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Area C Milano, ancora 4 giorni per pagare gli arretrati

Di Andrea Barbieri Carones
Pubblicato il 13 mar 2012
Area C Milano, ancora 4 giorni per pagare gli arretrati
Il comune di Milano ricorda che entro il 17 marzo bisogna pagare gli eventuali arretrati sugli ingressi in auto nell'Area C. Pronte 40mila multe.

Il comune di Milano ricorda che entro il 17 marzo bisogna pagare gli eventuali arretrati sugli ingressi in auto nell’Area C. Pronte 40mila multe.

Il 17 marzo l’Area C di Milano entrerà a regime. Fino a questa data, gli automobilisti potranno ancora regolarizzare la propria eventuale posizione di evasori senza incorrere in sanzioni e pagare il ticket da 5 euro per gli ingressi in auto in questa zona centrale della città effettuati dal 16 gennaio (giorno di entrata in vigore de provvedimento) a oggi.

La giunta del sindaco Pisapia a fine 2010 decise che ogni veicolo che fra le 7.30 e le 19.30 avesse voluto accedere a questa area delimitata orientativamente dalle seicentesche mura spagnole avrebbe dovuto pagare 5 euro. Ma fino al 17 marzo, per permettere ai cittadini una familiarizzazione con le nuove regole, gli ingressi si sarebbero potuti saldare anche in ritardo rispetto all’ingresso.

Nel confermare questa data come improrogabile, il comune ha anche reso noto una serie di dati sui cosiddetti “ingressi scoperti”, vale a dire non ancora pagati: secondo una stima si sarebbe a quota 350mila, che potrebbero generare circa 1,75 milioni di euro. Ma per ognuna di queste violazioni, il comune ha pronto un verbale da 87 euro pari a circa 40mila cartelle in preparazione. La differenza tra il numero di accessi e il numero di cartelle è dovuto al fatto che ci sono molti veicoli che sono entrati in centro più volte.

Entro il 17 marzo, poi, i residenti nell’Area C e i fornitori di merci che entrano abitualmente dovranno registrarsi on line ed, eventualmente, saldare il dovuto anche attraverso il sito messo a disposizione, che sta avendo un boom di contatti pari a circa 8mila visite giornaliere.

Molti automobilisti, però, lamentano disguidi e lentezze burocratiche nonostante abbiano già inviato comunicazioni al comune in merito agli accessi effettuati e alla possibilità di effettuare pagamento tramite rid bancario, senza però ricevere conferme e risposte da parte delle autorità. Con la conseguenza che il rid non è stato attivato e che molti cittadini non hanno potuto versare il dovuto.

Il comune, dal canto suo, dice di aver ricevuto 15.632 richieste di rid bancario mentre circa 80 sono state spedite via fax e sono in fase di esamina. “Chi invierà entro il 17 marzo i documenti necessari per attivare i pagamento tramite banca, non incorrerà in alcuna sanzione” si è affrettato a dire l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran.


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