Un po’ a sorpresa, Elon Musk affida a Twitter l’imminente presentazione del modello chiamato ad ampliare la fascia di clienti potenzialmente attratti dai veicoli di fascia media.
Il progetto dello SpaceX che nel futuro potrebbe servire come veicolo d’appoggio in vista di una ipotetica “colonia” umana su Marte (ma, prima, i “collaudi turistici” alla volta della Luna); la possibile presenza all’imminente Salone di Ginevra (che aprirà al pubblico giovedì 7 marzo: qui la nostra panoramica sulle novità che saranno presenti alla rassegna, che si concluderà domenica 17) con una “one-off” Model S Shooting Brake; l’anticipazione – dichiarata un po’ a sorpresa, nei giorni scorsi – relativa al debutto della peraltro attesa versione “popular” della berlina compatta Model 3 (qui il nostro approfondimento su prezzi ed allestimenti per l’Italia). Adesso, è la volta di un nuovo annuncio da parte del vulcanico Elon Musk: per offrire un maggiore ventaglio di offerte alla propria lineup (e garantirsi un futuro nel sempre più competitivo settore dei veicoli ad alimentazione elettrificata, più che mai sotto i riflettori dei big player del comparto automotive), il fondatore dell’azienda californiana ha indicato nelle scorse ore la prossima presentazione dell’inedita Tesla Model Y.
Affidandosi al conosciutissimo (da parte del pubblico) Twitter con il quale il tycoon di origini sudafricane è solito rendere note le proprie decisioni, Elon Musk fa sapere che giovedì 14 marzo avverrà il “vernissage” ufficiale del quinto modello Tesla. Appunto, la inedita Model Y, chiamata ad arricchire le proposte della factory di Palo Alto dopo Model S, Model X, la citata Model 3 e la nuova generazione di Roadster. A conferire ulteriore ufficialità all’annuncio, la “location” individuata da Musk per l’”unveiling” di Tesla Model Y, ovvero il Tesla Studio Design di Los Angeles.
Già definite le linee-guida del progetto: Tesla Model Y si collocherà, nella lineup californiana, su un piano intermedio fra la “base” Model 3 ed il SUV Model X. Rispetto alla prima, del resto, lo stesso Musk ne fornisce una prima peculiarità di identificazione: “Model Y sarà su SUV più grande del 10% circa in rapporto a Model 3, quindi arriverà a costare circa il 10% in più”.
Potrebbe quindi essere che il SUV di Tesla assuma le sembianze di una Model 3 leggermente più grande ed a ruote alte, quindi potenzialmente appetibile dalla fascia di clienti che cercano in un veicolo maggiore versatilità rispetto ad una “normale” berlina compatta, tuttavia senza necessariamente dovere rivolgersi al segmento superiore, per prezzo di acquisto e per dimensioni. Un crossover, dunque: almeno, è quanto si può ipotizzare.
In effetti, che il futuro Model Y si candidi ad essere una variante “crossoverizzata” di Model 3 (una necessità che si può definire dettata dal fatto che con Model 3 i vertici Tesla lanciano ufficialmente la propria strategia di diffusione su larga scala: da qui il ricorso a soluzioni di stile e di componenti condivise con la berlina compatta) lo confermerebbe una ulteriore traccia che Elon Musk anticipa in uno dei suoi numerosi tweet: Tesla Model Y “Disporrà di un’autonomia leggermente inferiore a Model 3, disponendo del medesimo pacco batterie”. Le caratteristiche tecniche, i dettagli di equipaggiamento ed i tempi di sviluppo del progetto, ordinazioni e consegne saranno resi noti, dunque, il 14 marzo.