Compatta e funzionale agli impieghi più “spinti”, la nuova biposto ultrasportiva “cugina” per progetto di Bmw Z4 mette in evidenza un’indole di assoluto livello per la guida high performance.
C’è sempre posto, nei progetti dei grandi Gruppi automotive, per lo sviluppo di vetture dal DNA marcatamente sportivo; anzi, “nudo e crudo” che gli appassionati chiedono da sempre a gran voce. Ciò che suscita scalpore, è che ad affrontare simili progetti siano aziende generaliste e da tempo impegnate nella messa in atto di programmi rivolti all’elettrificazione. Come Toyota: il colosso giapponese, da una parte è pioniere dei sistemi di propulsione ibridi (in più, ha recentemente annunciato di volere concedere l’impiego, a titolo gratuito, di circa 24.000 brevetti di sua proprietà, tutti inerenti tecnologie di elettrificazione, che vanno ad aggiungersi all’avvenuta concessione, negli ultimi anni, di oltre 5.000 brevetti sullo sviluppo di sistemi powertrain alimentati a celle di combustibile FCEV); dall’altra, conserva la passione verso le grandi potenze quale punto fermo della propria vision. Un “capitolo” della storia Toyota del resto ben documentato dall’articolato impegno nelle competizioni, culminato nella conquista del titolo Costruttori nel WEC 2018-2019 con una gara di anticipo, nella vittoria alla Dakar 2019 e nell’alloro iridato del WRC 2018 per i colori del Team Toyota Gazoo Racing WRT.
Toyota GR Supra: l’esperienza Gazoo Racing nelle competizioni
Proprio quest’ultimo, creato nel 2015, è alla base del nuovo progetto-lancio Toyota: il ritorno della “supercoupé” Supra sul mercato, quinta generazione tuttavia lontana ben diciassette anni dall’ultima versione (in ordine di tempo). Sebbene molto lontane dalla nuova attesissima versione che nei giorni scorsi ha vissuto il proprio “battesimo della pista” sul tracciato madrileno di Jarama, le “antenate” (1979-2002) hanno ben rappresentato una base filosofica e di immagine sulla quale realizzare la nuova generazione, già ordinabile in Italia con prezzi “chiavi in mano” che partono da 67.900 euro.
Toyota GR Supra e Bmw Z4: gemelle diverse
Un certo stupore è stato suscitato già nei mesi scorsi dallo sviluppo del progetto “in tandem” con Bmw: mentre in terra giapponese si procedeva all’avanzamento del “programma-Supra” (che, lo ricordiamo, visse un ghiotto antipasto con il prototipo FT-1 Concept esposto al NAIAS 2014), a Monaco di Baviera si allestiva la nuova generazione della ultrasportiva Z4. In comune, entrambi i modelli hanno molto: l’utilizzo della piattaforma CLAR (Cluster Architecture) e due degli atout imprescindibili per rinnovare, pur mantenendolo invariato, l’”obbligatorio” appeal storico di modello: la trazione posteriore ed il motore a sei cilindri in linea in posizione longitudinale, che il nuovo pianale consente. In più, la produzione viene seguita dalle medesime linee di montaggio, ovvero gli stabilimenti Magna-Steyr di Graz (Austria). Una… giapponese che parla tedesco, dunque? O il discorso può essere ribaltato, indicando Z4 come una sportiva bavarese “dagli occhi a mandorla”?
In realtà, il discorso non è così semplicistico: ciascuna delle due sportive a trazione posteriore possiede (ed è giusto che sia così!) una propria immagine peculiare. Non fosse altro per l’impostazione del corpo vettura, tipicamente roadster con tettuccio in tela per Bmw Z4; a tetto rigido (con le due “gobbe” longitudinali che consentono di abbassarne la linea, lasciando lo spazio necessario per la testa di conducente e passeggero) per Supra. Anzi, GR Supra, dove la sigla indica appunto “Gazoo Racing” a manifestare l’indole “corsaiola” della nuova coupé Toyota. Differenti sono, del resto, anche le regolazioni di sterzo e sospensioni e, dunque, complessivamente, le dinamiche veicolo. Verrebbe da pensare (ci sarà pure, nel mondo, chi potrà permettersi questa “follia”!) di accaparrarsele entrambe, così da potere sceglierle una o l’altra in base alle esigenze del momento: Bmw Z4 per assaporare la guida sportiva e presentarsi ad una “soirée”; GR Supra per sfogarsi nei track day.
