed equipaggiato con il sistema “M Hybrid Mazda” da 122 CV (unità motrice SkyActiv-G 2.0 abbinata ad un piccolo motore elettrico da 24V, alimentato da batterie al litio, che svolge funzioni di recupero dell’energia cinetica durante le fasi di frenata), farà bella mostra di se al Salone di Ginevra, nelle due declinazioni hatchback e berlina (qui il nostro approfondimento relativo al suo debutto in Italia).
Accanto a Mazda3, lo stand del marchio giapponese a Ginevra esporrà la “ammiraglia” Mazda6 (entrata sul mercato a metà 2018 nelle due varianti berlina e station wagon, con motorizzazioni benzina e diesel SkyActiv-G e SkyActiv-D e potenze comprese fra 150 CV e 194 CV), il SUV Mazda CX-5 nella nuova edizione-restyling “Model Year 2019” (anticipata al Salone di Francoforte di settembre 2017 e di recentissimo debutto commerciale: la nuova gamma si articola su due livelli di allestimento, “Executive” e “Signature”, con prezzi che partono da 29.400 euro per la versione di ingresso 2.0 benzina 165 CV Evolve e arrivano a 45.150 euro per il modello alto di gamma 2.2 184 CV SkyActiv-D Signature); la “baby” di segmento B Mazda2, oggetto la scorsa estate di un rilevante upgrade tecnologico relativo all’adozione, sull’intera lineup, dei motori (SkyActiv-G a benzina su tre livelli di potenza: 75 CV, 90 Cv e 115 CV con sistema i-ELOOP di recupero dell’energia) omologati secondo i nuovi standard sulle emissioni Euro 6d-TEMP; e, in anteprima europea dopo la première al Salone di Chicago che si svolgerà nei prossimi giorni (l’apertura è fissata per sabato 9 febbraio), la inedita Mazda MX-5 30th Anniversary Edition, serie speciale della spider più longeva e più venduta di sempre (celebra il trentesimo anniversario proprio in questo 2019, ed ecco il motivo della denominazione data alla nuova serie speciale; ed ha totalizzato in tutto il mondo più di un milione di unità vendute, 350.000 ed oltre delle quali in Europa).