Larghissime, vistose, americane fino al midollo anche nella connotazione del nuovo allestimento-monstre: il “pacchetto” Widebody nasce per stupire ancora di più gli appassionati.
Un anno fa, la presentazione della nuova lineup Charger e Challenger, che metteva in evidenza un corposo programma di aggiornamento negli allestimenti, che conferiva ai modelli sportivi-simbolo per Dodge un’allure marcatamente dinamica. L’upgrade (qui il nostro approfondimento) contemplava, fra gli altri, due varianti alto di gamma SRT Hellcat, da rispettivamente 707 CV e 717 CV, ovviamente dedicate agli appassionati di modelli ad elevatissime prestazioni.
Adesso, due ulteriori declinazioni si preparano ad arricchire, spostando ancora più su l’asticella dell’immagine “monstre”, le proposte Dodge Charger (modello da cinque anni leader di vendita negli USA relativamente al segmento delle berline “full-size” di impostazione sportiva): si tratta delle nuove versioni SRT Hellcat Widebody e Scat Pack Widebody, anticipate in questi giorni dai vertici del marchio dell’Ariete, ora nell’orbita FCA, da sempre rivolto ad una marcata dinamicità.
Un atout ora ancor più evidente con uno specifico bodykit “Widebody” particolarmente vistoso e volutamente aggressivo, verrebbe da pensare come ideato specificamente dai tecnici SRT per evidenziare le peculiarità della sportivissima berlina quattro porte più potente del mondo, sotto il cui cofano urla – è il caso di dirlo – la collaudatissima unità motrice V8 6.2 HEMI (sigla che indica le conosciute teste emisferiche sviluppate da lungo tempo per le competizioni, “biglietto da visita” dell’engineering più sportivo per Dodge ed SRT) sovralimentato con un altrettanto classico (e voluminoso) compressore volumetrico, che – in abbinamento al cambio automatico ad otto rapporti TorqueFlite 8HP90 (la cui selezione delle marce avviene, nell’abitacolo, attraverso la caratteristica leva centrale “a martello”), e che su strada permette alla “superberlina” di Detroit una velocità massima di 315 km/h. Valore che fa di Dodge Charger SRT Hellcat una degna erede della più autentica tradizione “muscle car” che, nonostante le sempre più stringenti normative anti-inquinamento destinate a mutare lo scenario automobilistico mondiale, mantiene sempre vivo uno zoccolo duro di entusiasti.
Le due novità Charger SRT Hellcat Widebody e Charger Scat Pack Widebody (quest’ultima soltanto appena “addomesticata”: sotto il cofano, la motorizzazione V8 da 6,4 litri aspirata sprigiona 485 CV: ce n’è abbastanza per divertirsi, come all’atto pratico dimostra il tempo di 12”4 dichiarato per l’accelerazione sui 400 m, il “quarto di miglio” caro agli appassionati delle gare di accelerazione), che entreranno a breve in fase di ordinazione per essere disponibili alle prime consegne all’inizio del 2020, mettono in mostra, come si accennava, il kit supplementare “Widebody” (di serie per SRT Hellcat; a richiesta per Scat Pack), immediatamente riconoscibile per l’ampio ricorso di appendici aerodinamiche e funzionali all’adozione di cerchi surdimensionati nella sezione: codolini passaruota allargati da 3.5” (corrispondenti a poco meno di 90 mm) all’interno dei quali trovano posto nuovi cerchi da 20” a finitura forgiata e 11” di sezione, abbinati ad un set di pneumatici Pirelli PZero da 305/35 ZR 20, ed un impianto frenante adeguato (fornito da Brembo, comprende dischi anteriori bimetallici e pinze a sei pistoncini all’avantreno ed a quattro pistoncini al retrotreno).
A sua volta, l’assetto si avvale di un kit di sospensioni Bilstein con ammortizzatori adattivi a tre modalità di regolazione. Inoltre, indica la nota SRT diramata in questi giorni come anticipazione delle super-novità di produzione 2020, il modulo infotainment con display UConnect da 8.4” e funzionalità SRT Performance Pages (utile alla visualizzazione delle performance veicolo) permette al conducente la personalizzazione della dinamica veicolo intervenendo sulle regolazioni di potenza, rapidità di cambio marcia, risposta dello sterzo, trazione e ovviamente sospensioni.