Aria condizionata auto: attenzione, arriva la multa!
L’utilizzo dell’aria condizionata a bordo va effettuato con attenzione. Se, in effetti, i vantaggi del condizionatore sono molteplici e importanti per il benessere di conducenti e passeggeri (oltre che direttamente correlati alla sicurezza di marcia, come vedremo), è anche vero che l’impianto A/C va usato con un minimo di buon senso. Lo dice anche il Codice della Strada, tanto che si può arrivare anche a ricevere una multa. Ma andiamo con ordine.
Impianto A/C uso sì, abuso no
Innanzitutto, una precisazione: la legge italiana non vieta, in linea di massima, l’impiego dell’aria condizionata in auto (e ci mancherebbe!). Il legislatore fa una netta distinzione fra corretto utilizzo del condizionatore e il suo abuso. In effetti, la questione dell’aria condizionata è tornata di recente agli onori delle cronache, quando in una conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi avanzò una domanda indiretta agli italiani, chiedendo se si preferisse la pace o il condizionatore.
Un quesito che non ha mancato di sollevare notevoli discussioni, tuttavia una conseguenza l’ha avuta: occorre evitare gli sprechi di energia. Situazioni che, con l’arrivo della stagione estiva (un “antipasto” si è già avuto, nell’ultimo scorcio di maggio 2022, con temperature esterne che da nord a sud della Penisola hanno raggiunto livelli canicolari) è bene contrastare.
Auto ferma e auto in sosta con il motore acceso: cosa dice la normativa?
Il climatizzatore in auto costituisce un elemento pressoché universale nelle dotazioni di bordo: le vetture, anche di fascia di mercato medio-bassa, che ne sono sprovviste, sono sempre meno. In estate, lo si accende e via, spesso senza preoccuparsi del fatto che assorbe energia e, in caso di utilizzo costante, contribuisce ad aumentare i consumi e le emissioni del veicolo. Per questo, la legge individua dei casi ben precisi nei quali l’impiego del condizionatore viene considerato anti-ecologico, dunque passibile di sanzione amministrativa. Nello specifico, l’art. 157 del Codice della Strada (“Arresto, fermata e sosta dei veicoli”) stabilisce, al comma 7-bis, il divieto di utilizzare il condizionatore del veicolo durante la sosta:
È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue una sanzione amministrativa.
In quali casi scatta la multa?
La norma del CdS che vieta l’abuso del condizionatore (ovvero: tenere, durante le fasi di sosta del veicolo, il motore acceso per far funzionare l’impianto A/C) va piuttosto indietro nel tempo: si riferisce, cioè, al Decreto legge n. 117 del 2007, convertito nella legge n. 160 del 2007 e successivamente recepito dalla legge n. 120 del 29 luglio 2010, che formula il nuovo Codice della Strada. La norma, dunque, non è mai stata abrogata, quindi mantiene la propria efficacia.
E siccome il legislatore non fa alcuna differenza fra estate e inverno, va tenuto presente che l’automobilista che non ottempera è multabile tutto l’anno, cioè tanto nella bella stagione (quando si sfrutta il condizionatore per avere refrigerio nell’abitacolo) quanto in quella più fredda (quando si mette in funzione il riscaldamento).
A quanto ammonta la sanzione?
La multa stabilita dall’art. 157 comma 7-bis CdS è piuttosto salata: si va da un minimo di 223 euro a un massimo di 444 euro. Somme che, come è facile immaginare, sono in grado di dissuadere chiunque dall’utilizzo sconsiderato del condizionatore di bordo.
Sosta e fermata: le differenze
Va precisato che la norma del Codice della Strada vieta di tenere il motore del veicolo acceso, per far funzionare il condizionatore, durante le soste, e non nelle fermate. Cosa si intende per sosta? È lo stesso art. 157 CdS a stabilirlo. Il comma 1 lettera a) definisce “arresto” del veicolo come “L’interruzione della marcia dovuta ad esigenze della circolazione”. La fermata, invece, è (lettera b)) “La temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata. Durante la fermata, che non deve comunque arrecare intralcio alla circolazione, il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia”. La sosta vera e propria, infine, corrisponde (lettera c)) alla “Sospensione della marcia del veicolo protratta nel tempo, con possibilità di allontanamento da parte del conducente”. Il comma 2 prescrive, fra l’altro che “Durante la sosta, il veicolo deve avere il motore spento”.
Se ti fermi e tieni accesi motore e condizionatore, ti multo
Il divieto, in buona sostanza, riguarda la sosta e non la fermata. D’altro canto, si ritiene che la sosta presuppone l’allontanamento del conducente dal veicolo (bisogna spegnere il motore, come dice il comma 2 dell’art. 157 CdS). È chiaro che nelle brevi fermate, per far salire o scendere i passeggeri dalla vettura, si può benissimo tenere acceso il motore (è questione di pochi secondi). Da qui la prescrizione di non tenere in funzione il motore, e quindi gli accessori di bordo che per funzionare si avvalgono del gruppo motopropulsore come, appunto, l’impianto A/C, durante le soste. Ed ecco la sanzione amministrativa per i trasgressori. E a nulla vale condurre la propria vettura fuori della carreggiata e, magari, parcheggiarla (di per se correttamente) in un’area di sosta: il veicolo va “spento”, e non ci sono questioni.
Un aiuto contro l’inquinamento
Del resto, la normativa del Codice della Strada si basa su un ragionamento implicito e oggettivo: tenere la vettura con il motore acceso quando non ce n’è bisogno è deleterio. Si produce un inutile consumo di carburante, e si emette ulteriore CO2 nell’ambiente. Molto meglio, in questi casi, sapere “come” utilizzare il condizionatore.
A/C auto: temperatura corretta e apertura dei finestrini
Nella stagione estiva, in effetti, l’abitacolo può raggiungere temperature elevate anche se non si lascia l’auto sotto il sole. Bisogna, in questo caso, avere cura di non farsi prendere dall’istinto di azionare immediatamente il condizionatore appena si sale a bordo. Un utilizzo ottimale del condizionatore va effettuato come segue:
- Aprire tutte le porte della vettura;
- Abbassare completamente i finestrini;
- Attendere qualche minuto in modo da far uscire l’aria calda dall’abitacolo;
- Bilanciare adeguatamente la temperatura interna.
L’ultimo “punto” è anch’esso importante: la temperatura all’interno dell’auto va regolata in funzione di quella esterna. È bene non superare mai una differenza di 5-6°C fra interno ed esterno. Bisogna, in poche parole, evitare l’”effetto igloo”, anche perché un eccessivo e istantaneo sbalzo di temperatura può nuocere alla salute.
Guida in estate: come viaggiare all’insegna del comfort e della sicurezza
Posto che, anche per il portafoglio, bisogna evitare l’abuso del condizionatore (pena una contravvenzione piuttosto salata), il benessere a bordo può benissimo, durante i viaggi, essere raggiunto mettendo in pratica alcuni semplici accorgimenti:
Utilizzare le tendine parasole ai finestrini;
- Tenere a portata di mano bevande non ghiacciate, né gassate né tantomeno alcoliche;
- Assumere cibi di rapido ed elevato assorbimento da parte dell’organismo;
- Per quanto possibile, scegliere le ore della giornata meno calde;
- Qualche minuto prima di giungere a destinazione, se il condizionatore è rimasto in funzione a lungo, è consigliabile spegnerlo e affidarsi al ventilatore, in modo da aiutare l’organismo ad abituarsi alla temperatura esterna.
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