Mentre gli operai Fiat bloccavano Roma, il Ministro Romani si è dichiarato soddisfatto per l’incontro avuto con i sindacati sul tema Termini Imerese.
Mentre gli operai Fiat bloccavano Roma, il Ministro Romani si è dichiarato soddisfatto per l’incontro avuto con i sindacati sul tema Termini Imerese.
Il destino dello stabilimento Fiat di Termini Imerese torna sui tavoli della politica. A pochi mesi dallo stop della produzione, come annunciato ufficialmente dall’amministratore delegato del gruppo Sergio Marchionne, il ministro per lo sviluppo economico Paolo Romani ha incontrato le maggiori rappresentanze sindacali, Invitalia e la Regione Sicilia per affrontare la questione “Termini Imerese” dopo l’assegnazione dell’attività produttiva alla DR Motors di Massimo Di Risio.
“È stata una riunione importante che ha avuto un esito positivo: si è fatto un altro passo avanti” – ha dichiarato il ministro – “Ora con i sindacati verificheremo la composizione e l’anzianità dei lavoratori. I sindacati hanno chiesto un incontro con Di Risio per verificare la bontà del piano industriale”.
Come sottolineato da Romani, l’incontro con l’amministratore delegato della DR Motors potrebbe avvenire anche nei prossimi giorni per tranquillizzare gli operai dello stabilimento siciliano sul loro futuro. Attualmente i dipendenti di Termini Imerese sono 1.566, più un centinaio di persone tra indotto diretto e indiretto. Come confermato dal ministro, l’azienda di Di Risio assumerà direttamente 1.312 addetti mentre il restante verrà assorbito dalle altre aziende.
Nonostante le dichiarazioni di Romani, gli operai siciliani hanno protestato tutto il giorno al di fuori del Ministero dello Sviluppo mandando in tilt il traffico romano e urlando slogan contro la Fiat e Sergio Marchionne.