Dal 7 ottobre gli automobilisti avranno solo 30 giorni di tempo per contestare una multa davanti al giudice di pace. Prima erano 60.
Dal 7 ottobre gli automobilisti avranno solo 30 giorni di tempo per contestare una multa davanti al giudice di pace. Prima erano 60.
Si accorciano i tempi utili per ricorrere al giudice di pace in caso di contravvenzione. Il decreto legislativo numero 150 del 2011, infatti, stabilisce che da venerdì prossimo, 7 ottobre, chi fosse raggiunto a casa da un accertamento di una violazione del codice della strade, avrà 30 giorni di tempo e non più 60 per fare ricorso, tranne che per chi risiede all’estero, per il quale rimane inalterato il precedente limite di tempo.
Un’altra differenza rispetto a prima riguarda l’individuazione del giudice competente a decidere sulla contravvenzione: quest’ultima, infatti, finirà direttamente sul tavolo del soggetto competente, a prescindere dall’importo della multa stessa.
Tra i primi obiettivi del legislatore c’è quello di diminuire il carico pendente su ciascun giudice che, d’ora in avanti, sarà meno oberato di lavoro a discapito di chi invece ha ricevuto a casa la notifica della violazione, alla quale bisognerà fare ricorso più in fretta.
Nel frattempo, le forze dell’ordine sono state invitate a modificare il testo dei verbali in loro possesso, che contiene ancora la disposizione che si hanno 60 giorni per fare ricorso. In caso di dimenticanza, c’è da giurare, arriveranno una valanga di ulteriori ricorsi. Proprio la cosa che si voleva evitare.
Non cambiano i limiti di tempo – confermati i 60 giorni – per fare ricorso al Prefetto. Resta in vigore anche il contributo di 30 Euro (più marca da bollo di 8) per rivolgersi al giudice di pace.