Toyoda: “Progetto nato dalla passione”
D’altro canto, che Toyota GR Supra sia un “oggetto” dall’anima dichiaratamente aggressiva, lo conferma la dichiarazione attraverso la quale Akio Toyoda, presidente e Master driver Toyota, ne ha accompagnato la recente première: “Tornando indietro con la memoria, ricordo quando trascorrevo ore ed ore pilotando una vecchia Supra sul circuito del Nürburgring per diventare un Master Driver. La Supra è come un vecchio amico che avrà sempre un posto nel mio cuore. Mentre alcuni dei nostri competitor stavano progettando prototipi, che avrebbero poi lanciato sul mercato nel corso degli anni, io ero al volante di una Supra, che per inciso non era neanche più in produzione. Quindi anche se all’epoca non progettavamo il ritorno di questo straordinario modello, e alla stessa idea si erano arresi i moltissimi fan in giro per il mondo, io segretamente covavo questo desiderio”. “La nuova GR Supra nasce dai test al Nurburgring, e posso assicurarvi che si tratta di una vettura divertente da guidare e dotata di una performance incredibile”. Come dire: passione, tanta passione: ed è bello che gli stessi “piani alti” di un’azienda manifestino lo stesso piacere nel possedere una vettura che può animare l’entusiasmo nella “base”, ovvero il cliente finale.
La vision Gazoo Racing
D’altro canto, il “manifesto” di Gazoo Racing, del quale GR Supra rappresenta il primo modello destinato al mercato globale, incarna tre “voci” fondamentali (peraltro abbracciati in pieno dal fondatore del marchio Toyota, Kiichiro Toyoda): lo sviluppo dei dipendenti attraverso la loro partecipazione agli sport motoristici; avvicinare gli appassionati al mondo dello sport; applicare le competenze acquisite in pista per creare vetture sempre migliori e sempre più divertenti da guidare. “Con GR Supra – indica una nota diffusa in occasione del “battesimo” di Jarama – Toyota Gazoo Racing inizia quindi a trasferire le competenze tecniche acquisite in pista e nei rally allo sviluppo non soltanto dei futuri modelli GR, ma anche a quello dell’intera gamma, guidata oggi da decine di milioni di clienti in tutto il mondo”. È quindi facile attendersi presto nuove “chicche” per gli enthusiast più genuini.
GR Supra: Estetica funzionale all’impiego in pista
Passo corto, gruppi ruota di grandi dimensioni (cerchi da 19” a canale differenziato e pneumatici Michelin Pilot Super Sport) ed un’impronta “incollata” alla strada; lungo cofano motore e profili sinuosi che sembrano volere chiaramente indicare il layout della vettura a sei cilindri e trazione posteriore: queste sono, racchiuse nel tema “Condensed Extreme”, le linee-guida del “programma” Supra (che come accennato trae origine dalla concept FT-1 del 2014, ma nei cui geni ci sono anche chiari riferimenti al passato, come la celebre Toyota 2000 GT) indicate dal capo progetto Nobuo Nakamura. In effetti, oltre ad una impostazione chiaramente funzionale agli impieghi sportivi (disegno dinamico della linea esterna che dall’anteriore “scivola” verso la coda tronca e si unisce ad uno spoiler posteriore), è possibile accorgersi dell’interasse più corto anche rispetto alla pur compatta GT86. Otto le tinte carrozzeria proposte, fra le quali ci sono le esclusive nuance Prominence Red, Lightning Yellow e Deep Blue Metallic, a queste si aggiunge la “specialissima” A90 Edition, riservata ai primi 90 clienti europei, “vestita” con una livrea in tinta Matt Storm Grey.
Toyota GR Supra: abitacolo a misura di pilota
All’interno, l’abitacolo di Toyota GR Supra riflette (ovviamente) quanto messo in evidenza al corpo vettura: nello specifico, si nota un attento studio nell’abbinamento fra soluzioni tipicamente “Gittì” con funzionalità hi-tech di ultima generazione. Funzionali al conducente, ed all’attenzione sulla guida, sono ad esempio la collocazione piuttosto bassa e sottile della plancia, in modo da offrire la massima visibilità in avanti; la strumentazione (immediatamente a portata di mano del guidatore, insieme alle levette di selezione rapporti ed all’Head-up Display nonché al volante multifunzione, di piccolo diametro, a tre razze) forma un unico “guscio”, che va a confluire verso il basso, ad originare una efficace protezione laterale per le ginocchia (specifici pannelli sulle porte e sulle pareti della consolle centrale) del resto, confermano i tecnici giapponesi, frutto dell’expertise nel motorsport maturato da Toyota Gazoo Racing. Adeguati agli impieghi più “spinti” gli elementi strumentazione – il display multifunzione da 8.8”, correttamente posizionato per essere visibile attraverso il volante, prevede l’indicatore 3D del contagiri ed il quadrante cambio posizionati al centro; a sinistra si trova il tachimetro digitale, e a destra vengono collocate le informazioni di navigazione e del sistema di infotainment -, che separano la postazione di guida da quella di fronte al passeggero, meno avvolgente. I sedili, rivestiti in pelle nera, sono anatomici, tuttavia imbottiti per risultare confortevoli anche nell’impiego “turistico”.
