Una supercar “da viaggio” e adatta all’uso quotidiano: è il progetto svelato dai vertici di Woking alla vigilia dell’apertura al pubblico di Ginevra 2019. Un teaser ne illustra le forme, seppure “camuffate”.
Vedremo una McLaren all’insegna della versatilità? È quanto ci si chiede, nelle ore che seguono la conferenza stampa indetta dai vertici di Woking alla vigilia dell’apertura al pubblico del Salone di Ginevra 2019 (qui la nostra panoramica sulle novità in esposizione alla rassegna, che apre oggi al pubblico per concludersi domenica 17 marzo), secondo i quali la prolifica factory di oltremanica si prepara a mettere in cantiere una vettura tipo Grand Tourer, “Idonea all’impiego quotidiano, attraverso un elevato comfort di bordo e, nello stesso tempo, offrendo prestazioni entusiasmanti per l’appassionato”, a riportare quanto dichiarato alla stampa internazionale da Mike Flewitt, amministratore delegato di McLaren Automotive.
L’anticipazione relativa all’aggiornamento della propria lineup con il futuro inserimento di una vettura “built for everyday use” è stata accolta come una sorpresa, considerata l’immagine dei propri modelli imposta dai tecnici McLaren: supercar concepite con un ingente apporto di tecnologia rivolta ad elevatissime performance, studi aerodinamici e di impiego dei materiali concentrati su velocità, accelerazione e tenuta laterale; e poca concessione ad eventuale spazio per valigie e borsoni. D’altro canto, la scorsa estate – in occasione del Goodwood Festival of Speed – la dirigenza McLaren ha “riveduto e corretto” la propria strategia industriale Track22 (orientata, cioè, al 2022 e che era stata illustrata a Ginevra 2016), ribattezzandola “Track25” spostando ulteriormente l’orizzonte al triennio successivo (2025) ed indicando, per quella data e ponendo sul tavolo investimenti nell’ordine di 1,35 miliardi di euro, lo sviluppo di 18 nuovi modelli, con particolare interesse nei confronti delle tecnologie di ibridazione dei propulsori mediante l’impostazione di sistemi ibridi ricaricabili a modalità ultrarapida; nonché un nuovo studio nei materiali compositi, attraverso la nuova struttura di ricerca McLaren Composites Technology Centre e con l’apporto di 56 milioni di euro, per offrire soluzioni di monoscocche hi-tech all’insegna della leggerezza e della elevata rigidità torsionale.
Ed ecco la notizia del giorno, che al Salone di Ginevra arricchisce la presenza della factory di Woking che al PalExpo espone la novità 600LT Spider, “ultra-roadster” chiamata ad affiancare la altrettanto recente 600LT Coupé e quinto modello della “famiglia” Longtail: la futura McLaren Grand Tourer, svelata “in linea di massima” nella dichiarazione di intenti da parte dei vertici dell’azienda ed illustrata attraverso un brevissimo video teaser, che ritraeva la inedita supercoupé sotto una pesante camuffatura. Non ancora definito il nome: utilizziamo la terminologia “Grand Tourer” perché così è stata indicata dal numero uno di McLaren: “La quarta vettura che farà parte del piano di sviluppo industriale ‘Track25’ sarà un modello a se stante. Una coupé tipo ‘Grand Tourer’ in grado di offrire altissime prestazioni e la necessaria comodità per i viaggi, che non deriverà da alcuno dei nostri modelli già in produzione o in fase di sviluppo”, ha precisato Mike Flewitt. Ovvero: una novità (“ovviamente” molto costosa) che, accanto a prestazioni “da urlo”, porterà in dote spazio interno idoneo ai lunghi viaggi e conseguente comfort per conducente e passeggero, pur mantenendo – a giudicare dal “teaser” di anteprima – la posizione centrale, alle spalle dell’abitacolo, per il gruppo propulsore.