I giudici della Procura di Lecce hanno aperto un’inchiesta sull’incremento ingiustificato dei prezzi dei carburanti.
I giudici della Procura di Lecce hanno aperto un’inchiesta sull’incremento ingiustificato dei prezzi dei carburanti.
Il consistente rialzo dei prezzi dei carburanti – non sempre giustificati dall’andamento del mercato petrolifero – che si sono verificati questa estate, hanno spinto lo “Sportello dei Diritti” a presentare il 19 luglio scorso una denuncia alla Procura della Repubblica di Lecce.
In seguito alla denuncia presentata da D’Agata, i giudici di Lecce hanno aperto un fascicolo contro ignoti per il reato di “rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio” di cui all’art. 501 del codice penale. Sul tema dell’aggiotaggio, il suddetto articolo del codice penale stabilisce che: “Chiunque, al fine di turbare il mercato interno dei valori o delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose o adopera altri artifizi atti a cagionare un aumento o una diminuzione del prezzo delle merci, ovvero dei valori ammessi nelle liste di borsa o negoziabili nel pubblico mercato, è punito con la reclusione fino a tre anni e con la multa da euro 516 a 25.822”.
Com’è noto, l’apertura di un fascicolo dopo la presentazione di una denuncia è un atto dovuto, ma secondo lo “Sportello dei Diritti” ci sono buone speranze che l’apparato giudiziario possa porre rimedio alla speculazione che sta riguardando i prezzi di benzina e gasolio, e che sempre più spesso colpisce in modo indiscriminato i consumatori. Se le indagini avranno un risultato positivo, lo Sportello dei Diritti si costituirà parte civile, con lo scopo di tutelare e far rispettare i diritti dei consumatori rispetto al problema dei rialzi indiscriminati dei carburanti, nonostante i ribassi a livello internazionale del costo del petrolio avvenuti negli ultimi tempi.