Buona, tenuto conto delle finalità per le quali Toyota GR Supra è stata progettata, la capienza del vano bagagli posteriore: 290 litri, più che sufficiente a custodire le valigie di una coppia. È peraltro estendibile (ciò si ottiene attraverso un pannello amovibile posizionato sul retro dell’abitacolo), per creare uno spazio utile al trasporto di oggetti più voluminosi.
Motore e trasmissione: 340 CV “sparati dietro”
L’unità motrice da 3 litri a sei cilindri in linea di origine Bmw, quindi sovralimentato con un sistema Twin-scroll, iniezione diretta e valvole a fasatura variabile, offre un adeguato spunto in termini di erogazione della coppia motrice ad un ampio range di lavoro. Dati alla mano, la potenza è di 340 CV, per una forza motrice nell’ordine di ben 500 Nm di coppia massima già a 1.600 giri/min. Il 6 cilindri in linea longitudinale viene accoppiato ad un cambio automatico ad otto rapporti, particolarmente “corto” nelle marce più basse. La selezione, come indicato nell’illustrazione delle caratteristiche dell’abitacolo, può avvenire anche attraverso le levette al volante. Due le modalità di guida: “Normal” e “Sport”.
Relativamente alla tecnologia di trasmissione, i tecnici Toyota puntano i propri riflettori sull’adozione, nella gamma GR Supra destinata ai mercati europei, di un differenziale autobloccante al 100%, che si abbina ad una centralina dedicata al controllo ottimale della dinamica veicolo (angolo di sterzata, acceleratore, freno, regimi di funzionamento motore, angolo di imbardata), ad aiutare l’azione di aderenza degli pneumatici high performance. A sua volta, come messo bene in evidenza nella presentazione di Jarama, quando viene selezionata la modalità di guida “Sport” il modulo di controlli viene modificato, in ordine di massimizzare le prestazioni in curva nelle condizioni di guida maggiormente impegnative, come appunto in circuito. Il gruppo motopropulsore di Toyota GR Supra si avvale, inoltre, del Launch Control; ad adeguare le caratteristiche dell’assetto, interviene una specifica funzione “Track” al controllo elettronico di stabilità.
Così equipaggiata, Toyota GR Supra è in grado di offrire valori prestazionali di assoluto livello: da 0 a 100 km/h, ad esempio, lo scatto richiede soltanto 4”3 (vale a dire due decimi di secondo in meno rispetto alla “cugina” Bmw Z4); un tempo pressoché equivalente a quello di Porsche 718 Cayman GTS da 365 CV.
L’impianto frenante, fornito da Brembo con le caratteristiche pinze in alluminio verniciate in rosso (quattro pistoncini anteriormente, elemento singolo flottante al posteriore), prevede dischi autoventilanti da 348×36 mm all’avantreno e 345×24 mm al retrotreno. L’assetto a sospensioni adattive variabili AVS-Adaptive Variable Suspension si avvale di geometrie a schema McPherson a doppi giunti per l’avantreno, e multilink a cinque bracci per il retrotreno.
Equipaggiamento: in Italia arriverà la versione più ricca
Per il nostro mercato, Toyota GR Supra viene messa in vendita (da 67.900 euro “chiavi in mano”; le prime consegne avverranno dal prossimo settembre) esclusivamente in configurazione Premium, vale a dire l’allestimento alto di gamma. La dotazione di sicurezza attiva e di ausili alla guida dispone, fra gli altri, del modulo di sistemi ADAS Supra Safety, comprendente Cruise Control adattivo, frenata autonoma d’emergenza, mantenimento attivo di corsia, monitoraggio angoli ciechi e fari abbaglianti adattivi.