Aquarius Engines: il motore del futuro costerà 100 dollari?
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Una start-up israeliana sta sviluppando un motore termico che costa solo 100 dollari e vanta un’efficienza doppia rispetto ai propulsori tradizionali.
Il mondo dell’automotive non è nuovo a innovazioni che promettono di rivoluzionarlo. Negli anni siamo stati abituati ai carburanti alternativi più impensabili, alle soluzioni tecniche più audaci e alle idee più strane per migliorare una tecnologia che è sostanzialmente invariata da 130 anni: il motore endotermico. Alcuni progetti risultavano inapplicabili, altri vere e proprie “bufale”, altri efficaci ma difficili da produrre. Per altri ancora non sembrava ci fossero le condizioni o la volontà perché si sviluppassero. Recentamente, ad esempio, abbiamo parlato dell’iniezione ad acqua, delle auto elettriche già in vendita a inizio ‘900 e del motore diesel full gas.
Al giorno d’oggi, la mobilità alternativa sembra essere diventata una priorità per i costruttori e quindi le innovazioni potrebbero trovare più facilmente terreno fertile rispetto al passato. In questo contesto, ha fatto recentemente parlare di sé una innovativa start-up israeliana, Aquarius Engines, che promette di trasformare per sempre il concetto di motore termico. Si tratta di un propulsore piccolo, leggero, dai costi incredibilmente contenuti e capace di ridurre drasticamente i consumi. Insomma, il sogno di ogni progettista. Si tratta dell’ennesima promessa senza fondamento o di una promettente rivoluzione?
Partiamo dai numeri: la Aquarius Engine afferma che il costo di ogni singola unità è di appena 100 dollari, mentre il consumo è così basso da permettere ad una vettura media una percorrenza di 1.600 chilometri (990 miglia) con un pieno, circa il doppio delle percorrenze attuali. Questo motore sarebbe costituito da meno di 20 parti e funzionerebbe con una singola azione meccanica. Di conseguenza le dimensioni e il peso risultano molto ridotti. “Questo motore ha probabilmente la più alta efficienza che si possa ottenere – ha dichiarato Gal Fridman, co-fondatore di Aquarius Engine – con le più basse emissioni e il più alto rapporto peso-potenza”.
Il segreto di questa tecnologia sta nell’aver cambiato completamente l’architettura del propulsore. Normali cilindri e pistoni qui lasciano il posto ad un unico pistone che si muove lateralmente. Non vengono forniti ulteriori dettagli, ma un video rilasciato dalla start-up mostra chiaramente il funzionamento dell’unità. La scarsità di informazioni reperibile è comprensibile, dal momento che si tratta di tecnologie con brevetti spesso in fase di registrazione. Sta di fatto che non viene spiegato l’effettivo funzionamento del propulsore.
Il progetto della Aquarius Engines è particolarmente adatto all’applicazione sulle auto elettriche ad autonomia estesa (EREV). Un motore così efficiente e compatto ha le caratteristiche ideali per funzionare come range extender, ossia un motore termico con cui aumentare l’autonomia della vettura elettrica. Proprio per questo tipo di utilizzo l’innovativo propulsore israeliano ha attirato l’attenzione di alcuni costruttori generalisti, tra i quali spicca Psa – Peugeot Citroen. I francesi avrebbero iniziato una sperimentazione – non confermata ufficialmente – nell’ambito di una progressiva elettrificazione dei modelli nei prossimi anni.
L’interesse di una grande Casa automobilistica ha fatto sicuramente acquisire credibilità all’innovazione, soprattutto agli occhi degli investitori. Il motore della Aquarius Engines riuscirà ad arrivare sul mercato o cadrà nel dimenticatoio come tante altre rivoluzioni annunciate?
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