Venduta esclusivamente in abbinamento alla “new rétro” DB4 GT Zagato, Aston Martin DBS GT Zagato rappresenta la summa di valori emozionali della factory di Gaydon e dell’atelier milanese.
Il prezzo sbalorditivo (per quanto da considerare nella assoluta esclusività di progetto) è già noto agli appassionati: 6 milioni di sterline, corrispondenti a circa 6,75 milioni di euro, per ciascuna delle diciannove coppie programmate, e senza alcuna possibilità di ulteriore produzione. Allo stesso modo, i programmi di sviluppo sono stati ampiamente evidenziati: ciò che finora mancava alla definitiva presa in conoscenza della serie specialissima DBZ Centenary Collection, formata dalle 19 DBS GT Zagato e da altrettante DB4 GT Zagato Continuation – sono i dettagli finali che riguardano la “specialissima” Aston Martin DBS GT Zagato, edizione celebrativa allestita su base DBS Superleggera che, insieme alla “new rétro” DB4 GT Zagato Continuation, rappresenta per il marchio di Gaydon l’omaggio ai cento anni dalla fondazione della factory di oltremanica (e della Carrozzeria milanese) ora di proprietà del private equity Investindustrial della famiglia italiana Bonomi (“corsi e ricorsi della storia: investitori italiani, come nostro connazionale fu Augusto Cesare Bertelli, l’ingegnere e businessman di origine genovese che rilevò il marchio negli anni 20 e lo portò a celebrità internazionale9.
Nello specifico, Aston Martin DBS GT Zagato è stata concepita – indicano i dirigenti di Gaydon – come una moderna definizione delle linee peculiari messe in evidenza, all’inizio degli anni 60, dalla storica DB4 GT Zagato. In questo senso, la collaborazione fra Gaydon e l’atelier di Terrazzano di Rho è stata avviata “Tenendo conto della prossima evoluzione del linguaggio stilistico Aston Martin”. A cominciare dalla realizzazione di una griglia di inedito disegno, formata da ben 108 pezzi singoli in fibra di carbonio a forma di diamante e collocati “a filo” dello scudo anteriore. Una tecnologia dinamica che si concretizza con l’apertura di ogni singola parte della griglia all’atto dell’avviamento del motore, che rimane confermato nel V12 sovralimentato con doppio turbocompressore “stato dell’arte” Aston martin in materia di engineering motoristico.
Al di là dell’impostazione meccatronica, ciò cui i dirigenti Aston Martin invitano a soffermarsi sono proprio gli atout di stile messi in evidenza dalla “super special” che concorre a formare le 19 coppie DBZ Centenary Collection: la nuova DBS GT Zagato, illustra il responsabile design di Aston Martin Lagonda, Marek Reichman, è “Una vettura che mette in evidenza i propri atout su un’assoluta emozionalità, oltre che su una generica concezione di ‘bellezza’. Ad esempio, quando è in sosta, BS GT Zagato sembra quasi che si stia riposando, ma con la parte posteriore dell’auto appare ancora muscolosa e pronta per l’azione. Solo all’avvio la vettura diventerà veramente vigile e pronta a esibirsi, offrendo un piacere unico per le orecchie e per gli occhi degli appassionati”.
E per la fantasia dei tecnici, viene da aggiungere: in ossequio alla caratteristica “doppia gobba Zagato”, elemento di immediata percezione visiva delle creazioni della Carrozzeria milanese che per questo motivo è stato scelto di evidenziare con un motivo “a tutta lunghezza” che interessa anche il volume posteriore della vettura e non soltanto il tetto (in fibra di carbonio), Aston Martin DBS GT Zagato viene altresì equipaggiata con un sistema di visione posteriore centrale a telecamera digitale.