Studi scientifici hanno dimostrato che i blocchi del traffico non aiutano a combattere lo smog. L’effetto positivo è dovuto solo a vento e pioggia.
Studi scientifici hanno dimostrato che i blocchi del traffico non aiutano a combattere lo smog. L’effetto positivo è dovuto solo a vento e pioggia.
I blocchi del traffico per far diminuire lo smog sono una soluzione pressoché inutile. A dirlo – oltre che i molti cittadini rimasti a piedi – sono anche due studi scientifici effettuati a livello comunitario, che hanno anche sottolineato come sia il vento l’unico vero rimedio contro lo smog.
Il primo è un rapporto sull’inquinamento dell’aria nella pianura Padana, effettuato del centro di ricerche della Ue con sede a Ispra, sul lago Maggiore il cui staff ha analizzato l’andamento della presenza di Pm10 nell’aria in tutti i giorni della settimana. Per esempio a Milano il picco si ha il lunedì, il martedì e il venerdì mentre la domenica è la giornata più “respirabile”. Questo vuol dire che un solo giorno di blocco del traffico – come la domenica – è un‘interruzione troppo breve per risultare efficace, visto che 24 ore più tardi i livelli di inquinamento torneranno nuovamente in alto.
Il secondo studio arriva dall’Arpa, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. L’Arpa alcuni anni fa dimostrò che in concomitanza col blocco domenicale alla circolazione, le polveri diminuivano sì del 13% ma, una volta terminato lo stop, tutto ritornava come prima e, anzi, l’inquinamento superava quello di una domenica normale. Più nel dettaglio, i dati hanno mostrato che in occasione delle 15 domeniche a piedi tra il 2001 e il 2006, solo in 6 occasioni la concentrazione di Pm10 nell’aria è diminuita fino a rientrare nei valori di legge, quasi sempre grazie alle concomitanti e favorevoli condizioni meteo che hanno fatto sì che su Milano e sulla Lombardia si alzasse un provvidenziale vento o scendesse un’altrettanto benefica pioggia. Insomma, il “merito” sarebbe del meteo e non degli amministratori dei nostri comuni.