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Assicurazione noleggio auto: contratto, franchigia, clausole

Di Francesco Donnici
Pubblicato il 6 ago 2019
Assicurazione noleggio auto: contratto, franchigia, clausole
Cerchiamo di fare chiarezza sulle possibili trappole e gli eventuali costi nascosti che a volte si celano dietro un’operazione di noleggio auto.

Con l’arrivo delle agognate ferie estive, tantissimi turisti e viaggiatori sono pronti a noleggiare un’auto da utilizzare per i propri spostamenti durante le vacanze, con l’obiettivo di raggiungere le varie località di villeggiature in maniera agevole e sicura. Purtroppo, però, quando si effettua un noleggio auto spesso e volentieri si deve affrontare una vera e propria giungla fatta di clausole nascoste, costi non troppo chiari e depositi cautelari al limite della legalità (che spesso e volentieri rendono inutilizzabile la propria carta di credito per il resto delle vacanze), senza contare l’uso di polizze assicurative “inadeguate”.

Inoltre, le brutte sorprese potrebbero attenderci anche al rientro delle vacanze, nei casi in cui potrebbero comparire voci di spesa relativi a danni “fantasma”, fino a quel momento completamente sconsociuti al cliente, ma che evidentemente erano stati “scoperti” da solerti addetti al ceck-out. Bisogna infatti sottolineare che alcune compagnie di noleggio offrono ai propri addetti un bonus economico relativo ad ogni pratica di rimborso accettata.

Stangate per gli operatori che fanno i furbi

Per questo ed atri motivi, l’Autorità garante per la concorrenza e il mercato negli ultimi quattro anni ha elevato numerose sanzioni nei confronti degli operatori di settore. L’Autorità garante ha motivato questo tipo di sanzioni per il fatto che alcuni operatori richiedono un deposito cauzionale elevato, di cui il consumatore viene informato quando si presenta al desk del noleggio o al momento del ritiro dell’auto che risulta già prenotata on line. A questo punto, il cliente viene indotto all’ultimo momento all’acquisto di servizi assicurativi accessori che limitano o eliminano totalmente la responsabilità per danni o furto dell’autovettura noleggiata e di conseguenza dovrebbero anche ridurre o eliminare completamente la necessità del deposito, cosa che però di solito non avviene. In molti casi, l’elevato importo dei depositi cauzionali ha esaurito la disponibilità della carta di credito del consumatore.

In passato, almeno fino al 2016, alcune società hanno addirittura omesso di riportare informazioni relative ai criteri che stabiliscono la stima dei danni riportati dal veicolo noleggiato sul sito web. Questo è niente se confrontato ad altre aziende fraudolente che hanno avuto il coraggio addirittura di addebitare danni inesistenti sulle carte di credito di quei clienti che non avevano sottoscritto pacchetti assicurativi accessori.

Purtroppo queste pratiche scorrette o addirittura illegali sono frutto dell’obbligo imposto alla clientela da tutti gli autonoleggi di strisciare la propria carta di credito come deposito cauzionale, deciso unilateralmente dall’operatore di turno. In questo modo la società di autonoleggio può chiedere all’utente l’obbligo di sottoscrivere un’autorizzazione ad un eventuale addebito successivo (delayed charge) in caso di eventuali danni riportati dal veicolo, nei limiti delle franchigie imposte, e per questo motivo viene bloccata preventivamente una somma di denaro a titolo di cauzione.

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